La malattia di Lyme o Borreliosi di Lyme rappresenta una delle patologie trasmesse da vettore artropode più in espansione negli ultimi decenni sia nel continente americano che in quello europeo. Vettore della malattia è la zecca (Ixodes spp.), ma l'agente eziologico della patologia è una spirocheta, chiamata Borrelia Burgdorferi, dal nome del suo scopritore , lo svizzero Willy Burgdorfer. La malattia si articola in 3 fasi principali: la prima è la ¿fase precoce¿, in cui il paziente molto spesso sviluppa il sintomo caratteristico della malattia , l'Eritema Cronico Migrante (ECM); la seconda è denominata ¿fase precoce disseminata¿, in cui si sviluppano sintomi in vari distretti dell'organismo, comprese, in particolare, articolazioni e cute (come l'Acrodermatite Cronica Atrofica o ACA); la terza è denominata ¿fase ritardo o disseminata finale¿, in cui sono particolarmente coinvolte le articolazioni, con dolorosi episodi artritici, ed il sistema nervoso centrale. Sono anche possibili sintomi cosiddetti ¿ post- Lyme¿ qualora la terapia non sia risultata pienamente efficace, in cui si instaurano fenomeni riconducibili ad una vera e propria reazione autoimmunitaria, per la persistenza dell'agente eziologico in alcune zone dell'organismo difficili da raggiungere ( linfonodi, liquido sinoviale delle articolazioni). La terapia per la malattia di Lyme comprende l'uso di antibiotici di larga diffusione: il farmaco di elezione è rappresentato dalla dossiciclina, appartenente alla classe delle tetracicline; in seconda istanza, è possibile utilizzare altri antibiotici, quali penicilline, come amoxicillina, penicillina V e G (molto spesso in combinazione con acido clavulanico e probenecid), oppure i macrolidi, come azitromicina, claritromicina, eritromicina; in casi particolari della malattia è possibile utilizzare le cefalosporine, tra cui si annoverano cefuroxima axetil, ceftriaxone e cefotaxima. A livello sintomatico è possibile utilizzare farmaci quali FANS o corticosteroidi in iniezione, oppure anche farmaci specifici come i DMARD (Disease Modifying Antirheumatic Drugs), quali l'idrossiclorochina. Particolarmente importante nel controllo della diffusione della malattia di Lyme è la prevenzione: sono utilizzati prodotti repellenti delle zecche o anche antiparassitari specifici, contenenti permetrina. Scopo della tesi è effettuare una panoramica generale sulle caratteristiche dei singoli stadi della malattia e sui possibili metodi di individuazione dell'agente eziologico e di diagnosi della malattia. Il lavoro è incentrato soprattutto sull'analisi e la classificazione dei farmaci utilizzati per debellare la patologia o per prevenire la puntura della zecca. La Borreliosi di Lyme , pur rappresentando una malattia assolutamente curabile, a causa della gravità dei suoi sintomi, in particolare nello stadio avanzato, costituisce una patologia di grande interesse in ambito farmaceutico, soprattutto per la possibilità di sviluppo di vaccini che possano contrastarne gli effetti.
Malattia di Lyme e farmaci impiegati nella terapia
MARIETTA GOCCIO, GIACOMO LUCA
2012/2013
Abstract
La malattia di Lyme o Borreliosi di Lyme rappresenta una delle patologie trasmesse da vettore artropode più in espansione negli ultimi decenni sia nel continente americano che in quello europeo. Vettore della malattia è la zecca (Ixodes spp.), ma l'agente eziologico della patologia è una spirocheta, chiamata Borrelia Burgdorferi, dal nome del suo scopritore , lo svizzero Willy Burgdorfer. La malattia si articola in 3 fasi principali: la prima è la ¿fase precoce¿, in cui il paziente molto spesso sviluppa il sintomo caratteristico della malattia , l'Eritema Cronico Migrante (ECM); la seconda è denominata ¿fase precoce disseminata¿, in cui si sviluppano sintomi in vari distretti dell'organismo, comprese, in particolare, articolazioni e cute (come l'Acrodermatite Cronica Atrofica o ACA); la terza è denominata ¿fase ritardo o disseminata finale¿, in cui sono particolarmente coinvolte le articolazioni, con dolorosi episodi artritici, ed il sistema nervoso centrale. Sono anche possibili sintomi cosiddetti ¿ post- Lyme¿ qualora la terapia non sia risultata pienamente efficace, in cui si instaurano fenomeni riconducibili ad una vera e propria reazione autoimmunitaria, per la persistenza dell'agente eziologico in alcune zone dell'organismo difficili da raggiungere ( linfonodi, liquido sinoviale delle articolazioni). La terapia per la malattia di Lyme comprende l'uso di antibiotici di larga diffusione: il farmaco di elezione è rappresentato dalla dossiciclina, appartenente alla classe delle tetracicline; in seconda istanza, è possibile utilizzare altri antibiotici, quali penicilline, come amoxicillina, penicillina V e G (molto spesso in combinazione con acido clavulanico e probenecid), oppure i macrolidi, come azitromicina, claritromicina, eritromicina; in casi particolari della malattia è possibile utilizzare le cefalosporine, tra cui si annoverano cefuroxima axetil, ceftriaxone e cefotaxima. A livello sintomatico è possibile utilizzare farmaci quali FANS o corticosteroidi in iniezione, oppure anche farmaci specifici come i DMARD (Disease Modifying Antirheumatic Drugs), quali l'idrossiclorochina. Particolarmente importante nel controllo della diffusione della malattia di Lyme è la prevenzione: sono utilizzati prodotti repellenti delle zecche o anche antiparassitari specifici, contenenti permetrina. Scopo della tesi è effettuare una panoramica generale sulle caratteristiche dei singoli stadi della malattia e sui possibili metodi di individuazione dell'agente eziologico e di diagnosi della malattia. Il lavoro è incentrato soprattutto sull'analisi e la classificazione dei farmaci utilizzati per debellare la patologia o per prevenire la puntura della zecca. La Borreliosi di Lyme , pur rappresentando una malattia assolutamente curabile, a causa della gravità dei suoi sintomi, in particolare nello stadio avanzato, costituisce una patologia di grande interesse in ambito farmaceutico, soprattutto per la possibilità di sviluppo di vaccini che possano contrastarne gli effetti.File | Dimensione | Formato | |
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