La presente tesi, è imperniata sull'analisi del concetto di imputabilità, delle sue attenuanti e dirimenti e di tutti quegli elementi basilari che sono e che furono considerati quali pilastri costitutivi e mistificatori della stessa. È suddivisa in quattro capitoli. Il primo capitolo è incentrato su quella che è stata l'imputabilità nella storia, la sua evoluzione e interpretazione, soffermandosi in particolar modo su come i soggetti considerati imputabili, venissero stimati, quale fosse il trattamento loro riservato. Ci si è focalizzati su quelli che sono stati i periodi percipui e in un certo senso formanti lo stesso concetto, riscontrabili nell'età barbarica e nell'illuminismo. Il secondo capitolo è incentrato sull'analisi dell'essenza dell'imputabilità stessa. Dopo una breve analisi etimologica, si dilunga a narrare e ad analizzare quelli che sono considerati gli elementi fondamentali del concetto stesso, ponendo a confronto i rudimenti identificatori che caratterizzano l' imputabilità nelle varie epoche. Vengono vagliati principalmente i codici del 1859, 1889, 1930, rispettivamente il Codice Sardo, il Codice Zanardelli e il Codice Rocco. Il terzo capitolo è incentrato su quella che è la figura dell'imputabile. Ci si dilunga ad esaminare quali siano le caratteristiche indispensabili a che un soggetto possa essere considerato tale. La suddetta analisi è estesa non solo nei confronti delle persone fisiche, ma anche di quelle giuridiche. Il quarto capitolo è incentrato sulla capacità di intendere e di volere. Si va a sottolineare come la presenza di tale binomio sia indispensabile affinché un soggetto possa essere considerato imputabile. Seguono infine la conclusione e la bibliografia.

L'evoluzione storica del concetto d'imputabilità dal codice Zanardelli al codice Rocco

DEMICHELIS, ALESSANDRA
2012/2013

Abstract

La presente tesi, è imperniata sull'analisi del concetto di imputabilità, delle sue attenuanti e dirimenti e di tutti quegli elementi basilari che sono e che furono considerati quali pilastri costitutivi e mistificatori della stessa. È suddivisa in quattro capitoli. Il primo capitolo è incentrato su quella che è stata l'imputabilità nella storia, la sua evoluzione e interpretazione, soffermandosi in particolar modo su come i soggetti considerati imputabili, venissero stimati, quale fosse il trattamento loro riservato. Ci si è focalizzati su quelli che sono stati i periodi percipui e in un certo senso formanti lo stesso concetto, riscontrabili nell'età barbarica e nell'illuminismo. Il secondo capitolo è incentrato sull'analisi dell'essenza dell'imputabilità stessa. Dopo una breve analisi etimologica, si dilunga a narrare e ad analizzare quelli che sono considerati gli elementi fondamentali del concetto stesso, ponendo a confronto i rudimenti identificatori che caratterizzano l' imputabilità nelle varie epoche. Vengono vagliati principalmente i codici del 1859, 1889, 1930, rispettivamente il Codice Sardo, il Codice Zanardelli e il Codice Rocco. Il terzo capitolo è incentrato su quella che è la figura dell'imputabile. Ci si dilunga ad esaminare quali siano le caratteristiche indispensabili a che un soggetto possa essere considerato tale. La suddetta analisi è estesa non solo nei confronti delle persone fisiche, ma anche di quelle giuridiche. Il quarto capitolo è incentrato sulla capacità di intendere e di volere. Si va a sottolineare come la presenza di tale binomio sia indispensabile affinché un soggetto possa essere considerato imputabile. Seguono infine la conclusione e la bibliografia.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/58682