L'invecchiamento è un processo che comporta mutamenti fisici, fisiologici e psicologici che portano a un incremento delle difficoltà nello svolgimento delle azioni quotidiane, incluso l'utilizzo di oggetti tecnologici come il telefono cellulare. Questo è sempre più diffuso tra gli anziani, i quali lo ritengono uno strumento indispensabile, ma allo stesso tempo di difficile utilizzo. La mia ricerca si prefigge lo scopo di valutare l'usabilità dei telefoni cellulari a schermo tattile, per comprendere come due diversi tipi di tecnologia touchscreen (resistiva e capacitiva), insieme alle alterazioni che subentrano con l'invecchiamento, possano influenzare l'uso di tali dispositivi. In due ambienti indoor, sono stati studiati due gruppi sperimentali di soggetti over60, non utilizzatori di terminali touch: un gruppo di ¿attivi¿ (presso l'ISEF di Torino) e uno di diabetici (presso l'Ospedale San Giovanni Antica Sede). E' di specifico interesse della ricerca indagare l'interazione con questi schermi di persone che potrebbero presentare, come i diabetici, alterazioni dei parametri fisiologici della mano (temperatura e umidità cutanea). A tal scopo, è stata effettuata una raccolta dati basata su questionari, prove di usabilità in campo e rilevamenti, sia fisiologici sia antropometrici, sulle mani dei soggetti coinvolti nelle prove. Queste sono state effettuate utilizzando l'interfaccia di SempliCell, una rubrica semplificata progettata dall'Istituto Superiore Mario Boella, che presenta icone e fotografie di grandi dimensioni. I risultati ottenuti mostrano come il passaggio che oggigiorno si sta osservando dai touchscreen resistivi a quelli capacitivi non rappresenta una difficoltà per la popolazione osservata: dai dati emerge come le migliori performance siano state ottenute dal sottogruppo che ha iniziato le prove con il dispositivo capacitivo. Inoltre, dalle verbalizzazioni, emerge come quest'ultimo risulti preferito in quanto più pratico, sensibile e veloce rispetto al resistivo. Questi dispositivi, però, risultano abbastanza grandi (indipendentemente dalle dimensioni antropometriche della mano) e pesanti per un'utenza senior, in modo particolare per le donne. I nostri risultati mettono in luce come uno dei principali problemi riscontrati riguardi non tanto la grandezza delle icone (le nostre erano state progettate di grandi dimensioni) quanto la complessità di alcune gestures, necessarie per interagire con gli schermi tattili. In particolare, lo swipe (sfioramento orizzontale) risulta non intuitivo e poco gradito; la difficoltà osservata è di tipo cognitivo in quanto consiste nell'intuire e comprendere come e quali gestures usare nell'interazione. Le alterazioni che subentrano con l'invecchiamento non hanno ricadute sullo svolgimento dei compiti; i parametri fisiologici risultano analoghi tra i generi e tra i due sottogruppi, ma la differenza di temperatura ambientale tra i due luoghi utilizzati era tale da non consentire delle deduzioni. Ciò che invece risulta influire è il livello socio-culturale, che si ripercuote sulla familiarità con il cellulare: dai risultati emerge che gli ¿attivi¿, che presentano un titolo di studio e un livello professionale più alto degli altri, hanno un maggiore grado di conoscenza e familiarità con la tecnologia e pertanto riescono ad ottenere migliori performance su alcuni compiti e gestures da noi proposti. I risultati della ricerca ci hanno permesso di definire alcune linee guida utili a migliorare la progettazione di un cellulare touch per un'utenza senior.
ANZIANI E CELLULARI TOUCHSCREEN: ANALISI ERGONOMICA SULLE CARATTERISTICHE DELL'INTERAZIONE E SULLA FACILITA' D'USO
SPOLJAR, CRISTINA
2012/2013
Abstract
L'invecchiamento è un processo che comporta mutamenti fisici, fisiologici e psicologici che portano a un incremento delle difficoltà nello svolgimento delle azioni quotidiane, incluso l'utilizzo di oggetti tecnologici come il telefono cellulare. Questo è sempre più diffuso tra gli anziani, i quali lo ritengono uno strumento indispensabile, ma allo stesso tempo di difficile utilizzo. La mia ricerca si prefigge lo scopo di valutare l'usabilità dei telefoni cellulari a schermo tattile, per comprendere come due diversi tipi di tecnologia touchscreen (resistiva e capacitiva), insieme alle alterazioni che subentrano con l'invecchiamento, possano influenzare l'uso di tali dispositivi. In due ambienti indoor, sono stati studiati due gruppi sperimentali di soggetti over60, non utilizzatori di terminali touch: un gruppo di ¿attivi¿ (presso l'ISEF di Torino) e uno di diabetici (presso l'Ospedale San Giovanni Antica Sede). E' di specifico interesse della ricerca indagare l'interazione con questi schermi di persone che potrebbero presentare, come i diabetici, alterazioni dei parametri fisiologici della mano (temperatura e umidità cutanea). A tal scopo, è stata effettuata una raccolta dati basata su questionari, prove di usabilità in campo e rilevamenti, sia fisiologici sia antropometrici, sulle mani dei soggetti coinvolti nelle prove. Queste sono state effettuate utilizzando l'interfaccia di SempliCell, una rubrica semplificata progettata dall'Istituto Superiore Mario Boella, che presenta icone e fotografie di grandi dimensioni. I risultati ottenuti mostrano come il passaggio che oggigiorno si sta osservando dai touchscreen resistivi a quelli capacitivi non rappresenta una difficoltà per la popolazione osservata: dai dati emerge come le migliori performance siano state ottenute dal sottogruppo che ha iniziato le prove con il dispositivo capacitivo. Inoltre, dalle verbalizzazioni, emerge come quest'ultimo risulti preferito in quanto più pratico, sensibile e veloce rispetto al resistivo. Questi dispositivi, però, risultano abbastanza grandi (indipendentemente dalle dimensioni antropometriche della mano) e pesanti per un'utenza senior, in modo particolare per le donne. I nostri risultati mettono in luce come uno dei principali problemi riscontrati riguardi non tanto la grandezza delle icone (le nostre erano state progettate di grandi dimensioni) quanto la complessità di alcune gestures, necessarie per interagire con gli schermi tattili. In particolare, lo swipe (sfioramento orizzontale) risulta non intuitivo e poco gradito; la difficoltà osservata è di tipo cognitivo in quanto consiste nell'intuire e comprendere come e quali gestures usare nell'interazione. Le alterazioni che subentrano con l'invecchiamento non hanno ricadute sullo svolgimento dei compiti; i parametri fisiologici risultano analoghi tra i generi e tra i due sottogruppi, ma la differenza di temperatura ambientale tra i due luoghi utilizzati era tale da non consentire delle deduzioni. Ciò che invece risulta influire è il livello socio-culturale, che si ripercuote sulla familiarità con il cellulare: dai risultati emerge che gli ¿attivi¿, che presentano un titolo di studio e un livello professionale più alto degli altri, hanno un maggiore grado di conoscenza e familiarità con la tecnologia e pertanto riescono ad ottenere migliori performance su alcuni compiti e gestures da noi proposti. I risultati della ricerca ci hanno permesso di definire alcune linee guida utili a migliorare la progettazione di un cellulare touch per un'utenza senior.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/57338