INTRODUCTION: Genital affirmation surgery in the sense ftm represents an emerging field of urology. This surgery is highly complex, and among the various reconstructive phases, the urethral is considered one of the most delicate. However, this topic is rarely addressed in the scientific literature. OBJECTIVES: the purpose of our study is to present the surgical and functional results of urethral reconstruction in the context of a genital surgical affirmation in transgender men patients. MATERIAL AND METHODS: we have conducted a monocentric cohort study. The period of study goes from 2015 to 2022. The data have been retrospectively extrapolated from medical records and surgical notes. Complications have been ranked according to the international classification of Clavien - Dindo. Furthermore, four questionnaires were administered to patients to extrapolate the functional results: CCOPEC, ICIQ-F to evaluate a patient's urinary function and BDI (scale of depression) to assess a patient's psychological well-being, and an ad hoc questionnaire with six items. This study has been approved by Ethics Committee of University of Turin (protocol number: 00496/2020). RESULTS: a total 25 patients were included in the study. 10 underwent metoidioplasty, while 15 underwent phalloplasty. The descriptive characteristics between the two groups were found to be comparable, with an exception for the BMI resulting greater in the group that underwent phalloplasty with a statistically significant difference (p 0.023). The average follow-up resulted in 27 (23.4 ±SD) months. The mean surgical time has resulted in 155.6 (±44 SD). No significant intraoperative complications have been detected. The total incidence of post-operative complications is 36% (8% stenosis and 20% fistulas). The incidence of urethral complications is higher in patients undergoing phalloplasty than in the group undergoing metoidioplasty (p 0.027). Among the most frequent complications were urinous fistulas, present in all cases in patients undergoing phalloplasty. However, it should be pointed out that a part of these fistulas (24%) has gone in contrast to a spontaneous resolution with a conservative treatment. Survival analysis of Kaplan - Meier highlighted a survival without surgical revision of 6 months, 1 year and two years respectively of 91.7%, 79.2% and 74,2%. Functional results show that satisfaction with the procedure, urinary function and sexual activity is respectively in phalloplasty: 66.7%, 66.7% and 61.5%; in metoidioplasty: 33.3%, 33.3% and 38.5%. CONCLUSIONS: the FtoM genital affirmation surgery represents a challenge. Among the various reconstitutive phases, the urinary phase is the most complex, still burdened by a significant complication incidence. Our study confirms a significant incidence of urethral complications, substantially higher for the group that underwent phalloplasty instead of the one that underwent metoidioplasty. The most common complication is the urethral fistulas, however, treated with conservative treatment. Despite the incidence of complications, the urinary reconstruction has brought satisfactory outcomes within the framework of surgical reaffirmation. The urethral reconstruction seems to be burdened by a greater complication incidence compared to metoidioplasty. Those outcomes have to be confirmed by multicentre studies, with a larget number of patients and a more extensive follow-up.

INTRODUZIONE: La chirurgia di affermazione genitale in senso FtM rappresenta un campo emergente dell’urologia. Tale chirurgia è ad alta complessità, e fra le varie fasi ricostruttive, quella uretrale è considerata una delle più delicate. Tuttavia, tale argomento è raramente affrontato nella letteratura scientifica.OBIETTIVI: L’obiettivo del nostro studio è di presentare i risultati chirurgici e funzionali della ricostruzione uretrale nel contesto di un’affermazione chirurgica genitale in pazienti uomini transgender. MATERIALI E METODI: Abbiamo condotto uno studio di coorte monocentrico. Il periodo dello studio va dal 2015 al 2022. I dati sono stati estrapolati retrospettivamente dalle cartelle cliniche e dalle note operatorie. I risultati chirurgici e le eventuali complicanze postoperatorie sono state descritte secondo la classificazione di Clavien-Dindo. Sono stati, somministrati quattro questionari ai pazienti, per estrapolare i risultati funzionali: CCOEPIC e ICIQ-F per valutare la funzione urinaria; BDI per valutare il benessere psicologico del paziente, ed un questionario creato ad hoc con sei voci. Lo studio è stato approvato dal comitato etico aziendale dell’Università di Torino (numero di protocollo : 00496/2020).RISULTATI: Complessivamente sono stati inclusi nello studio 25 pazienti. 10 sono stati sottoposti a metoidioplastica, mentre 15 sono stati sottoposti a falloplastica. Le caratteristiche descrittive fra i due gruppi sono risultate comparabili, a parte il BMI risultato maggiore nel gruppo sottoposto a falloplastica con una differenza statisticamente significativa (p 0.023). Il follow-up medio è risultato di 27 (23.4±SD) mesi. Il tempo chirurgico medio è risultato di 155.6 minuti (±44SD). Non sono state evidenziate significative complicanze intraoperatorie. L’incidenza totale delle complicanze post-operatorie è risultata del 36% (8% stenosi e 20% fistole). L’incidenza delle complicanze uretrali si è presentata con maggiore frequenza nei pazienti sottoposti a falloplastica rispetto al gruppo sottoposto a metoidioplastica (p 0.027). Fra le complicanze registrate quelle più frequenti sono state le fistole urinose, presenti nella totalità dei casi nei pazienti sottoposti a falloplastica. Va tuttavia sottolineato come una parte di tali fistole (24%) sia andata in contro ad una risoluzione spontanea con un trattamento di tipo conservativo. L’analisi di sopravvivenza di Kaplan-Meier, ha evidenziato una sopravvivenza libera da revisione chirurgica a 6 mesi, 1 anno e 2 anni rispettivamente del 91.7%, 79.2% e 74.2%. I risultati funzionali hanno dimostrato un tasso di soddisfazione alla procedura, alla funzione urinaria e all’attività sessuale è rispettivamente nella falloplastica: 66.7%, 66.7% e 61.5%; nella metoidioplastica: 33.3%, 33.3% e 38.5%.CONCLUSIONI: La chirurgia di affermazione genitale in senso FtM rappresenta una sfida chirurgica. Fra le varie fasi ricostruttive quella urinaria rappresenta quella a maggior complessità, ancora ad oggi gravata da un importante incidenza di complicanze postoperatorie. Il nostro studio ha confermato un incidenza significativa di complicanze uretrali, maggiore per il gruppo sottoposto a falloplastica rispetto a quello sottoposto a metoidioplastica. La complicanza maggiormente riscontrata è stata la fistola uretrale, che tuttavia in una buona parte dei casi è stata gestita in maniera conservativa. Nonostante l’incidenza di complicanze, la ricostruzione urinaria nel contesto della chirurgia di affermazione di genere garantisce dei risultati chirurgici e funzionali soddisfacenti. Tali risultati vanno confermati da studi in setting multicentrico, con un maggior numero di pazienti ed un follow-up più esteso.

" Risultati chirurgici dell'allungamento uretrale nel contesto dell'affermazione di genere negli uomini transgender "

LODESERTO, ANTONELLA
2020/2021

Abstract

INTRODUZIONE: La chirurgia di affermazione genitale in senso FtM rappresenta un campo emergente dell’urologia. Tale chirurgia è ad alta complessità, e fra le varie fasi ricostruttive, quella uretrale è considerata una delle più delicate. Tuttavia, tale argomento è raramente affrontato nella letteratura scientifica.OBIETTIVI: L’obiettivo del nostro studio è di presentare i risultati chirurgici e funzionali della ricostruzione uretrale nel contesto di un’affermazione chirurgica genitale in pazienti uomini transgender. MATERIALI E METODI: Abbiamo condotto uno studio di coorte monocentrico. Il periodo dello studio va dal 2015 al 2022. I dati sono stati estrapolati retrospettivamente dalle cartelle cliniche e dalle note operatorie. I risultati chirurgici e le eventuali complicanze postoperatorie sono state descritte secondo la classificazione di Clavien-Dindo. Sono stati, somministrati quattro questionari ai pazienti, per estrapolare i risultati funzionali: CCOEPIC e ICIQ-F per valutare la funzione urinaria; BDI per valutare il benessere psicologico del paziente, ed un questionario creato ad hoc con sei voci. Lo studio è stato approvato dal comitato etico aziendale dell’Università di Torino (numero di protocollo : 00496/2020).RISULTATI: Complessivamente sono stati inclusi nello studio 25 pazienti. 10 sono stati sottoposti a metoidioplastica, mentre 15 sono stati sottoposti a falloplastica. Le caratteristiche descrittive fra i due gruppi sono risultate comparabili, a parte il BMI risultato maggiore nel gruppo sottoposto a falloplastica con una differenza statisticamente significativa (p 0.023). Il follow-up medio è risultato di 27 (23.4±SD) mesi. Il tempo chirurgico medio è risultato di 155.6 minuti (±44SD). Non sono state evidenziate significative complicanze intraoperatorie. L’incidenza totale delle complicanze post-operatorie è risultata del 36% (8% stenosi e 20% fistole). L’incidenza delle complicanze uretrali si è presentata con maggiore frequenza nei pazienti sottoposti a falloplastica rispetto al gruppo sottoposto a metoidioplastica (p 0.027). Fra le complicanze registrate quelle più frequenti sono state le fistole urinose, presenti nella totalità dei casi nei pazienti sottoposti a falloplastica. Va tuttavia sottolineato come una parte di tali fistole (24%) sia andata in contro ad una risoluzione spontanea con un trattamento di tipo conservativo. L’analisi di sopravvivenza di Kaplan-Meier, ha evidenziato una sopravvivenza libera da revisione chirurgica a 6 mesi, 1 anno e 2 anni rispettivamente del 91.7%, 79.2% e 74.2%. I risultati funzionali hanno dimostrato un tasso di soddisfazione alla procedura, alla funzione urinaria e all’attività sessuale è rispettivamente nella falloplastica: 66.7%, 66.7% e 61.5%; nella metoidioplastica: 33.3%, 33.3% e 38.5%.CONCLUSIONI: La chirurgia di affermazione genitale in senso FtM rappresenta una sfida chirurgica. Fra le varie fasi ricostruttive quella urinaria rappresenta quella a maggior complessità, ancora ad oggi gravata da un importante incidenza di complicanze postoperatorie. Il nostro studio ha confermato un incidenza significativa di complicanze uretrali, maggiore per il gruppo sottoposto a falloplastica rispetto a quello sottoposto a metoidioplastica. La complicanza maggiormente riscontrata è stata la fistola uretrale, che tuttavia in una buona parte dei casi è stata gestita in maniera conservativa. Nonostante l’incidenza di complicanze, la ricostruzione urinaria nel contesto della chirurgia di affermazione di genere garantisce dei risultati chirurgici e funzionali soddisfacenti. Tali risultati vanno confermati da studi in setting multicentrico, con un maggior numero di pazienti ed un follow-up più esteso.
" Surgical outcomes of urethral lengthening in the context of genital gender affirming surgery in transgender men "
INTRODUCTION: Genital affirmation surgery in the sense ftm represents an emerging field of urology. This surgery is highly complex, and among the various reconstructive phases, the urethral is considered one of the most delicate. However, this topic is rarely addressed in the scientific literature. OBJECTIVES: the purpose of our study is to present the surgical and functional results of urethral reconstruction in the context of a genital surgical affirmation in transgender men patients. MATERIAL AND METHODS: we have conducted a monocentric cohort study. The period of study goes from 2015 to 2022. The data have been retrospectively extrapolated from medical records and surgical notes. Complications have been ranked according to the international classification of Clavien - Dindo. Furthermore, four questionnaires were administered to patients to extrapolate the functional results: CCOPEC, ICIQ-F to evaluate a patient's urinary function and BDI (scale of depression) to assess a patient's psychological well-being, and an ad hoc questionnaire with six items. This study has been approved by Ethics Committee of University of Turin (protocol number: 00496/2020). RESULTS: a total 25 patients were included in the study. 10 underwent metoidioplasty, while 15 underwent phalloplasty. The descriptive characteristics between the two groups were found to be comparable, with an exception for the BMI resulting greater in the group that underwent phalloplasty with a statistically significant difference (p 0.023). The average follow-up resulted in 27 (23.4 ±SD) months. The mean surgical time has resulted in 155.6 (±44 SD). No significant intraoperative complications have been detected. The total incidence of post-operative complications is 36% (8% stenosis and 20% fistulas). The incidence of urethral complications is higher in patients undergoing phalloplasty than in the group undergoing metoidioplasty (p 0.027). Among the most frequent complications were urinous fistulas, present in all cases in patients undergoing phalloplasty. However, it should be pointed out that a part of these fistulas (24%) has gone in contrast to a spontaneous resolution with a conservative treatment. Survival analysis of Kaplan - Meier highlighted a survival without surgical revision of 6 months, 1 year and two years respectively of 91.7%, 79.2% and 74,2%. Functional results show that satisfaction with the procedure, urinary function and sexual activity is respectively in phalloplasty: 66.7%, 66.7% and 61.5%; in metoidioplasty: 33.3%, 33.3% and 38.5%. CONCLUSIONS: the FtoM genital affirmation surgery represents a challenge. Among the various reconstitutive phases, the urinary phase is the most complex, still burdened by a significant complication incidence. Our study confirms a significant incidence of urethral complications, substantially higher for the group that underwent phalloplasty instead of the one that underwent metoidioplasty. The most common complication is the urethral fistulas, however, treated with conservative treatment. Despite the incidence of complications, the urinary reconstruction has brought satisfactory outcomes within the framework of surgical reaffirmation. The urethral reconstruction seems to be burdened by a greater complication incidence compared to metoidioplasty. Those outcomes have to be confirmed by multicentre studies, with a larget number of patients and a more extensive follow-up.
GARBOSSA, DIEGO
IMPORT TESI SOLO SU ESSE3 DAL 2018
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