Crisi e trasformazione. Scelta come momento estremo dell'essere.

This dissertation wants to emphisize the limits in which we find cause to prejudices and groovies annihilations, that have deprived us from a better knowledge of a multiplicity of beings. Conscious of the great obstacles, the aim is to open ousrelves to a better comprehension and a coimplication of all beings in the world. Criticizing ideal-rationalist philosophy, we move to an exceeding of prejudices an to a more comprehensive knowledge of reality.

Il soggetto su cui verte la tesi vorrebbe evidenziare i limiti attraverso cui per abitudine e pregiudizievole annichilazione ci si è impediti ampie sacche di conoscenza di molteplici esistenti. Pur consapevole della difficoltà di "coimplicare" tutti gli esistenti, resta la questione della apertura ad una più adeguata "comprensione" (stoicamente intesa) del massimo numero di esistenti. La prospettiva tende al superamento di queste abitudini, muovendo una critica alla filosofia ideal-razionalista, per poter divenire ad una migliore conoscenza della realtà.