OBIETTIVO: L'attività fisica, una giusta alimentazione e il controllo del peso corporeo (TRIADE) costituiscono alcune tra le componenti essenziali di un buono stile di vita, da considerare nella vita di tutti i giorni. E' risaputo che l'attività fisica contribuisce a rendere più forti le difese immunitarie e le funzioni all'interno dell'organismo umano, promuovendone la qualità della vita e migliorando le condizioni di salute generali delle persone. L'obiettivo di questa tesi è di indagare se la pratica di attività fisica unita a una corretta alimentazione e di conseguenza a un'attenzione al mantenimento di un adeguato peso (o l'aderenza a un programma personalizzato per una graduale perdita di peso), possa in qualche modo avere effetti sulla comparsa di cirrosi epatica e sulla qualità della vita di pazienti adulti con steatosi epatica non alcolica. MATERIALI e METODI: E' stata consultata la banca dati CINHAL attraverso due ricerche bibliografiche con il relatore e una presso la biblioteca dell' A.O.U. S. Luigi Gonzaga per effettuare una revisione della letteratura in modo più dettagliato e preciso. RISULTATI: Pur nella loro limitata significatività statistica, i risultati ottenuti confermano che è evidente un miglioramento delle condizioni generali e della cronicità, ritardando o annullando l'insorgenza delle complicanze della patologia. CONCLUSIONE: Per favorire una migliore gestione della malattia cronica da parte della persona affetta da steatosi è necessario elaborare un progetto di educazione terapeutica individualizzato, che porti alla modificazione degli stili di vita, con l'obiettivo di responsabilizzare l'utente (caregiver) rispetto alla prevenzione della possibile formazione di fibrosi epatica e di cirrosi epatica.

EDUCAZIONE TERAPEUTICA DELLA PERSONA CON STEATOSI: STRATEGIE PER MIGLIORARE LA COMPLIANCE A PARTIRE DALLA MODIFICAZIONE DEGLI STILI DI VITA

CHIAROTTO, FLAVIO
2012/2013

Abstract

OBIETTIVO: L'attività fisica, una giusta alimentazione e il controllo del peso corporeo (TRIADE) costituiscono alcune tra le componenti essenziali di un buono stile di vita, da considerare nella vita di tutti i giorni. E' risaputo che l'attività fisica contribuisce a rendere più forti le difese immunitarie e le funzioni all'interno dell'organismo umano, promuovendone la qualità della vita e migliorando le condizioni di salute generali delle persone. L'obiettivo di questa tesi è di indagare se la pratica di attività fisica unita a una corretta alimentazione e di conseguenza a un'attenzione al mantenimento di un adeguato peso (o l'aderenza a un programma personalizzato per una graduale perdita di peso), possa in qualche modo avere effetti sulla comparsa di cirrosi epatica e sulla qualità della vita di pazienti adulti con steatosi epatica non alcolica. MATERIALI e METODI: E' stata consultata la banca dati CINHAL attraverso due ricerche bibliografiche con il relatore e una presso la biblioteca dell' A.O.U. S. Luigi Gonzaga per effettuare una revisione della letteratura in modo più dettagliato e preciso. RISULTATI: Pur nella loro limitata significatività statistica, i risultati ottenuti confermano che è evidente un miglioramento delle condizioni generali e della cronicità, ritardando o annullando l'insorgenza delle complicanze della patologia. CONCLUSIONE: Per favorire una migliore gestione della malattia cronica da parte della persona affetta da steatosi è necessario elaborare un progetto di educazione terapeutica individualizzato, che porti alla modificazione degli stili di vita, con l'obiettivo di responsabilizzare l'utente (caregiver) rispetto alla prevenzione della possibile formazione di fibrosi epatica e di cirrosi epatica.
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