La tesi La comunicazione politica nell'età della cultura convergente: Il caso Obama nell'America 2.0 intende sviluppare, attraverso l'analisi degli scenari di compenetrazione tra la comunicazione politica e gli strumenti del web 2.0, il caso della strategia di comunicazione di Barack Obama nel suo evolversi tra la candidatura a Presidente degli Stati Uniti, il primo mandato e la corsa alla rielezione della campagna 2012. Punto di partenza è l'orizzonte della cultura convergente, la ridefinizione dei paradigmi di informazione, comunicazione e gestione delle fonti conseguenti alla rivoluzione digitale e alla pervasiva invadenza dei nuovi canali di comunicazione nelle vite individuali e nello sviluppo d'opinione. Le profezie di Ithiel de Sola Pool e Nicolas Negroponte incorniciano la definizione di Henry Jenkis che nel 2006 pubblica il manifesto ¿Cultura Convergente¿: la riconversione dei rapporti tra mittente e destinatario, pubblico e contenuti. La comunicazione politica è costretta ad adeguarsi: gli Stati Uniti culla della rivoluzione digitale sono il paese che sperimenta questo passaggio epocale. È l'entrata in scena di Barack Obama, l'annuncio della candidatura a presidente, la corsa alle primarie, la campagna 2008 fino all'elezione del novembre 2008 a segnare il passaggio paradigmatico dalla comunicazione politica tradizionale ai nuovi canoni della comunicazione politica 2.0. Nel corso del primo capitolo emerge il parallelo tra l'esperienza da organizzatore comunitario nella formazione professionale di Barack Obama e la riproposizione del modello nella costruzione di una capillare struttura di associazionismo locale che spinge la sua propaganda elettorale. Il secondo capitolo si focalizza sull'analisi della macchina mediale costruita da grandi professionisti comunicatori per la campagna elettorale 2008 di Barack Obama. Nel descrivere le tecniche della comunicazione mobile, del sistema di posta elettronica da un lato e gli eventi di propaganda social- elettorale dall'altro si vuole mettere in luce l'emergere di nuove forme grassroot di attivismo politico, di una nuova sensibilità civile. Il punto chiave della strategia della macchina obamiana non è la propaganda, ma l'aver aggiornato i paradigmi dell'attivismo, dell'associazionismo e dell'inclusione sociale alla nuova comunicazione attraverso la promessa e il sogno del cambiamento. Nel terzo capitolo il focus dell'analisi si sposta alla descrizione della comunicazione politica di Barack Obama presidente. Una volta alla Casa Bianca emerge il doppio ruolo con cui Barack, politico della rete, deve dosare i suoi equilibri: la dicotomia tra il rielaborare la sensibilità degli elettori e la decisionalità nel produrre la linea politica. Parallelamente anche le fonti dell'apparato online raddoppiano, da una parte i canali personali, dall'altra i nodi ufficiali. Attraverso l'analisi dei canali online, il rapporto Presidente- cittadini è sezionato per avanzare ipotesi sulla reale maggiore trasparenza del primo mandato presidenziale 2.0 della storia. All'alba del 2012 la sofisticatissima macchina elettorale di Barack Obama si rimette in moto per assicurare il passaggio al Forward. La struttura della nuova macchina per la rielezione è soprannominata ¿la bestia¿ e fa impallidire l'innovativo, caso della campagna 2008. In uno scenario di grande instabilità economica e politica, l'esperimento della prima democrazia ha convinto gli americani a proseguire sulla strada del cambiamento ?
La comunicazione politica nell'età della cultura convergente: il caso Obama nell'America 2.0
MARTINETTI, PIETRO
2011/2012
Abstract
La tesi La comunicazione politica nell'età della cultura convergente: Il caso Obama nell'America 2.0 intende sviluppare, attraverso l'analisi degli scenari di compenetrazione tra la comunicazione politica e gli strumenti del web 2.0, il caso della strategia di comunicazione di Barack Obama nel suo evolversi tra la candidatura a Presidente degli Stati Uniti, il primo mandato e la corsa alla rielezione della campagna 2012. Punto di partenza è l'orizzonte della cultura convergente, la ridefinizione dei paradigmi di informazione, comunicazione e gestione delle fonti conseguenti alla rivoluzione digitale e alla pervasiva invadenza dei nuovi canali di comunicazione nelle vite individuali e nello sviluppo d'opinione. Le profezie di Ithiel de Sola Pool e Nicolas Negroponte incorniciano la definizione di Henry Jenkis che nel 2006 pubblica il manifesto ¿Cultura Convergente¿: la riconversione dei rapporti tra mittente e destinatario, pubblico e contenuti. La comunicazione politica è costretta ad adeguarsi: gli Stati Uniti culla della rivoluzione digitale sono il paese che sperimenta questo passaggio epocale. È l'entrata in scena di Barack Obama, l'annuncio della candidatura a presidente, la corsa alle primarie, la campagna 2008 fino all'elezione del novembre 2008 a segnare il passaggio paradigmatico dalla comunicazione politica tradizionale ai nuovi canoni della comunicazione politica 2.0. Nel corso del primo capitolo emerge il parallelo tra l'esperienza da organizzatore comunitario nella formazione professionale di Barack Obama e la riproposizione del modello nella costruzione di una capillare struttura di associazionismo locale che spinge la sua propaganda elettorale. Il secondo capitolo si focalizza sull'analisi della macchina mediale costruita da grandi professionisti comunicatori per la campagna elettorale 2008 di Barack Obama. Nel descrivere le tecniche della comunicazione mobile, del sistema di posta elettronica da un lato e gli eventi di propaganda social- elettorale dall'altro si vuole mettere in luce l'emergere di nuove forme grassroot di attivismo politico, di una nuova sensibilità civile. Il punto chiave della strategia della macchina obamiana non è la propaganda, ma l'aver aggiornato i paradigmi dell'attivismo, dell'associazionismo e dell'inclusione sociale alla nuova comunicazione attraverso la promessa e il sogno del cambiamento. Nel terzo capitolo il focus dell'analisi si sposta alla descrizione della comunicazione politica di Barack Obama presidente. Una volta alla Casa Bianca emerge il doppio ruolo con cui Barack, politico della rete, deve dosare i suoi equilibri: la dicotomia tra il rielaborare la sensibilità degli elettori e la decisionalità nel produrre la linea politica. Parallelamente anche le fonti dell'apparato online raddoppiano, da una parte i canali personali, dall'altra i nodi ufficiali. Attraverso l'analisi dei canali online, il rapporto Presidente- cittadini è sezionato per avanzare ipotesi sulla reale maggiore trasparenza del primo mandato presidenziale 2.0 della storia. All'alba del 2012 la sofisticatissima macchina elettorale di Barack Obama si rimette in moto per assicurare il passaggio al Forward. La struttura della nuova macchina per la rielezione è soprannominata ¿la bestia¿ e fa impallidire l'innovativo, caso della campagna 2008. In uno scenario di grande instabilità economica e politica, l'esperimento della prima democrazia ha convinto gli americani a proseguire sulla strada del cambiamento ?File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/57846