La tesi in oggetto si può articolare, a grandi linee, in 5 tematiche principali ed interconnesse tra di loro. Nello specifico vengono analizzati inizialmente i disturbi specifici dell'apprendimento: definizione, cause, criteri di diagnosi e tipologie (essenzialmente la dislessia, la disgrafia, la disortografia, la discalculia e, maggiormente diffusi nei paesi anglosassoni, il disturbo specifico del linguaggio, la disprassia, il disturbo dell'apprendimento non verbale. Segue un breve quadro normativo con riferimenti alla legislazione più recente: legge 8 ottobre 2010 n. 170 al titolo "Nuove norme in materia di disturbi specifici dell'apprendimento in ambito scolastico", le linee guida per l'integrazione scolastica degli alunni con disabilità (anno 2011) ed una sintesi della "Consensus Conference, disturbi evolutivi specifici di apprendimento: raccomandazioni per la pratica clinica definite con il metodo della Consensus Conference" - Montecatini Terme 22-23 settembre 2006. Di seguito viene trattato il ruolo dell'educatore in ambito scolastico: definizione del profilo professionale e principali campi di intervento. Successivamente vengono analizzati i metodi per migliorare le prestazioni dei soggetti con disturbi specifici dell'apprendimento (DSA) con riferimento agli strumenti dispensativi e misure compensative previsti dalla legislazione, ed altresì non convenzionali su proposta e/o suggerimento del neuro-psichiatra che ha diagnosticato la disabilità. Nell'ultima parte, quella sperimentale, vengono descritte le fasi della ricerca empirica (identificazione degli obiettivi della domanda, del tema/problema, del campione di riferimento, scelta e costruzione dello strumento di rilevazione dei dati, operazionalizzazione dei fattori coinvolti, elaborazione statistica ed interpretazione dei risultati.
Disturbi specifici dell'apprendimento e integrazione scolastica: il ruolo dell'educatore.
BURDINO, CINZIA
2012/2013
Abstract
La tesi in oggetto si può articolare, a grandi linee, in 5 tematiche principali ed interconnesse tra di loro. Nello specifico vengono analizzati inizialmente i disturbi specifici dell'apprendimento: definizione, cause, criteri di diagnosi e tipologie (essenzialmente la dislessia, la disgrafia, la disortografia, la discalculia e, maggiormente diffusi nei paesi anglosassoni, il disturbo specifico del linguaggio, la disprassia, il disturbo dell'apprendimento non verbale. Segue un breve quadro normativo con riferimenti alla legislazione più recente: legge 8 ottobre 2010 n. 170 al titolo "Nuove norme in materia di disturbi specifici dell'apprendimento in ambito scolastico", le linee guida per l'integrazione scolastica degli alunni con disabilità (anno 2011) ed una sintesi della "Consensus Conference, disturbi evolutivi specifici di apprendimento: raccomandazioni per la pratica clinica definite con il metodo della Consensus Conference" - Montecatini Terme 22-23 settembre 2006. Di seguito viene trattato il ruolo dell'educatore in ambito scolastico: definizione del profilo professionale e principali campi di intervento. Successivamente vengono analizzati i metodi per migliorare le prestazioni dei soggetti con disturbi specifici dell'apprendimento (DSA) con riferimento agli strumenti dispensativi e misure compensative previsti dalla legislazione, ed altresì non convenzionali su proposta e/o suggerimento del neuro-psichiatra che ha diagnosticato la disabilità. Nell'ultima parte, quella sperimentale, vengono descritte le fasi della ricerca empirica (identificazione degli obiettivi della domanda, del tema/problema, del campione di riferimento, scelta e costruzione dello strumento di rilevazione dei dati, operazionalizzazione dei fattori coinvolti, elaborazione statistica ed interpretazione dei risultati.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/57628