Il seguente lavoro sulle ¿raccomandazioni di 'buona prassi' per il recupero edilizio ed energetico¿ tratta di un caso studio specifico in alta Val Tanaro. La frazione presa in considerazione è Carnino facente parte del comune di Briga Alta (CN) ed è distinto in due ulteriori frazioni Inferiore e Superiore. Carnino è una tipica realtà rurale di media-alta montagna insita nel parco regionale dell'Alta Valle Pesio e Tanaro.Il presente lavoro vuole dunque diffondere un'idea di recupero edilizio ed energetico di tali borgate nel rispetto della tradizione locale ma senza sottovalutare le esigenze delle nuove generazioni, in modo che non venga dimenticato quel passato che ha plasmato il paesaggio così come lo sconosciamo noi oggi. L'obiettivo generale dello studio condotto è la valorizzazione del territorio rurale di Carnino che ha portato, da una parte, allo studio del paesaggio e delle diverse espressioni architettoniche nell'ambiente costruito tradizionale (borgate e aggregati rurali, edifici quali abitazioni e stalle, elementi costruiti come i muri di sostegno del terreno nei paesaggi terrazzati, ecc.) e, dall'altra, alla predisposizione di strumenti tecnici-metodologici per affrontare il recupero di tali manufatti in modo compatibile con il costruito ed il paesaggio esistente. La struttura del presente lavoro concernente le¿raccomandazioni di 'buona prassi' per il recupero edilizio ed energetico¿ nell'ambito di Carnino si articola in tre macro sezioni: -la valutazione dello ¿stato di fatto¿, che consente di esporre il materiale secondo categorie costruttive, invece che per ¿tipologie edilizie¿ formali e storiche; -la redazione delle ¿schede di intervento¿, che riprende la categorie costruttive per aprire un ventaglio di possibili rimedi tecnici che puntano a prolungare la sopravvivenza dei manufatti ; -le indicazioni ed i criteri di indirizzo per affrontare gli interventi di riqualificazione energetica, lasciando la necessità di valutare caso per caso le scelte e gli interventi, o pratiche, più idonei. Lo studio e la valutazione dello ¿stato di fatto¿ è una fase analitica finalizzata all'acquisizione delle conoscenze indispensabili ad orientare la seconda fase operativa. Per il riconoscimento sul territorio dei sistemi insediativi rurali, dei caratteri morfologici dell'architettura tradizionale, delle emergenze paesaggistico-ambientali.Le seconda parte, in cui vengono proposte le ¿raccomandazioni per il recupero e criteri generali di intervento¿, ed in alcuni casi gli esempi di interventi ammissibili e non, risulta una logica conseguenza della prima fase. L'ultima parte trattata, ¿raccomandazioni sulla riqualificazione energetica¿, è anch'essa una risultanza dell' analisi effettuata nella prima fase. In situ sono state effettuate le stratigrafie delle strutture opache(involucro edilizio, coperture e solai). I destinatari delle ¿raccomandazioni di 'buona prassi' per il recupero edilizio ed energetico¿ e per la valorizzazione del paesaggio contestuale sono, in primo luogo, i proprietari, le comunità e gli amministratori locali. L'idea è infatti di promuovere una cultura della conservazione più consapevole, a favore del mantenimento delle tecnologie costruttive originali e dei caratteri tipizzanti dell'architettura tradizionale e del paesaggio agro-silvo-pastorale.Il presente studio integra altri strumenti normativi come il Piano Regolatore Generale Intercomunale -Ormea e Briga Alta- ed il Piano d'Area del Parco Naturale Alta Valle Pesio.
Raccomandazioni di 'buona prassi' per il recupero edilizio ed energetico. Un caso studio nell'Alta Val Tanaro
NAPPI, CLIZIA
2011/2012
Abstract
Il seguente lavoro sulle ¿raccomandazioni di 'buona prassi' per il recupero edilizio ed energetico¿ tratta di un caso studio specifico in alta Val Tanaro. La frazione presa in considerazione è Carnino facente parte del comune di Briga Alta (CN) ed è distinto in due ulteriori frazioni Inferiore e Superiore. Carnino è una tipica realtà rurale di media-alta montagna insita nel parco regionale dell'Alta Valle Pesio e Tanaro.Il presente lavoro vuole dunque diffondere un'idea di recupero edilizio ed energetico di tali borgate nel rispetto della tradizione locale ma senza sottovalutare le esigenze delle nuove generazioni, in modo che non venga dimenticato quel passato che ha plasmato il paesaggio così come lo sconosciamo noi oggi. L'obiettivo generale dello studio condotto è la valorizzazione del territorio rurale di Carnino che ha portato, da una parte, allo studio del paesaggio e delle diverse espressioni architettoniche nell'ambiente costruito tradizionale (borgate e aggregati rurali, edifici quali abitazioni e stalle, elementi costruiti come i muri di sostegno del terreno nei paesaggi terrazzati, ecc.) e, dall'altra, alla predisposizione di strumenti tecnici-metodologici per affrontare il recupero di tali manufatti in modo compatibile con il costruito ed il paesaggio esistente. La struttura del presente lavoro concernente le¿raccomandazioni di 'buona prassi' per il recupero edilizio ed energetico¿ nell'ambito di Carnino si articola in tre macro sezioni: -la valutazione dello ¿stato di fatto¿, che consente di esporre il materiale secondo categorie costruttive, invece che per ¿tipologie edilizie¿ formali e storiche; -la redazione delle ¿schede di intervento¿, che riprende la categorie costruttive per aprire un ventaglio di possibili rimedi tecnici che puntano a prolungare la sopravvivenza dei manufatti ; -le indicazioni ed i criteri di indirizzo per affrontare gli interventi di riqualificazione energetica, lasciando la necessità di valutare caso per caso le scelte e gli interventi, o pratiche, più idonei. Lo studio e la valutazione dello ¿stato di fatto¿ è una fase analitica finalizzata all'acquisizione delle conoscenze indispensabili ad orientare la seconda fase operativa. Per il riconoscimento sul territorio dei sistemi insediativi rurali, dei caratteri morfologici dell'architettura tradizionale, delle emergenze paesaggistico-ambientali.Le seconda parte, in cui vengono proposte le ¿raccomandazioni per il recupero e criteri generali di intervento¿, ed in alcuni casi gli esempi di interventi ammissibili e non, risulta una logica conseguenza della prima fase. L'ultima parte trattata, ¿raccomandazioni sulla riqualificazione energetica¿, è anch'essa una risultanza dell' analisi effettuata nella prima fase. In situ sono state effettuate le stratigrafie delle strutture opache(involucro edilizio, coperture e solai). I destinatari delle ¿raccomandazioni di 'buona prassi' per il recupero edilizio ed energetico¿ e per la valorizzazione del paesaggio contestuale sono, in primo luogo, i proprietari, le comunità e gli amministratori locali. L'idea è infatti di promuovere una cultura della conservazione più consapevole, a favore del mantenimento delle tecnologie costruttive originali e dei caratteri tipizzanti dell'architettura tradizionale e del paesaggio agro-silvo-pastorale.Il presente studio integra altri strumenti normativi come il Piano Regolatore Generale Intercomunale -Ormea e Briga Alta- ed il Piano d'Area del Parco Naturale Alta Valle Pesio.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/57860