The influence of grape variety, seeds number and vine water and nitrogen status on the weight of the berry and the composition of the grape were studied on two plots, chosen because of their soil conditions differences. These plots are located on the A.O.C. area of Saint Emilion (Vignonet) and are planted with both Merlot and Cabernet Franc variety. In this study, le stem water potential (!T) and the carbon isotope discrimination of grape sugar ("13C) was used to indicate vine water status. Must assimilable nitrogen, leaf blade color intensity and nitrogen of edge, were used to assess vine nitrogen status. A water stress was installed on the gravely soil in correspondence with the mid-veraison and suffered a steady decline during the maturation. This has also favored the organic matter mineralization. The greater availability of nitrogen in this soil compared to the sandy soil, probably cancelled the benefices of the water stress. In addition, we can notice a very important grape variety effect that makes the plots planted with Merlot richer in nitrogen compared to the Cabernet Franc on both types of soil. The weight of the berry, in relation with some components of the grapes, confirmed the higher oenological potential of the smallest berries, characterized by a major concentration in anthocyanin and a less content in acids organics. The relation with the content takes two different forms when studied at the level of a group of plants or the entire plot. A more detailed study of the influence of each factor clarified their roles, showing that the highest quality grapes were produced under limiting water and nitrogen conditions. The N-Tester seems to be the most correlated tool. On the contrary, the correlations between the nitrogen content and the variables of the berry gave results that let suppose an influence from the berry weight et highlighted the importance of the size on the oenological potential of grapes for production of red wines. Small berries have a higher level of anthocyanin and sugars, combined with lower content in acid malic. The pips of the biggest berries are less mature and contribute to raise the level of less pleasant tannins.
L'influenza del vitigno, del numero di vinaccioli e dell'alimentazione idrica e azotata della vigna sul peso dell'acino e sulla composizione delle uve è stata studiata su quattro parcelle. Queste, situate nella zona della'A.O.C di Saint Emilion, impiantate a Merlot e Cabernet franc, furono scelte sulla base delle loro differenze pedologiche . Nel presente studio, il potenziale idrico del fusto e la discriminazione isotopica del carbonio hanno permesso di valutare il regime idrico della vigna. La misura della nutrizione azotata è stata realizzata grazie alla determinazione della colorazione verde della foglia (N- Tester), al dosaggio dell'azoto del lembo e alla misura del tenore in azoto assimilabile del mosto delle uve, 35 giorno dopo l'invaiatura. Un deficit idrico si è instaurato sul suolo ghiaioso in corrispondenza dell'invaiatura e ha subito una costante diminuzione nel corso della maturazione. Ciò ha favorito la mineralizzazione della materia organica. Così, la maggiore disponibilità d'azoto caratterizzante questo tipo di suolo, rispetto al suolo sabbioso, ha probabilmente annullato gli effetti benefici apportati dal deficit idrico. Si nota inoltre, un effetto ¿varietà¿ importante, che rende le parcelle impiantate a Merlot, più ricche in azoto rispetto al Cabernet franc, su entrambi i tipi di suolo. Il peso dell'acino, messo in relazione con alcuni elementi dell'uva, ha confermato il più alto potenziale enologico delle bacche più piccole, le quali si caratterizzano per una maggiore concentrazione in antociani ed un minor contenuto in acidi organici. La relazione con il tenore in zuccheri assume due forme se studiata sulla parcella intera o su un solo blocco sperimentale. Uno studio più dettagliato dell'influenza di ciascuno dei fattori presi in conto ha chiarito il ruolo di ciascuno di essi, dimostrando la più alta qualità delle uve prodotte in condizioni idriche ed azotate limitanti. L'N-Tester è risultato il metodo più correlato alle variabili considerate. Al contrario, le correlazioni con il tenore in azoto assimilabile, hanno fornito dei risultati che fanno supporre un'influenza del peso dell'acino sulla concentrazione in azoto stessa. Il numero di vinaccioli è altamente correlato al peso dell'acino e ha permesso di mettere in evidenza, ancora una volta, l'importanza della taglia della bacca sul potenziale enologico delle uve destinate alla produzione di vino rosso d'affinamento. Gli acini piccoli, anche in questo caso, si caratterizzano per concentrazioni maggiori in zuccheri e in antociani, e per tenori in acido malico meno elevati. I vinaccioli degli acini più grossi, sono, inoltre, meno maturi e contribuiscono ad aumentare il livello di tannini meno qualitativi.
L'effetto della varietà, del numero di vinaccioli, del regime idrico e della nutrizione azotata sul peso degli acini e sulla composizione delle uve.
TRIOLO, ROBERTA
2011/2012
Abstract
L'influenza del vitigno, del numero di vinaccioli e dell'alimentazione idrica e azotata della vigna sul peso dell'acino e sulla composizione delle uve è stata studiata su quattro parcelle. Queste, situate nella zona della'A.O.C di Saint Emilion, impiantate a Merlot e Cabernet franc, furono scelte sulla base delle loro differenze pedologiche . Nel presente studio, il potenziale idrico del fusto e la discriminazione isotopica del carbonio hanno permesso di valutare il regime idrico della vigna. La misura della nutrizione azotata è stata realizzata grazie alla determinazione della colorazione verde della foglia (N- Tester), al dosaggio dell'azoto del lembo e alla misura del tenore in azoto assimilabile del mosto delle uve, 35 giorno dopo l'invaiatura. Un deficit idrico si è instaurato sul suolo ghiaioso in corrispondenza dell'invaiatura e ha subito una costante diminuzione nel corso della maturazione. Ciò ha favorito la mineralizzazione della materia organica. Così, la maggiore disponibilità d'azoto caratterizzante questo tipo di suolo, rispetto al suolo sabbioso, ha probabilmente annullato gli effetti benefici apportati dal deficit idrico. Si nota inoltre, un effetto ¿varietà¿ importante, che rende le parcelle impiantate a Merlot, più ricche in azoto rispetto al Cabernet franc, su entrambi i tipi di suolo. Il peso dell'acino, messo in relazione con alcuni elementi dell'uva, ha confermato il più alto potenziale enologico delle bacche più piccole, le quali si caratterizzano per una maggiore concentrazione in antociani ed un minor contenuto in acidi organici. La relazione con il tenore in zuccheri assume due forme se studiata sulla parcella intera o su un solo blocco sperimentale. Uno studio più dettagliato dell'influenza di ciascuno dei fattori presi in conto ha chiarito il ruolo di ciascuno di essi, dimostrando la più alta qualità delle uve prodotte in condizioni idriche ed azotate limitanti. L'N-Tester è risultato il metodo più correlato alle variabili considerate. Al contrario, le correlazioni con il tenore in azoto assimilabile, hanno fornito dei risultati che fanno supporre un'influenza del peso dell'acino sulla concentrazione in azoto stessa. Il numero di vinaccioli è altamente correlato al peso dell'acino e ha permesso di mettere in evidenza, ancora una volta, l'importanza della taglia della bacca sul potenziale enologico delle uve destinate alla produzione di vino rosso d'affinamento. Gli acini piccoli, anche in questo caso, si caratterizzano per concentrazioni maggiori in zuccheri e in antociani, e per tenori in acido malico meno elevati. I vinaccioli degli acini più grossi, sono, inoltre, meno maturi e contribuiscono ad aumentare il livello di tannini meno qualitativi.File | Dimensione | Formato | |
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