EVASIONE FISCALE, PARADISO E INFERNO

Il paradiso del sommerso e l'inferno del dichiarato è una metafora per esprimere un circolo virtuoso: la consapevolezza che ci sia molta capacità economica che viene nascosta al fisco e che sia difficile scoprirla con criteri analitico-documentali, porta a controlli eccessivi su ciò che invece è dichiarato. Viene poi ignorato il fatto che per scoprire ciò che viene nascosto sono necessarie stime e presunzioni, e non documenti ben precisi ed analitici come avviene per ciò che è stato dichiarato: questo porta però ad inevitabili equivoci e contestazioni interpretative. Di conseguenza i controlli si dirigono sul regime giuridico del dichiarato soprattutto delle grandi organizzazioni aziendali, e così le aziende di dimensioni ridotte in cui si riesce ad occultare capacità economica confidano nel fatto che la probabilità di controlli nei loro confronti è irrisoria, ed evadono. Questo è un circolo vizioso che dipende dal fatto che mancano strumenti di comprensione globale della tassazione individuale.