Le migrazioni che l'Italia ha ¿accolto¿ negli ultimi anni hanno completamente mutato l'originale composizione culturale ed etnica del nostro paese. La penisola si è trovata a dover gestire l'afflusso di nuove culture e soprattutto di nuovi credi religiosi. L'islam per i suoi principi e per la profonda influenza che il culto ha sulla vita quotidiana del fedele si scontra spesso con la civiltà secolarizzata dei nosri giorni. Attraverso questa ricerca si è cercato di indagare sul caso, concentrandosi sul territorio piemontese, per dare un valore e un ¿volto¿ al fenomeno. L'obbiettivo di questo lavoro è duplice: da un lato si è cercato di indagare riguardo le diverse sfaccettature del culto oggetto di studio e di ¿fotografare¿ la realtà dell'islam piemontese , confrontandolo con quello italiano. Il secondo obbiettivo della ricerca è quello di analizzare il senso di identità degli immigrati di fede islamica, il grado di integrazione e partecipazione all'interno della società italiana, con particolare attenzione ai giovani. Si è iniziato con una ricerca puramente statistica e per dare una base quantitativa alla ricerca e un punto di partenza per lo studio. Sono state poi effettuate delle interviste con modalità differenti concentrandosi su tre luoghi di socializzazione: le moschee, le scuole, i social network. Sono state vistitate alcune moschee torinesi e cuneesi effettuando interviste verbali con gli imam a cui è affidata la guida spirituale in questi luoghi. Per analizzare la tensione identitaria delle seconde generazioni sono stati somministrati circa 91 test a risposta aperta e chiusa a studenti di età compresa tra i sei e tredici anni. Si è proceduto ad integrare tali test con interviste verbali effettuate con i genitori di alcuni alunni musulmani e conversazioni avute all'interno di forum e social network con giovani musulmani. Al termine di tale ricerca si è giunti alla conclusione che la religione islamica e tutta la cultura che porta con sé non sembra potersi facilmente inglobare nella nostra società. La speranza di integrazione si intravede per quella parte di cittadinanza che ha sviluppato un islam culturale individualizzato che si adatta alla società in cui vive ma il recente ¿revival¿ religioso che ha investito le nuove generazioni fa prevedere che in futuro non saranno rari gli scontri per le affermazioni identitarie dei cittadini italiani musulmani.
L'ISLAM IN PIEMONTE.UNA RELIGIONE DAI MILLE VOLTI.
RIZZO, SERENA
2011/2012
Abstract
Le migrazioni che l'Italia ha ¿accolto¿ negli ultimi anni hanno completamente mutato l'originale composizione culturale ed etnica del nostro paese. La penisola si è trovata a dover gestire l'afflusso di nuove culture e soprattutto di nuovi credi religiosi. L'islam per i suoi principi e per la profonda influenza che il culto ha sulla vita quotidiana del fedele si scontra spesso con la civiltà secolarizzata dei nosri giorni. Attraverso questa ricerca si è cercato di indagare sul caso, concentrandosi sul territorio piemontese, per dare un valore e un ¿volto¿ al fenomeno. L'obbiettivo di questo lavoro è duplice: da un lato si è cercato di indagare riguardo le diverse sfaccettature del culto oggetto di studio e di ¿fotografare¿ la realtà dell'islam piemontese , confrontandolo con quello italiano. Il secondo obbiettivo della ricerca è quello di analizzare il senso di identità degli immigrati di fede islamica, il grado di integrazione e partecipazione all'interno della società italiana, con particolare attenzione ai giovani. Si è iniziato con una ricerca puramente statistica e per dare una base quantitativa alla ricerca e un punto di partenza per lo studio. Sono state poi effettuate delle interviste con modalità differenti concentrandosi su tre luoghi di socializzazione: le moschee, le scuole, i social network. Sono state vistitate alcune moschee torinesi e cuneesi effettuando interviste verbali con gli imam a cui è affidata la guida spirituale in questi luoghi. Per analizzare la tensione identitaria delle seconde generazioni sono stati somministrati circa 91 test a risposta aperta e chiusa a studenti di età compresa tra i sei e tredici anni. Si è proceduto ad integrare tali test con interviste verbali effettuate con i genitori di alcuni alunni musulmani e conversazioni avute all'interno di forum e social network con giovani musulmani. Al termine di tale ricerca si è giunti alla conclusione che la religione islamica e tutta la cultura che porta con sé non sembra potersi facilmente inglobare nella nostra società. La speranza di integrazione si intravede per quella parte di cittadinanza che ha sviluppato un islam culturale individualizzato che si adatta alla società in cui vive ma il recente ¿revival¿ religioso che ha investito le nuove generazioni fa prevedere che in futuro non saranno rari gli scontri per le affermazioni identitarie dei cittadini italiani musulmani.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/57539