La Sindrome del Burnout è un costrutto relativamente recente, introdotto nell'ambito lavorativo negli anni '70, per riferirsi ad una particolare situazione, in cui un operatore, dopo anni d'impegno e dedizione al lavoro, manifesta apatia, indifferenza e cinismo verso il proprio impiego. Negli ultimi anni, tale fenomeno si è diffuso ampiamente, attirando l'attenzione di molti studiosi, i quali hanno cercato di delinearne i confini, le caratteristiche e di comprenderne le cause. Il Burnout è una patologia organizzativa, caratterizzata da: esaurimento emotivo, sensazione di tensione, affaticamento ed esaurimento; depersonalizzazione, messa in atto di atteggiamenti di distacco e cinismo; e ridotta realizzazione personale, sentimento di impotenza, cattiva immagine di sé e perdita di autostima. Il Burnout è una malattia in costante e graduale aumento tra i lavoratori dei paesi occidentali a tecnologia avanzata, ciò non significa che qualcosa non funziona più nelle persone, bensì che si sono verificati cambiamenti sostanziali e significativi sia nei posti di lavoro, sia nel modo in cui si lavora. Le conseguenze di questa sindrome sono consistenti e molteplici, sia a livello individuale, che organizzativo. Dunque, dato l'alto costo da pagare quando s'incorre nel Burnout, sia in termini umani, che economici, risulta efficace adottare degli interventi preventivi. Il modo migliore per prevenire il burnout è sicuramente puntare sulla promozione dell'impegno nel lavoro: ciò non consiste semplicemente nel ridurre gli aspetti negativi presenti sul posto di lavoro, ma anche nel tentare di aumentare quelli positivi. Le strategie per aumentare l'impegno sono quelle che accrescono l'energia, il coinvolgimento e l'efficacia, sostenendo i lavoratori, permettendo loro di affermarsi tra i loro colleghi, lasciandogli un margine di autonomia nelle decisioni da prendere ed offrendo loro un'organizzazione del lavoro chiara e coerente, ecc.
LA RICERCA E L'INTERVENTO PER LA PREVENZIONE DEL BURNOUT. UN PROGETTO IN UNA AZIENDA OSPEDALIERA PIEMONTESE
RESTAINO, ELISA
2012/2013
Abstract
La Sindrome del Burnout è un costrutto relativamente recente, introdotto nell'ambito lavorativo negli anni '70, per riferirsi ad una particolare situazione, in cui un operatore, dopo anni d'impegno e dedizione al lavoro, manifesta apatia, indifferenza e cinismo verso il proprio impiego. Negli ultimi anni, tale fenomeno si è diffuso ampiamente, attirando l'attenzione di molti studiosi, i quali hanno cercato di delinearne i confini, le caratteristiche e di comprenderne le cause. Il Burnout è una patologia organizzativa, caratterizzata da: esaurimento emotivo, sensazione di tensione, affaticamento ed esaurimento; depersonalizzazione, messa in atto di atteggiamenti di distacco e cinismo; e ridotta realizzazione personale, sentimento di impotenza, cattiva immagine di sé e perdita di autostima. Il Burnout è una malattia in costante e graduale aumento tra i lavoratori dei paesi occidentali a tecnologia avanzata, ciò non significa che qualcosa non funziona più nelle persone, bensì che si sono verificati cambiamenti sostanziali e significativi sia nei posti di lavoro, sia nel modo in cui si lavora. Le conseguenze di questa sindrome sono consistenti e molteplici, sia a livello individuale, che organizzativo. Dunque, dato l'alto costo da pagare quando s'incorre nel Burnout, sia in termini umani, che economici, risulta efficace adottare degli interventi preventivi. Il modo migliore per prevenire il burnout è sicuramente puntare sulla promozione dell'impegno nel lavoro: ciò non consiste semplicemente nel ridurre gli aspetti negativi presenti sul posto di lavoro, ma anche nel tentare di aumentare quelli positivi. Le strategie per aumentare l'impegno sono quelle che accrescono l'energia, il coinvolgimento e l'efficacia, sostenendo i lavoratori, permettendo loro di affermarsi tra i loro colleghi, lasciandogli un margine di autonomia nelle decisioni da prendere ed offrendo loro un'organizzazione del lavoro chiara e coerente, ecc.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
205711_tesirestaino.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
742.02 kB
Formato
Adobe PDF
|
742.02 kB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/57639