The Good Agricultural Practices (GAPs) are a set of rules to improve crop management. The European project Catch-C aims to assess the farm compatibility of GAPs to promote productivity, climate change mitigation and soil quality. This work meets project's main objective, uses its key results one year after its starting, and focuses on Italian level. The purpose of this study is to identify GAPs for typical agricultural areas in Italy, in relation to the major soil degradation problems. It wants to verify the advantages and disadvantages of GAPs and compare them to farmers opinion and to results from scientific literature of the main Italian Long-Term Experiments (LTEs). Typical farms were chosen after defining Agro-Ecological Zones (AEZs) as a combination of climatic factors, soil texture and slope. In each AEZs, we highlighted the dominant Farm Types Zones (FTZs): dairy cattle farms in northern Italy, arable cereal farms in plains in Northern, Central and Southern Italy, and the cereal farms on hills in the Central and Southern Italy. The next step was to identify a list of GAPs adopted in the three FTZs. Through an interview, these GAPs were compared with current practices adopted by farms. Interviews were performed in the three FTZs in six Italian regions. The interview recorded the frequency of adoptions, advantages and disadvantages, barriers associated with GAP use. Farmers' main fear was an increase in costs and a reduction of yield. In addition, it was found that some farmers are conservative and against agricultural innovations. Subsequently, GAPs were compared according to literature of the major Italian LTEs. Scientific and technical papers were collected, and information was stored in a database, from which it was possible to extract a list of the main effects of GAPs. Crop rotation, both for literature and for farmers, showed an increase of soil organic matter, of nitrogen use efficiency and N availability in the soil. Cover crops, intercropping and green manuring were positively evaluated for their increase in yield as well as soil C and N content. According to farmers, minimum tillage and no-tillage often caused a yield decrease. However, according to the literature, both techniques increased the production of some crops. An increase in soil C and N content expected by farmers, was confirmed by the literature. Fertilization with organic manure and slurry increased the soil C and N content and improved soil structure in examined LTEs, as expected by farmers. With regard to the residue management, the positive effects of incorporating straw into the soil was confirmed both by literature and farmers. In conclusion, this paper has shown that best agricultural practices play a major role in increasing the sustainability of agriculture.

Le Buone Pratiche Agricole (BPA) sono un insieme di regole per migliorare la gestione delle colture. Il progetto europeo Catch-C si propone di valutarne l'applicabilità aziendale, mirando a promuovere la produttività, la mitigazione del cambiamento climatico e la qualità del suolo. Questo elaborato trae spunto dall'obiettivo principale del progetto, utilizzandone i principali risultati emersi in Italia ad un anno dal suo inizio. Lo scopo del lavoro è quello di identificare le BPA per areali tipici del territorio italiano, in relazione ai maggiori problemi di possibile degrado del suolo, verificandone vantaggi e svantaggi in rapporto all'opinione di alcuni agricoltori e a quanto dimostrato dalla letteratura. La scelta degli agricoltori deriva dalla determinazione, notevolmente semplificata, di zone agro-ecologiche (AEZ) concepite dalla combinazione di fattori climatici, dalla tessitura del suolo e dalla pendenza. In ogni AEZ, si evidenziano le tipologie aziendali (FTZ) dominanti: l'azienda da bovini da latte al Nord Italia, l'azienda cerealicola di pianura al Nord, Centro e Sud Italia e la cerealicola di collina al Centro e al Sud della penisola. Il passo successivo è stato quello di identificare un elenco di buone pratiche adottabili nelle tre tipologie aziendali scelte. Queste BPA sono state confrontate con quelle correnti impiegate nelle aziende attraverso un'intervista ad una serie di agricoltori in sei regioni italiane, scelti in base alle FTZ considerate. L'intervista è stata concepita per censire la frequenza delle BPA, i vantaggi e gli svantaggi legati all'impiego e le barriere contro l'adozione. Queste hanno evidenziato soprattutto gli aspetti economici e la riduzione della produzione. Successivamente le BPA scelte sono state confrontate con la letteratura delle principali LTE italiane. A partire dagli articoli scientifici e tecnici sono state collezionate le informazioni in un database, dal quale è stato possibile redigere un elenco dei principali effetti delle buone pratiche. La rotazione, sia per la letteratura sia per gli agricoltori, ha evidenziato l'atteso aumento della sostanza organica del suolo, di efficienza d'uso dell'azoto e di disponibilità di N nel suolo. Le colture di copertura, l'intercoltura e il sovescio sono valutati positivamente ai fini della produzione e del contenuto di C e di N del suolo. Secondo gli intervistati, la minima lavorazione e la semina su sodo spesso comportano minori produzioni della coltura principale. In questo caso, invece, l'esame dalla letteratura ha evidenziato l'incremento della produzione in opposizione con quanto affermato dagli agricoltori. Inoltre, l'effetto sull'aumento del contenuto del suolo sia di carbonio sia di azoto secondo gli intervistati, ha confermato quanto riportato dall'analisi bibliografica delle LTE. La fertilizzazione organica con reflui zootecnici ha aumentato il contenuto di C, di N e migliorato la struttura del suolo nelle LTE esaminate, come previsto dagli agricoltori. Per quanto concerne la gestione dei residui, l'interramento conferma anche in questo caso gli effetti positivi annunciati dalle interviste. Questo elaborato ha evidenziato pregi e difetti delle buone pratiche e la fondamentale importanza che rivestono per incrementare la sostenibilità dell'attuale settore agricolo.

Buone pratiche di gestione: un progetto per quantificarne il valore agronomico e ambientale

COSTAMAGNA, CHIARA
2011/2012

Abstract

Le Buone Pratiche Agricole (BPA) sono un insieme di regole per migliorare la gestione delle colture. Il progetto europeo Catch-C si propone di valutarne l'applicabilità aziendale, mirando a promuovere la produttività, la mitigazione del cambiamento climatico e la qualità del suolo. Questo elaborato trae spunto dall'obiettivo principale del progetto, utilizzandone i principali risultati emersi in Italia ad un anno dal suo inizio. Lo scopo del lavoro è quello di identificare le BPA per areali tipici del territorio italiano, in relazione ai maggiori problemi di possibile degrado del suolo, verificandone vantaggi e svantaggi in rapporto all'opinione di alcuni agricoltori e a quanto dimostrato dalla letteratura. La scelta degli agricoltori deriva dalla determinazione, notevolmente semplificata, di zone agro-ecologiche (AEZ) concepite dalla combinazione di fattori climatici, dalla tessitura del suolo e dalla pendenza. In ogni AEZ, si evidenziano le tipologie aziendali (FTZ) dominanti: l'azienda da bovini da latte al Nord Italia, l'azienda cerealicola di pianura al Nord, Centro e Sud Italia e la cerealicola di collina al Centro e al Sud della penisola. Il passo successivo è stato quello di identificare un elenco di buone pratiche adottabili nelle tre tipologie aziendali scelte. Queste BPA sono state confrontate con quelle correnti impiegate nelle aziende attraverso un'intervista ad una serie di agricoltori in sei regioni italiane, scelti in base alle FTZ considerate. L'intervista è stata concepita per censire la frequenza delle BPA, i vantaggi e gli svantaggi legati all'impiego e le barriere contro l'adozione. Queste hanno evidenziato soprattutto gli aspetti economici e la riduzione della produzione. Successivamente le BPA scelte sono state confrontate con la letteratura delle principali LTE italiane. A partire dagli articoli scientifici e tecnici sono state collezionate le informazioni in un database, dal quale è stato possibile redigere un elenco dei principali effetti delle buone pratiche. La rotazione, sia per la letteratura sia per gli agricoltori, ha evidenziato l'atteso aumento della sostanza organica del suolo, di efficienza d'uso dell'azoto e di disponibilità di N nel suolo. Le colture di copertura, l'intercoltura e il sovescio sono valutati positivamente ai fini della produzione e del contenuto di C e di N del suolo. Secondo gli intervistati, la minima lavorazione e la semina su sodo spesso comportano minori produzioni della coltura principale. In questo caso, invece, l'esame dalla letteratura ha evidenziato l'incremento della produzione in opposizione con quanto affermato dagli agricoltori. Inoltre, l'effetto sull'aumento del contenuto del suolo sia di carbonio sia di azoto secondo gli intervistati, ha confermato quanto riportato dall'analisi bibliografica delle LTE. La fertilizzazione organica con reflui zootecnici ha aumentato il contenuto di C, di N e migliorato la struttura del suolo nelle LTE esaminate, come previsto dagli agricoltori. Per quanto concerne la gestione dei residui, l'interramento conferma anche in questo caso gli effetti positivi annunciati dalle interviste. Questo elaborato ha evidenziato pregi e difetti delle buone pratiche e la fondamentale importanza che rivestono per incrementare la sostenibilità dell'attuale settore agricolo.
ITA
The Good Agricultural Practices (GAPs) are a set of rules to improve crop management. The European project Catch-C aims to assess the farm compatibility of GAPs to promote productivity, climate change mitigation and soil quality. This work meets project's main objective, uses its key results one year after its starting, and focuses on Italian level. The purpose of this study is to identify GAPs for typical agricultural areas in Italy, in relation to the major soil degradation problems. It wants to verify the advantages and disadvantages of GAPs and compare them to farmers opinion and to results from scientific literature of the main Italian Long-Term Experiments (LTEs). Typical farms were chosen after defining Agro-Ecological Zones (AEZs) as a combination of climatic factors, soil texture and slope. In each AEZs, we highlighted the dominant Farm Types Zones (FTZs): dairy cattle farms in northern Italy, arable cereal farms in plains in Northern, Central and Southern Italy, and the cereal farms on hills in the Central and Southern Italy. The next step was to identify a list of GAPs adopted in the three FTZs. Through an interview, these GAPs were compared with current practices adopted by farms. Interviews were performed in the three FTZs in six Italian regions. The interview recorded the frequency of adoptions, advantages and disadvantages, barriers associated with GAP use. Farmers' main fear was an increase in costs and a reduction of yield. In addition, it was found that some farmers are conservative and against agricultural innovations. Subsequently, GAPs were compared according to literature of the major Italian LTEs. Scientific and technical papers were collected, and information was stored in a database, from which it was possible to extract a list of the main effects of GAPs. Crop rotation, both for literature and for farmers, showed an increase of soil organic matter, of nitrogen use efficiency and N availability in the soil. Cover crops, intercropping and green manuring were positively evaluated for their increase in yield as well as soil C and N content. According to farmers, minimum tillage and no-tillage often caused a yield decrease. However, according to the literature, both techniques increased the production of some crops. An increase in soil C and N content expected by farmers, was confirmed by the literature. Fertilization with organic manure and slurry increased the soil C and N content and improved soil structure in examined LTEs, as expected by farmers. With regard to the residue management, the positive effects of incorporating straw into the soil was confirmed both by literature and farmers. In conclusion, this paper has shown that best agricultural practices play a major role in increasing the sustainability of agriculture.
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