The Candia Lake is located NW of Turin, in the right front side of the Ivrea Morainic Amphitheatre internal plain. The main aim of this thesis was the geological characterization of the lakebed. The geological analysis in an aquatic environment is difficult with the only use of traditional techniques. Indirect geophysical methods may therefore provide an important support to the survey; among them waterborne Continuous Vertical Electrical Soundings (CVES), with floating electrodes pulled by a boat, provide an efficient and speedy way for the investigation of underwater sediments. The technique was therefore applied on the Candia Lake, in order to define the composition, the geometry and the spatial relationships of the submerged geological bodies. In addition to the processing of geophysical data, the geological survey of the area surrounding the lake was carried out. Not having other direct information, the field work was very important in the definition of the geological reference model for the processing and interpretation of the data. The Laterally Constrained Inversion (LCI) of the acquired profiles leaded to a three-dimensional reconstruction of the lakebed, down to 10 metres below the water surface. The results show the presence of lacustrine silts, with low resistivity values and variable thickness (0 ¿ 10 m), throughout the basin. Deeper submarginal glacigenic deposits, with higher resistivity values, originate submerged morainic reliefs. To verify the areal distribution of these sediments, two electrical tomographies were carried out near the northern shore of the lake. The geological environment, resulting from the geophysical survey, was combined with hydrogeological information derived from the analysis of Spontaneous Potential (SP), recorded on the lake surface, in order to investigate the presence of interconnection paths between surface water and groundwater. The union of the results obtained from the different methodologies allowed, on the whole, the characterization of the submerged deposits, the identification of the main areas of groundwater recharge and the genesis reconstruction of the lake basin.
Il Lago di Candia è situato nella parte settentrionale della Provincia di Torino, nel settore frontale destro della depressione interna all'Anfiteatro Morenico d'Ivrea. Obiettivo primario di questo lavoro di tesi è stata la caratterizzazione geologica del fondale del bacino lacustre. L'analisi geologica in ambiente acquatico è generalmente difficoltosa se basata unicamente sulle tradizionali tecniche d'indagine diretta. Metodi geofisici d'indagine indiretta possono essere quindi d'importante aiuto; tra questi i CVES (Continuous Vertical Electrical Soundings), realizzati con elettrodi galleggianti trascinati da un'imbarcazione, rappresentano un efficiente e speditivo metodo geoelettrico d'indagine dei sedimenti. La tecnica è quindi stata impiegata sul Lago di Candia, per definire la natura composizionale, la geometria e i rapporti spaziali reciproci dei corpi geologici sommersi individuati. Parallelamente all'elaborazione dei dati geofisici, è stato svolto il rilevamento geologico dell'area circostante il lago. Non disponendo di altre indagini dirette, l'attività di terreno è stata fondamentale per la definizione del modello geologico di riferimento per il trattamento e l'interpretazione dei dati acquisiti. Dall'inversione lateralmente vincolata (LCI) dei profili CVES si è giunti ad una ricostruzione 3D del fondale del bacino, fino a circa 10 m di profondità dalla superficie dell'acqua. Lo studio ha evidenziato la presenza di depositi limoso-argillosi di origine lacustre, con bassi valori di resistività e potenza non uniforme in tutto il bacino (0 ¿ 10 m). Più in profondità si è riscontrata la presenza di depositi glaciali submarginali, a resistività maggiore, che originano cordoni morenici frontali sommersi. Per verificarne la distribuzione areale, sono inoltre state realizzate due tomografie elettriche sulla sponda settentrionale del lago. L'assetto geologico emerso dalle indagini geofisiche è stato unito a informazioni di carattere idrogeologico, derivanti dall'analisi dei potenziali spontanei (SP) registrati sulla superficie del lago, per valutare i rapporti d'interconnessione tra acque superficiali e sotterranee. L'unione dei risultati delle diverse metodologie impiegate per lo studio ha permesso, nel complesso, la caratterizzazione dei depositi sommersi, l'individuazione delle principali aree di ricarica sotterranea del bacino e la ricostruzione della genesi della conca lacustre.
INDAGINI GEOELETTRICHE (CVES, SP E TOMOGRAFIA) IN AMBIENTE ACQUATICO ED EMERSO PER LA CARATTERIZZAZIONE GEOLOGICA DEI DEPOSITI DEL LAGO DI CANDIA
COLOMBERO, CHIARA
2011/2012
Abstract
Il Lago di Candia è situato nella parte settentrionale della Provincia di Torino, nel settore frontale destro della depressione interna all'Anfiteatro Morenico d'Ivrea. Obiettivo primario di questo lavoro di tesi è stata la caratterizzazione geologica del fondale del bacino lacustre. L'analisi geologica in ambiente acquatico è generalmente difficoltosa se basata unicamente sulle tradizionali tecniche d'indagine diretta. Metodi geofisici d'indagine indiretta possono essere quindi d'importante aiuto; tra questi i CVES (Continuous Vertical Electrical Soundings), realizzati con elettrodi galleggianti trascinati da un'imbarcazione, rappresentano un efficiente e speditivo metodo geoelettrico d'indagine dei sedimenti. La tecnica è quindi stata impiegata sul Lago di Candia, per definire la natura composizionale, la geometria e i rapporti spaziali reciproci dei corpi geologici sommersi individuati. Parallelamente all'elaborazione dei dati geofisici, è stato svolto il rilevamento geologico dell'area circostante il lago. Non disponendo di altre indagini dirette, l'attività di terreno è stata fondamentale per la definizione del modello geologico di riferimento per il trattamento e l'interpretazione dei dati acquisiti. Dall'inversione lateralmente vincolata (LCI) dei profili CVES si è giunti ad una ricostruzione 3D del fondale del bacino, fino a circa 10 m di profondità dalla superficie dell'acqua. Lo studio ha evidenziato la presenza di depositi limoso-argillosi di origine lacustre, con bassi valori di resistività e potenza non uniforme in tutto il bacino (0 ¿ 10 m). Più in profondità si è riscontrata la presenza di depositi glaciali submarginali, a resistività maggiore, che originano cordoni morenici frontali sommersi. Per verificarne la distribuzione areale, sono inoltre state realizzate due tomografie elettriche sulla sponda settentrionale del lago. L'assetto geologico emerso dalle indagini geofisiche è stato unito a informazioni di carattere idrogeologico, derivanti dall'analisi dei potenziali spontanei (SP) registrati sulla superficie del lago, per valutare i rapporti d'interconnessione tra acque superficiali e sotterranee. L'unione dei risultati delle diverse metodologie impiegate per lo studio ha permesso, nel complesso, la caratterizzazione dei depositi sommersi, l'individuazione delle principali aree di ricarica sotterranea del bacino e la ricostruzione della genesi della conca lacustre.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/57881