Abstract La teoria della mente, rappresenta la capacità di attribuire stati mentali quali intenzioni, emozioni, desideri, credenze e conoscenze a sé e agli altri e di spiegare e prevedere l'azione umana sulla base di tali stati. Alcuni recenti studi hanno indagato l'influenza linguistica nello sviluppo di tale abilità. Pertanto, il presente elaborato parte innanzitutto dall' analisi degli studi presenti in letteratura relativi a tale argomento e in secondo luogo alcuni studi bibliografici che mirano a chiarire ed evidenziare ulteriori aspetti riguardo a questa influenza. Tra gli studi analizzati si fa riferimento anche a quelli relativi ai pazienti con un disturbo del linguaggio specifico,afasia, in relazione alle abilità di teoria della mente per individuare se la dimensione linguistica è davvero una componente rilevante per lo sviluppo della teoria della mente. Infine, per individuare quali componenti sono coinvolte nell' acquisizione della teoria della mente viene analizzato il test classico di Permer e Winner(1983) utile per valutare la comprensione degli stati mentali. Tale test verrà discusso e confrontato con altri studi che lo mettono in dubbio per quanto riguarda la valutazione dell' età in cui emerge quest' abilità. I risultati hanno evidenziato alcune componenti linguistiche importanti nello sviluppo della teoria della mente quali l'attenzione condivisa,le abilità sintattiche e l'esposizione dei bambini riguardo a stati mentali. Allo stesso tempo nello studio con pazienti con afasia è emerso che questi soggetti nonostante avessero gravi deficit linguistici riuscissero ad avere successo nei compiti riguardanti la teoria della mente mediante l'utilizzo di componenti non linguistiche quali le abilità pragmatiche e la preservazione delle funzioni esecutive. Queste componenti meritano pertanto di più attenzione. Infine i risultati hanno evidenziato che il test classico per valutare la teoria della mente non tiene conto di alcune componenti fondamentali quali quelle non verbali e alcune semplificazioni da applicare al test che permettono anche ai bambini al di sotto dei 4 anni di comprendere la teoria della mete; pertanto queste, dovranno essere approfondite in ulteriori studi.
teoria della mente e linguaggio: il test della falsa credenza
RAPANÀ, CHIARA
2012/2013
Abstract
Abstract La teoria della mente, rappresenta la capacità di attribuire stati mentali quali intenzioni, emozioni, desideri, credenze e conoscenze a sé e agli altri e di spiegare e prevedere l'azione umana sulla base di tali stati. Alcuni recenti studi hanno indagato l'influenza linguistica nello sviluppo di tale abilità. Pertanto, il presente elaborato parte innanzitutto dall' analisi degli studi presenti in letteratura relativi a tale argomento e in secondo luogo alcuni studi bibliografici che mirano a chiarire ed evidenziare ulteriori aspetti riguardo a questa influenza. Tra gli studi analizzati si fa riferimento anche a quelli relativi ai pazienti con un disturbo del linguaggio specifico,afasia, in relazione alle abilità di teoria della mente per individuare se la dimensione linguistica è davvero una componente rilevante per lo sviluppo della teoria della mente. Infine, per individuare quali componenti sono coinvolte nell' acquisizione della teoria della mente viene analizzato il test classico di Permer e Winner(1983) utile per valutare la comprensione degli stati mentali. Tale test verrà discusso e confrontato con altri studi che lo mettono in dubbio per quanto riguarda la valutazione dell' età in cui emerge quest' abilità. I risultati hanno evidenziato alcune componenti linguistiche importanti nello sviluppo della teoria della mente quali l'attenzione condivisa,le abilità sintattiche e l'esposizione dei bambini riguardo a stati mentali. Allo stesso tempo nello studio con pazienti con afasia è emerso che questi soggetti nonostante avessero gravi deficit linguistici riuscissero ad avere successo nei compiti riguardanti la teoria della mente mediante l'utilizzo di componenti non linguistiche quali le abilità pragmatiche e la preservazione delle funzioni esecutive. Queste componenti meritano pertanto di più attenzione. Infine i risultati hanno evidenziato che il test classico per valutare la teoria della mente non tiene conto di alcune componenti fondamentali quali quelle non verbali e alcune semplificazioni da applicare al test che permettono anche ai bambini al di sotto dei 4 anni di comprendere la teoria della mete; pertanto queste, dovranno essere approfondite in ulteriori studi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/58720