Il lavoro condotto è nato dalla volontà di dimostrare come, recuperando sostanze organiche dai rifiuti, si possano preparare dei biopolimeri, materiale base delle plastiche biologiche. Si è studiato cioè come trasformare i rifiuti e gli scarti agricoli in bioplastiche biodegradabili. Scopo del progetto è stato lo studio e la sintesi di nuovi materiali ad alto valore aggiunto: biopolimeri compositi a base di polivinilalcol-polietilene e biomasse residuali. Il meccanismo di formazione del nuovo materiale prodotto è stato però indagato con diverse tecniche per verificare il tipo di interazione tra i due componenti di partenza (copolimero e frazione organica dei rifiuti). Lo svolgimento di questo lavoro ha previsto la preparazione e caratterizzazione di diverse formulazioni del composito polimerico. I materiali sintetizzati in laboratorio sono stati quindi caratterizzati con svariate tecniche: chimiche e fisiche e test di compostabilità per poterne definire la composizione, le proprietà, confrontare le prestazioni migliori in relazione a diverse percentuali di componente residuale aggiunta, valutare la loro competitività con le normali plastiche e verificare la loro compostabilità. Questo studio si inserisce all'interno di una linea di ricerca dalla forte connotazione industriale poiché compatibile con il processo di trattamento dei rifiuti svolto nell'impianto di Rivarolo e in quanto il miglioramento delle caratteristiche dei polimeri biodegradabili è argomento d'attuale interesse per numerose imprese che operano in settori diversi (quali packaging, trasporti, ingegneria, ecc.).

Preparazione e caratterizzazione di nuovi polimeri con biomassa residuali

GENTA, ELEONORA
2013/2014

Abstract

Il lavoro condotto è nato dalla volontà di dimostrare come, recuperando sostanze organiche dai rifiuti, si possano preparare dei biopolimeri, materiale base delle plastiche biologiche. Si è studiato cioè come trasformare i rifiuti e gli scarti agricoli in bioplastiche biodegradabili. Scopo del progetto è stato lo studio e la sintesi di nuovi materiali ad alto valore aggiunto: biopolimeri compositi a base di polivinilalcol-polietilene e biomasse residuali. Il meccanismo di formazione del nuovo materiale prodotto è stato però indagato con diverse tecniche per verificare il tipo di interazione tra i due componenti di partenza (copolimero e frazione organica dei rifiuti). Lo svolgimento di questo lavoro ha previsto la preparazione e caratterizzazione di diverse formulazioni del composito polimerico. I materiali sintetizzati in laboratorio sono stati quindi caratterizzati con svariate tecniche: chimiche e fisiche e test di compostabilità per poterne definire la composizione, le proprietà, confrontare le prestazioni migliori in relazione a diverse percentuali di componente residuale aggiunta, valutare la loro competitività con le normali plastiche e verificare la loro compostabilità. Questo studio si inserisce all'interno di una linea di ricerca dalla forte connotazione industriale poiché compatibile con il processo di trattamento dei rifiuti svolto nell'impianto di Rivarolo e in quanto il miglioramento delle caratteristiche dei polimeri biodegradabili è argomento d'attuale interesse per numerose imprese che operano in settori diversi (quali packaging, trasporti, ingegneria, ecc.).
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