L'olfatto è fra i cinque sensi quello meno ragionato e più istintivo: ciò che percepiamo con la vista e con il tatto è materiale su cui si può facilmente specchiare ed esaminare la realtà circostante, mentre l'olfatto spesso non richiama nell'immediato le sensazioni che risiedono nel nostro inconscio. Ciò accade perché l'evoluzione ci ha portato a non sentire più il bisogno di odorare e fiutare pericoli, preferendo l'utilizzo degli altri sensi più sviluppati. L'odore ricopre un ruolo vitale per l'esistenza di gran parte delle specie viventi: è fondamentale per tracciare il proprio territorio, per la ricerca del partner e per l'effetto che veste nell'indispensabile processo comunicativo. Gli odori nella nostra quotidianità sono inevitabilmente veicolo della percezione di ciò che ci circonda; infatti, pur non essendo un mezzo di comunicazione esplicito, l'olfatto ha inconsapevolmente un peso rilevante nella sfera delle emozioni. Ciascuno di noi può attribuire un diverso significato agli stimoli olfattivi in base alle proprie esperienze perché la percezione di un profumo è legata a personali processi chimici, fisiologici e psicologici. L'olfatto, questo senso per molti versi misterioso e considerato marginale perché creduto come poco utile all'uomo, è stato recentemente rivalutato per l'interesse che esso suscita da diverse pubblicazione giornalistiche, professionali e scientifiche. Non vi è ad esempio una risposta definitiva alla domanda se anche noi, come gli altri mammiferi, siamo inconsapevolmente manipolati dagli odori. Odori, fragranze e profumi infatti hanno sempre accompagnato la nostra esistenza. Nella storia antica si attribuivano ad essi poteri sulla salute dell'uomo: gli odori cattivi erano portatori di malattie o morte, quelli buoni annunciatori di serenità, stabilità nonché facoltà curative. Non dimentichiamo che il senso dell'olfatto legato allo stesso respiro, e quindi involontario, ci offre la possibilità di comprendere il mondo esterno in modo autentico ed immediato. Per questo da sempre la letteratura, la chimica e la biologia cercano nuovi spunti per esprimere un senso così inesplicabile e profondo connesso all'essere. Il nostro modo di essere e le nostre scelte sono orientate e condizionate in modo significativo e strategico dall'odorato che crediamo invece essere un senso in progressivo declino. Il nostro profumarci può considerarsi un disinteresse nei confronti degli odori. Viviamo in un'epoca in cui tendiamo a ¿coprire¿ i cattivi odori, anche quelli personali, sfavorendo la nostra soggettività privilegiando l'uniformità dei rapporti sociali.
Profumo, fratello del respiro. Olfatto e filosofia.
SAPONARA, FEDERICA
2012/2013
Abstract
L'olfatto è fra i cinque sensi quello meno ragionato e più istintivo: ciò che percepiamo con la vista e con il tatto è materiale su cui si può facilmente specchiare ed esaminare la realtà circostante, mentre l'olfatto spesso non richiama nell'immediato le sensazioni che risiedono nel nostro inconscio. Ciò accade perché l'evoluzione ci ha portato a non sentire più il bisogno di odorare e fiutare pericoli, preferendo l'utilizzo degli altri sensi più sviluppati. L'odore ricopre un ruolo vitale per l'esistenza di gran parte delle specie viventi: è fondamentale per tracciare il proprio territorio, per la ricerca del partner e per l'effetto che veste nell'indispensabile processo comunicativo. Gli odori nella nostra quotidianità sono inevitabilmente veicolo della percezione di ciò che ci circonda; infatti, pur non essendo un mezzo di comunicazione esplicito, l'olfatto ha inconsapevolmente un peso rilevante nella sfera delle emozioni. Ciascuno di noi può attribuire un diverso significato agli stimoli olfattivi in base alle proprie esperienze perché la percezione di un profumo è legata a personali processi chimici, fisiologici e psicologici. L'olfatto, questo senso per molti versi misterioso e considerato marginale perché creduto come poco utile all'uomo, è stato recentemente rivalutato per l'interesse che esso suscita da diverse pubblicazione giornalistiche, professionali e scientifiche. Non vi è ad esempio una risposta definitiva alla domanda se anche noi, come gli altri mammiferi, siamo inconsapevolmente manipolati dagli odori. Odori, fragranze e profumi infatti hanno sempre accompagnato la nostra esistenza. Nella storia antica si attribuivano ad essi poteri sulla salute dell'uomo: gli odori cattivi erano portatori di malattie o morte, quelli buoni annunciatori di serenità, stabilità nonché facoltà curative. Non dimentichiamo che il senso dell'olfatto legato allo stesso respiro, e quindi involontario, ci offre la possibilità di comprendere il mondo esterno in modo autentico ed immediato. Per questo da sempre la letteratura, la chimica e la biologia cercano nuovi spunti per esprimere un senso così inesplicabile e profondo connesso all'essere. Il nostro modo di essere e le nostre scelte sono orientate e condizionate in modo significativo e strategico dall'odorato che crediamo invece essere un senso in progressivo declino. Il nostro profumarci può considerarsi un disinteresse nei confronti degli odori. Viviamo in un'epoca in cui tendiamo a ¿coprire¿ i cattivi odori, anche quelli personali, sfavorendo la nostra soggettività privilegiando l'uniformità dei rapporti sociali.File | Dimensione | Formato | |
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