Subject of this work is a landfill risk assessment under art.10 ex D.M. 29 settembre 2010 for acceptability limits dispensation of waste in landfill, realized in collaboration with Barricalla S.p.A., an hazardous waste landfill. Barricalla is located in a factory area in Collegno, close to the border with Torino, on F. Dora Riparia alluvial fan. Risk assessment requires at first the development of a ¿conceptual site model¿, that involves to identify and characterize possible sources, pathways and receptors in the event of a possible accident at the plant; to do this have been examined some features of Barricalla landfill site (technologic characteristic as the artificial mineral barrier and leachate collection system and composition of wastes and gasses and leachate generated) and environmental conditions in its surroundings (through the making of lithostratigraphic sections and groundwater/surface water flow regime and quality maps and graphics). So hydrogeological risk by leachate in groundwater, identified as a receptor, has been estimated as the most dangerous (in event of double HDPE landfill liner split). That is why risk screening has been used to determine whether the landfill potentially represents an hazard to environment, and so for human health, evaluating hypothetical migration of leachate through the artificial 5 m clay layer and the 4,8 m vadose zone, made by gravels and sands, to the unconfined acquifer. This process involves identifying the magnitude of effects associated with source-pathway-receptor linkage. This was made using analytical solutions solved in a deterministic fashion, using conservative input parameters, assumptions and methods. Hypothetical concentration (in heavy metals, chlorides, sulfates and fluoride) at landfill border and 2 km away was then compared to drinking water and environmental quality standards (most of them included in D.Lgs 152/06); that stated risk in Barricalla is acceptable, having lower concentrations for all the parameters examined, until concentrations to 1.000 times lower than groundwater quality standards stated. As landfill is a ongoing model, it would be useful review and update it using additional data collection and amplify model through more sophisticated numerical analyses, using probabilistic models as Monte Carlo method.

L'argomento oggetto di questo lavoro è un'analisi di rischio realizzata con lo scopo di ottenere deroghe per i limiti di accettabilità dei rifiuti come previsto dal D.M. 29 settembre 2010 (art.10). È stata realizzata in collaborazione con la discarica per rifiuti pericolosi Barricalla S.p.A., situata in un'area industriale a Collegno, al confine con Torino, sul conoide alluvionale del F. Dora Riparia. L'analisi di rischio richiede inizialmente lo sviluppo di un ¿modello concettuale del sito¿, che consente di identificare e descrivere le possibili sorgenti, i percorsi ed i bersagli, compresi i collegamenti tra essi, che possono generare un rischio sanitario e/o ambientale in caso di incidente nel sito; per fare ciò sono state esaminate alcune caratteristiche proprie dell'impianto (come la barriera minerale artificiale, il sistema di raccolta del percolato e la composizione dei rifiuti, dei gas e del percolato ivi presenti) e le condizioni ambientali al contorno, realizzando sezioni litostratigrafiche ed elaborazioni riguardanti le caratteristiche delle acque superficiali e sotterranee come caratteristiche del flusso e loro qualità. È stato identificato come maggiormente pericoloso il rischio legato all'inquinamento da parte del percolato delle acque sotterranee in caso di degrado del doppio strato impermeabile in HDPE posto sul fondo della discarica. Così è stato caratterizzato il rischio per la falda superficiale, e di conseguenza per la salute umana, valutando l'ipotetica migrazione del percolato attraverso lo strato artificiale di 5 metri di argilla e 4,8 m della zona insatura, composta da ghiaie e sabbie, fino alla falda. Questo processo implica lo studio degli effetti associati al passaggio dalla sorgente fino al bersaglio. Ciò è stato fatto usando metodi analitici e parametri e modelli conservativi. Le ipotetiche concentrazioni in metalli pesanti, cloruri, solfati e fluoruri al confine della discarica e 2 km a valle idrogeologica sono stati quindi confrontati con parametri ambientali e di potabilità dell'acqua (molti di essi inclusi nel D.Lgs 152/2006); il rischio è risultato accettabile, con concentrazioni dei parametri esaminati fino a mille volte inferiori ai limiti. Dal modello che una discarica è un modello in divenire, sarebbe utile aggiornare e aggiungere ulteriori dati nel tempo e ampliare il modello attraverso l'uso di modelli probabilistici come il metodo Monte Carlo.

Analisi di rischio ambientale applicata alle discariche: il caso dell'impianto di Barricalla S.p.A., Collegno, (To)

ABATE, CLAUDIO
2011/2012

Abstract

L'argomento oggetto di questo lavoro è un'analisi di rischio realizzata con lo scopo di ottenere deroghe per i limiti di accettabilità dei rifiuti come previsto dal D.M. 29 settembre 2010 (art.10). È stata realizzata in collaborazione con la discarica per rifiuti pericolosi Barricalla S.p.A., situata in un'area industriale a Collegno, al confine con Torino, sul conoide alluvionale del F. Dora Riparia. L'analisi di rischio richiede inizialmente lo sviluppo di un ¿modello concettuale del sito¿, che consente di identificare e descrivere le possibili sorgenti, i percorsi ed i bersagli, compresi i collegamenti tra essi, che possono generare un rischio sanitario e/o ambientale in caso di incidente nel sito; per fare ciò sono state esaminate alcune caratteristiche proprie dell'impianto (come la barriera minerale artificiale, il sistema di raccolta del percolato e la composizione dei rifiuti, dei gas e del percolato ivi presenti) e le condizioni ambientali al contorno, realizzando sezioni litostratigrafiche ed elaborazioni riguardanti le caratteristiche delle acque superficiali e sotterranee come caratteristiche del flusso e loro qualità. È stato identificato come maggiormente pericoloso il rischio legato all'inquinamento da parte del percolato delle acque sotterranee in caso di degrado del doppio strato impermeabile in HDPE posto sul fondo della discarica. Così è stato caratterizzato il rischio per la falda superficiale, e di conseguenza per la salute umana, valutando l'ipotetica migrazione del percolato attraverso lo strato artificiale di 5 metri di argilla e 4,8 m della zona insatura, composta da ghiaie e sabbie, fino alla falda. Questo processo implica lo studio degli effetti associati al passaggio dalla sorgente fino al bersaglio. Ciò è stato fatto usando metodi analitici e parametri e modelli conservativi. Le ipotetiche concentrazioni in metalli pesanti, cloruri, solfati e fluoruri al confine della discarica e 2 km a valle idrogeologica sono stati quindi confrontati con parametri ambientali e di potabilità dell'acqua (molti di essi inclusi nel D.Lgs 152/2006); il rischio è risultato accettabile, con concentrazioni dei parametri esaminati fino a mille volte inferiori ai limiti. Dal modello che una discarica è un modello in divenire, sarebbe utile aggiornare e aggiungere ulteriori dati nel tempo e ampliare il modello attraverso l'uso di modelli probabilistici come il metodo Monte Carlo.
ITA
Subject of this work is a landfill risk assessment under art.10 ex D.M. 29 settembre 2010 for acceptability limits dispensation of waste in landfill, realized in collaboration with Barricalla S.p.A., an hazardous waste landfill. Barricalla is located in a factory area in Collegno, close to the border with Torino, on F. Dora Riparia alluvial fan. Risk assessment requires at first the development of a ¿conceptual site model¿, that involves to identify and characterize possible sources, pathways and receptors in the event of a possible accident at the plant; to do this have been examined some features of Barricalla landfill site (technologic characteristic as the artificial mineral barrier and leachate collection system and composition of wastes and gasses and leachate generated) and environmental conditions in its surroundings (through the making of lithostratigraphic sections and groundwater/surface water flow regime and quality maps and graphics). So hydrogeological risk by leachate in groundwater, identified as a receptor, has been estimated as the most dangerous (in event of double HDPE landfill liner split). That is why risk screening has been used to determine whether the landfill potentially represents an hazard to environment, and so for human health, evaluating hypothetical migration of leachate through the artificial 5 m clay layer and the 4,8 m vadose zone, made by gravels and sands, to the unconfined acquifer. This process involves identifying the magnitude of effects associated with source-pathway-receptor linkage. This was made using analytical solutions solved in a deterministic fashion, using conservative input parameters, assumptions and methods. Hypothetical concentration (in heavy metals, chlorides, sulfates and fluoride) at landfill border and 2 km away was then compared to drinking water and environmental quality standards (most of them included in D.Lgs 152/06); that stated risk in Barricalla is acceptable, having lower concentrations for all the parameters examined, until concentrations to 1.000 times lower than groundwater quality standards stated. As landfill is a ongoing model, it would be useful review and update it using additional data collection and amplify model through more sophisticated numerical analyses, using probabilistic models as Monte Carlo method.
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