Piante adattogene in erboristeria

In modern society, there are more and more factors that lead to an imbalance of homeostasis, such as anxiety, stress, insomnia and fatigue in different age groups. As I was also able to observe during my traineeship experience at the herbalist shop I fiori di eufrasia, the use of herbal products, in particular adaptogenic plants to counteract such disorders, although a very old tradition, is increasing again. Adaptogens are natural compounds and metabolic regulators that increase an organism's ability to adapt to and avoid damage caused by environmental, situational, physical and biological factors. The aim of this paper was to describe the adaptogenic properties, mainly by considering two of the most scientifically relevant adaptogenic plants: Rhodiola rosea L. and Withania somnifera L. (Dunal), and evaluating the relevant clinical studies currently available. In particular, attention was focused on the anti-stress activity performed by these two adaptogenic plants, as this is one of the main effects they are able to exert and on which most of the scientific literature has focused. With regard to Rhodiola rosea L., a clinical study (Gisèle Pickering et al., 2023) carried out on 40 individuals in which Rhodiola was administered as a dry extract in combination with other components orally via a supplement was analysed, revealing a significant improvement in quality of life in stressed individuals after 28 days of treatment. Three studies were evaluated for the analysis of Withania somnifera L.. In these, a significant positive effect was found with regard to adaptogenic anti-stress activity, demonstrated both through questionnaires and by measuring serum cortisol levels, which were found to be reduced in treated subjects (K Chandrasekhar et al., 2012). Reductions in anxiety, DHEA-S levels (Adrian L. Lopresti et al., 2019) and an improvement in sleep quality (Jaysing Salve et al., 2019) have also been demonstrated. However, in order to obtain conclusive data, further experiments need to be carried out, expanding the number of participants, the type of subjects enrolled and the methodologies applied, in order to increase the supporting evidence, as it is currently limited.

Nella società moderna sono sempre più numerosi i fattori che determinano uno squilibrio dell’omeostasi, come ansia, stress, insonnia e stanchezza in diverse fasce d’età. Come ho avuto anche modo di constatare durante la mia esperienza di tirocinio, presso l’erboristeria I fiori di eufrasia, l’impiego di prodotti erboristici, in particolare delle piante adattogene per andare a contrastare tali disturbi, pur essendo una tradizione molto antica, sta nuovamente incrementando. Gli adattogeni sono composti naturali e regolatori metabolici che aumentano la capacità di un organismo di adattarsi ed evitare i danni causati da fattori ambientali, situazionali, fisici e biologici. Lo scopo di questo elaborato è stato quello di descrivere le proprietà adattogene, prendendo in considerazione principalmente due delle piante adattogene con maggiore rilevanza scientifica: la Rhodiola rosea L. e Withania somnifera L. (Dunal) e valutando i relativi studi clinici attualmente disponibili. In particolare l’attenzione è stata focalizzata sull’attività antistress svolta da queste due piante adattogene, in quanto si tratta di uno dei principali effetti che sono in grado di esercitare e su cui si è focalizzata la maggior parte della letteratura scientifica. Per quanto riguarda Rhodiola rosea L. è stato analizzato uno studio clinico (Gisèle Pickering et al., 2023) effettuato su 40 individui in cui la Rhodiola è stata somministrata come estratto secco in combinazione con altri componenti per via orale tramite integratore, rilevando un miglioramento significativo della qualità della vita negli individui stressati dopo 28 giorni di trattamento. Mentre per l’analisi di Withania somnifera L. si sono valutati tre studi. In essi è stato riscontrato un significativo effetto positivo per quanto riguarda l’attività adattogena antistress, dimostrato sia attraverso questionari che attraverso la misurazione dei livelli di cortisolo sierico, che nei soggetti trattati sono risultati ridotti (K Chandrasekhar et al., 2012). È stata inoltre anche dimostrata la riduzione dell’ansia, dei livelli di DHEA-S (Adrian L. Lopresti et al., 2019) ed un miglioramento della qualità del sonno (Jaysing Salve et al., 2019). Tuttavia per avere dati conclusivi risulta necessario effettuare ulteriori sperimentazioni, ampliando il numero di partecipanti, la tipologia dei soggetti arruolati e le metodologie applicate, al fine di aumentare le evidenze a supporto, in quanto attualmente risultano limitate.