I database bancari contengono moltissime informazioni che permettono di avere un quadro pressoché completo della nostra vita: dalla nostra possibilità di spesa, quanto spendiamo al mese, quali sono i nostri gusti, quanto viaggiamo all'anno e così via. In tale modo le società possono proporci pubblicità mirate, vacanze in base agli ultimi viaggi fatti o in base alla nostra capacità monetaria; invece il settore pubblico può utilizzarle per combattere l'evasione ed elusione fiscale in modo più efficace avendo la possibilità di incrociare più dati possibili e in tale modo prevenire le frodi fiscali. Ma come può essere gestita una tale mole di dati? Quali tecnologie adottare? Quanto valgono i nostri dati se sono ancora più precisi? Può crearsi un business? Ha ancora senso parlare di privacy e di segreto bancario in questo caso? Per trovare delle risposte, si analizzeranno, nel primo capitolo, le normative sul segreto bancario, sia a livello comunitario che nazionale, le sue funzionalità, gli organi preposti per tale compito, come essi funzionano e cooperano tra loro, come i dati vengono utilizzati, comunicati e i problemi che ne derivano. Dopodiché, nel secondo capitolo, si affronterà il discorso relativo alla tutela giuridica dei database toccando il trattamento dati e la normativa sulla privacy, sia a livello comunitario che statale. Verranno individuate le norme che proteggono i dati dei cittadini, che informazioni vengono memorizzate nei database e come l'Unione Europea voglia tutelare sempre di più il cittadino. Nel terzo capitolo si parlerà della tecnologia Big Data che può essere il mezzo più efficace per gestire, organizzare, valorizzare questa mole di dati. Si cercherà di capire che tipo di informazioni troveremo al loro interno, dai dati strutturati a quelli non strutturati, successivamente si affronterà il paradigma delle quattro V che caratterizzano i Big Data, esempi del loro utilizzo da parte delle aziende e possibili business che nasceranno da tale tecnologia nel settore bancario. Anche il settore pubblico potrà usufruire dei Big Data, per prevenire e combattere le frodi fiscali e fare accertamenti più mirati. Infine si farà un'analisi degli effetti che potrà avere questa tecnologia sulla privacy e sul segreto bancario.
Banche dati bancarie e finanziarie e privacy
MARRAS, DAVIDE
2012/2013
Abstract
I database bancari contengono moltissime informazioni che permettono di avere un quadro pressoché completo della nostra vita: dalla nostra possibilità di spesa, quanto spendiamo al mese, quali sono i nostri gusti, quanto viaggiamo all'anno e così via. In tale modo le società possono proporci pubblicità mirate, vacanze in base agli ultimi viaggi fatti o in base alla nostra capacità monetaria; invece il settore pubblico può utilizzarle per combattere l'evasione ed elusione fiscale in modo più efficace avendo la possibilità di incrociare più dati possibili e in tale modo prevenire le frodi fiscali. Ma come può essere gestita una tale mole di dati? Quali tecnologie adottare? Quanto valgono i nostri dati se sono ancora più precisi? Può crearsi un business? Ha ancora senso parlare di privacy e di segreto bancario in questo caso? Per trovare delle risposte, si analizzeranno, nel primo capitolo, le normative sul segreto bancario, sia a livello comunitario che nazionale, le sue funzionalità, gli organi preposti per tale compito, come essi funzionano e cooperano tra loro, come i dati vengono utilizzati, comunicati e i problemi che ne derivano. Dopodiché, nel secondo capitolo, si affronterà il discorso relativo alla tutela giuridica dei database toccando il trattamento dati e la normativa sulla privacy, sia a livello comunitario che statale. Verranno individuate le norme che proteggono i dati dei cittadini, che informazioni vengono memorizzate nei database e come l'Unione Europea voglia tutelare sempre di più il cittadino. Nel terzo capitolo si parlerà della tecnologia Big Data che può essere il mezzo più efficace per gestire, organizzare, valorizzare questa mole di dati. Si cercherà di capire che tipo di informazioni troveremo al loro interno, dai dati strutturati a quelli non strutturati, successivamente si affronterà il paradigma delle quattro V che caratterizzano i Big Data, esempi del loro utilizzo da parte delle aziende e possibili business che nasceranno da tale tecnologia nel settore bancario. Anche il settore pubblico potrà usufruire dei Big Data, per prevenire e combattere le frodi fiscali e fare accertamenti più mirati. Infine si farà un'analisi degli effetti che potrà avere questa tecnologia sulla privacy e sul segreto bancario.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/58766