La didattica laboratoriale ed una sorta di incompatibilità con gli ambienti e le tempistiche della scuola al ¿tempo dei tagli¿ sono i temi centrali di questo elaborato. Nonostante le innumerevoli riforme scolastiche attraverso le quali si è cercato di apportare un rinnovamento anche ai contenuti e alle modalità del fare scienze, ancora oggi si percepisce una certa ostilità alle trasformazioni: lezione frontale e uso del libro di testo come unico strumento didattico restano ancora la pratica più comune al di là di ogni intento. Al centro del progetto ci sono dunque le Scienze, pensate da una prospettiva che, purtroppo, possiamo ancora oggi definire innovatrice, progressista, direi sperimentale nella vera accezione del termine, in quanto, ancora oggi, si sperimenta sulla didattica di tale disciplina. Noi future insegnanti dobbiamo continuamente sollecitare e sostenere i bambini avvalendoci di una pluralità di metodi perché nessuno sia lasciato da parte da un'educazione che, per diverso tempo, è stata sintomo di selezione, ma affinché ciascuno possa essere rispettato e sostenuto in base alle proprie potenzialità, perché l'obiettivo non sia ¿insegnare scienze¿ ma insegnare l'amore per le scienze.

Attività sperimentali e didattica laboratoriale nella Scuola Primaria

CURCI, FRANCESCA
2011/2012

Abstract

La didattica laboratoriale ed una sorta di incompatibilità con gli ambienti e le tempistiche della scuola al ¿tempo dei tagli¿ sono i temi centrali di questo elaborato. Nonostante le innumerevoli riforme scolastiche attraverso le quali si è cercato di apportare un rinnovamento anche ai contenuti e alle modalità del fare scienze, ancora oggi si percepisce una certa ostilità alle trasformazioni: lezione frontale e uso del libro di testo come unico strumento didattico restano ancora la pratica più comune al di là di ogni intento. Al centro del progetto ci sono dunque le Scienze, pensate da una prospettiva che, purtroppo, possiamo ancora oggi definire innovatrice, progressista, direi sperimentale nella vera accezione del termine, in quanto, ancora oggi, si sperimenta sulla didattica di tale disciplina. Noi future insegnanti dobbiamo continuamente sollecitare e sostenere i bambini avvalendoci di una pluralità di metodi perché nessuno sia lasciato da parte da un'educazione che, per diverso tempo, è stata sintomo di selezione, ma affinché ciascuno possa essere rispettato e sostenuto in base alle proprie potenzialità, perché l'obiettivo non sia ¿insegnare scienze¿ ma insegnare l'amore per le scienze.
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