Il presente lavoro analizza la disposizione di cui all'art 2645-ter c.c., rubricato "Trascrizione di atti di destinazione per la realizzazione di interessi meritevoli di tutela riferibili a persone con disabilità, a pubbliche amministrazioni, o ad altri enti o persone fisiche", che è stata introdotta dalla legge 23 febbraio 2006 n. 51. La dottrina maggioritaria ritiene che, nonostante la collocazione nel titolo I del libro sesto del codice civile, dedicato alla trascrizione, la disposizione non si limiti a disciplinare l'effetto pubblicitario ma abbia introdotto l'atto di destinazione con cui un soggetto, definito conferente, può vincolare uno o più beni immobili o mobili iscritti in pubblici registri al soddisfacimento di interessi meritevoli di tutela riferibili a beneficiari determinati, separando detti beni dal suo patrimonio generale. La tesi analizza il concetto generale di destinazione, la natura giuridica del negozio, la struttura che può assumere (vincolo di destinazione traslativo e non traslativo), la meritevolezza degli interessi, i soggetti, la forma, l'oggetto e la pubblicità. La tesi prosegue con un approfondimento circa l'atto notarile di destinazione, le clausole da inserirvi al momento della costituzione e le possibili applicazioni di questo strumento negoziale, fra le quali vengono approfondite quelle relative all'interesse della famiglia e dell'impresa. L'ultimo capitolo è dedicato infine al confronto con le ipotesi tipiche di destinazione patrimoniale e con il trust.
Il negozio di destinazione ai sensi dell'art. 2645-ter c.c.
PEROGLIO CARUS, ALBERTO ERNESTO
2013/2014
Abstract
Il presente lavoro analizza la disposizione di cui all'art 2645-ter c.c., rubricato "Trascrizione di atti di destinazione per la realizzazione di interessi meritevoli di tutela riferibili a persone con disabilità, a pubbliche amministrazioni, o ad altri enti o persone fisiche", che è stata introdotta dalla legge 23 febbraio 2006 n. 51. La dottrina maggioritaria ritiene che, nonostante la collocazione nel titolo I del libro sesto del codice civile, dedicato alla trascrizione, la disposizione non si limiti a disciplinare l'effetto pubblicitario ma abbia introdotto l'atto di destinazione con cui un soggetto, definito conferente, può vincolare uno o più beni immobili o mobili iscritti in pubblici registri al soddisfacimento di interessi meritevoli di tutela riferibili a beneficiari determinati, separando detti beni dal suo patrimonio generale. La tesi analizza il concetto generale di destinazione, la natura giuridica del negozio, la struttura che può assumere (vincolo di destinazione traslativo e non traslativo), la meritevolezza degli interessi, i soggetti, la forma, l'oggetto e la pubblicità. La tesi prosegue con un approfondimento circa l'atto notarile di destinazione, le clausole da inserirvi al momento della costituzione e le possibili applicazioni di questo strumento negoziale, fra le quali vengono approfondite quelle relative all'interesse della famiglia e dell'impresa. L'ultimo capitolo è dedicato infine al confronto con le ipotesi tipiche di destinazione patrimoniale e con il trust.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/57466