Podzols are soils that develop traditionally in wet and cold zones, with acid litter vegetation. The process develop where the parent material is an acid rock. Podzols are characterized by a leached, eluvial E horizon above a richer in Fe and Al oxy hydroxides and organic matter B illuvial horizon. The word ¿podzols¿ means ¿under the ash¿ from the Russian words pod (under) and zola (ash); The formation process has been described in a lot of American and Russian literature, the most pioneering countries in modern pedology. The main process that involve the formation of podzols it's called podzolization, and is the result of a set of chemical reactions, including primary minerals alteration, metal-organic complexes traslocation from surface horizons to deeper horizons and immobilization of these last one in the soil profile. This complex series of reactions could not take place without the favorable environmental conditions, given by the presence of the correct formation factors such as vegetation, topography, climate and parent rock. Podzols are widespread in the boreal lands, but there are those diffused in Alps, often characterized by atypical forms. A first example of atypical podzol is given by the Mont Avic pseudo-podzol in Italian Alps, in Valle d'Aosta. This kind of podzol develop on a mafic and ultra-mafic parent material and is characterized by a reduced index of podzolization because of the cations more rich liberated by the alteration of the rocks. Podzolization is still active. A second example of atypical podzol is given by the Swiss crypto podzol, characterized by a very organic matter rich profile in where is not possible to see any difference with the naked eyes, because the color difference is irrelevant. These atypical podzols, associated with the typical podzols forms, are a very important carbon sink even if their presence on the Italian Alps is poor. In fact, a possible climate change in the near future can induce a liberation of carbon from the podzols, because of the warm temperature and the relative increase of bioactivity and mineralization of the soil organic matter. In this case, podzols turn from carbon sink into carbon source.

I podzols sono suoli che si formano tradizionalmente in ambienti umidi, freddi, con vegetazione formante lettiera acida e posati su roccia madre prevalentemente sialica priva di carbonati. Sono caratterizzati da un orizzonte eluviale E, lisciviato in cationi e metalli, ricco al più in silicio residuale, e da un sottostante Bs e/o Bhs, illuviale, arricchito in sostanza organica humificata ed ossi-idrossidi di Al e Fe. Il termine Podzol deriva dal russo pod (sotto) e zola (cenere) ed il processo di formazione è stato descritto in molta letteratura scientifica sia russa che americana, paesi pionieri della pedologia moderna. I suoli podzolici hanno sempre suscitato grande curiosità ed interesse, proprio grazie ai colori differenziati degli orizzonti eluviali ed illuviali. Il processo che coinvolge la formazione di un podzol si chiama podzolizzazione, ed è il risultato di un insieme di reazioni quali alterazione dei minerali primari, traslocazione di complessi metallo-umici dagli orizzonti superficiali e immobilizzazione degli stessi all'interno del profilo. Questa complessa serie di reazioni non potrebbe avvenire senza le condizioni ambientali favorevoli e come per ogni tipo di suolo esse consistono in quattro fattori di formazione: Clima, Vegetazione ed Organismi, Roccia Madre e Topografia. Pur occupando per lo più le aree nord europee e nord americane, in corrispondenza delle zone boreali, questa tipologia di suoli è osservabile anche nell'ambiente Alpino. Oltre alle tipologie tipiche di podzol, sono osservabili anche fattispecie più atipiche. Un primo esempio di podzol atipico è osservabile nel parco naturale del Mont Avic, in valle d'Aosta, dove, su rocce mafiche e ultramafiche avviene una podzolizzazione attiva, seppur rallentata ed ostacolata da una roccia madre che, pur molto alterabile, rilascia anche molti cationi, inibendo la traslocazione di sostanza organica associata a ferro ed alluminio. Un secondo esempio di podzol atipico è invece presente nelle zone montane comprese tra i laghi di Como, di Lugano e del lago Maggiore, e quindi nelle Alpi Svizzero-Lombarde. Questa tipologia di podzol viene denominata ¿Crypto Podzol¿, siccome l'ingente quantitativo di sostanza organica sporca uniformemente il profilo, nascondendo l'orizzonte eluviale sbiancato. Essi sono altresì caratterizzati da una dislocazione di Fe e Al da debole a moderata e da un'uniforme incorporamento di sostanza organica all'interno del profilo, la cui caratteristica peculiare è l'eccezionale durabilità. Indubbiamente questa tipologia di podzol, assieme alle forme ¿tipiche¿, formano un'importante, seppur marginale, zona di accumulo di carbonio organico che, sottratto all'atmosfera, rende questi suoli ¿Sink di Carbonio¿, ovvero accumulatori. Con il cambiamento climatico questa importantissima e fondamentale funzione del podzol può venire meno, l'aumento delle temperature medie annue può portare ad un progressivo aumento di mineralizzazione della SO da parte dei microrganismi che, trovatisi in un clima più favorevole, sarebbero più presenti in zone climatiche un tempo avverse all'attività biologica. Da ciò deriverebbe quindi la riduzione di ambienti favorevoli alla formazione ed evoluzione dei podzol spingendoli sempre più a nord in latitudine e sempre più in alto sulle nostre alpi; che, comunque, pur occupando zone marginali e dalla scarsa ragionando in termini globali contribuirebbero comunque all'emissione di CO2.

I podzols delle Alpi centro occidentali

TROGOLO, GABRIEL
2012/2013

Abstract

I podzols sono suoli che si formano tradizionalmente in ambienti umidi, freddi, con vegetazione formante lettiera acida e posati su roccia madre prevalentemente sialica priva di carbonati. Sono caratterizzati da un orizzonte eluviale E, lisciviato in cationi e metalli, ricco al più in silicio residuale, e da un sottostante Bs e/o Bhs, illuviale, arricchito in sostanza organica humificata ed ossi-idrossidi di Al e Fe. Il termine Podzol deriva dal russo pod (sotto) e zola (cenere) ed il processo di formazione è stato descritto in molta letteratura scientifica sia russa che americana, paesi pionieri della pedologia moderna. I suoli podzolici hanno sempre suscitato grande curiosità ed interesse, proprio grazie ai colori differenziati degli orizzonti eluviali ed illuviali. Il processo che coinvolge la formazione di un podzol si chiama podzolizzazione, ed è il risultato di un insieme di reazioni quali alterazione dei minerali primari, traslocazione di complessi metallo-umici dagli orizzonti superficiali e immobilizzazione degli stessi all'interno del profilo. Questa complessa serie di reazioni non potrebbe avvenire senza le condizioni ambientali favorevoli e come per ogni tipo di suolo esse consistono in quattro fattori di formazione: Clima, Vegetazione ed Organismi, Roccia Madre e Topografia. Pur occupando per lo più le aree nord europee e nord americane, in corrispondenza delle zone boreali, questa tipologia di suoli è osservabile anche nell'ambiente Alpino. Oltre alle tipologie tipiche di podzol, sono osservabili anche fattispecie più atipiche. Un primo esempio di podzol atipico è osservabile nel parco naturale del Mont Avic, in valle d'Aosta, dove, su rocce mafiche e ultramafiche avviene una podzolizzazione attiva, seppur rallentata ed ostacolata da una roccia madre che, pur molto alterabile, rilascia anche molti cationi, inibendo la traslocazione di sostanza organica associata a ferro ed alluminio. Un secondo esempio di podzol atipico è invece presente nelle zone montane comprese tra i laghi di Como, di Lugano e del lago Maggiore, e quindi nelle Alpi Svizzero-Lombarde. Questa tipologia di podzol viene denominata ¿Crypto Podzol¿, siccome l'ingente quantitativo di sostanza organica sporca uniformemente il profilo, nascondendo l'orizzonte eluviale sbiancato. Essi sono altresì caratterizzati da una dislocazione di Fe e Al da debole a moderata e da un'uniforme incorporamento di sostanza organica all'interno del profilo, la cui caratteristica peculiare è l'eccezionale durabilità. Indubbiamente questa tipologia di podzol, assieme alle forme ¿tipiche¿, formano un'importante, seppur marginale, zona di accumulo di carbonio organico che, sottratto all'atmosfera, rende questi suoli ¿Sink di Carbonio¿, ovvero accumulatori. Con il cambiamento climatico questa importantissima e fondamentale funzione del podzol può venire meno, l'aumento delle temperature medie annue può portare ad un progressivo aumento di mineralizzazione della SO da parte dei microrganismi che, trovatisi in un clima più favorevole, sarebbero più presenti in zone climatiche un tempo avverse all'attività biologica. Da ciò deriverebbe quindi la riduzione di ambienti favorevoli alla formazione ed evoluzione dei podzol spingendoli sempre più a nord in latitudine e sempre più in alto sulle nostre alpi; che, comunque, pur occupando zone marginali e dalla scarsa ragionando in termini globali contribuirebbero comunque all'emissione di CO2.
ITA
Podzols are soils that develop traditionally in wet and cold zones, with acid litter vegetation. The process develop where the parent material is an acid rock. Podzols are characterized by a leached, eluvial E horizon above a richer in Fe and Al oxy hydroxides and organic matter B illuvial horizon. The word ¿podzols¿ means ¿under the ash¿ from the Russian words pod (under) and zola (ash); The formation process has been described in a lot of American and Russian literature, the most pioneering countries in modern pedology. The main process that involve the formation of podzols it's called podzolization, and is the result of a set of chemical reactions, including primary minerals alteration, metal-organic complexes traslocation from surface horizons to deeper horizons and immobilization of these last one in the soil profile. This complex series of reactions could not take place without the favorable environmental conditions, given by the presence of the correct formation factors such as vegetation, topography, climate and parent rock. Podzols are widespread in the boreal lands, but there are those diffused in Alps, often characterized by atypical forms. A first example of atypical podzol is given by the Mont Avic pseudo-podzol in Italian Alps, in Valle d'Aosta. This kind of podzol develop on a mafic and ultra-mafic parent material and is characterized by a reduced index of podzolization because of the cations more rich liberated by the alteration of the rocks. Podzolization is still active. A second example of atypical podzol is given by the Swiss crypto podzol, characterized by a very organic matter rich profile in where is not possible to see any difference with the naked eyes, because the color difference is irrelevant. These atypical podzols, associated with the typical podzols forms, are a very important carbon sink even if their presence on the Italian Alps is poor. In fact, a possible climate change in the near future can induce a liberation of carbon from the podzols, because of the warm temperature and the relative increase of bioactivity and mineralization of the soil organic matter. In this case, podzols turn from carbon sink into carbon source.
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