This final report is concerned with a post-fire management in beech forest, which occurred in the summer of 2003. The summer of 2003 was exceptional for temperatures and drought, and the end of August took place in Piedmont, two major fires in beech wood. One, the one related to this work, interested in the municipalities of Valdieri and Demonte (CN), the other the municipality of Bussoleno (TO). These two fires are interesting, as case studies, for several reasons: high extension; are fire in a beech wood, of which there is little knowledge about the effects and management decisions; are summer fires, in an Alpine environment characterized by events mostly in winter, and therefore possible indicators of a new fire regimes in the Alps; The very high extent and severity of the two fire caused extensive damage, the forest stands concerned have in fact a predominantly protective and, in the case of Valdieri, situated in a natural park (Maritime Alps Natural Park), also a tourism-recreational and landscape value. In case of fire size, choices converge on a post-fire natural replenishment of topsoil, but the uniqueness of the two events, their location and function have imposed different choices. This work has as object the project of reconstitution active Valdieri, commissioned by the Maritime Alps Natural Park, funded by the Rural Development Plan (2007-2013), in particular by Measure 226, disbursement of funds aimed at restoring forests damaged by natural disasters and fires improving the function of hydrogeological protection and promoting the adoption of adequate systems of prevention and protection. The project was drawn from the study forest SEAcoop, from Turin, and delivered in October 2010. Objective of the project is to allow regrowth of a forest area stable on the surface under study and guarantee a protection of the slope from both the hydrogeological point of view, both by the phenomena of origin avalanche. The project involved the installation of snow-stoppers natural, prepared with dead trees standing and felled, and easels snow stoppers artificial, wooden poles. Have been used for reforestation tree species in the surrounding areas and adapted to a situation of bare soil and invasion shrub / herbaceous. The plants were arranged in a diamond cores, simulating the natural regeneration in a high mountain, being exposed to disturbances of various kinds are organized into groups that resist better. The work was carried out by Soc. Coop. Valli Unite del Canavese, and have been declared completed 12 November 2012. To analytically describe this intervention of post-fire management was considered the draft executive and analyzed data collected in the field related to a short-term monitoring of interventions. This work provides the first comprehensive analysis of the intervention, thus laying the foundations for a future evaluation work in the long term.

Il presente lavoro tratta di un intervento di ricostituzione attiva post-incendio in una faggeta percorsa dal fuoco nell'estate del 2003. L'estate 2003 è stata eccezionale per temperature e siccità, e alla fine di agosto ebbero luogo, in Piemonte, diversi grandi incendi in faggeta. Questo lavoro si occupa del più grande, che interessò i comuni di Valdieri e Demonte (CN). L'estensione e la severità molto elevate dell'incendio hanno causato ingenti danni; il popolamento interessato ha infatti una funzione prevalentemente protettiva e, essendo situato all'interno di un Parco naturale (Parco naturale Alpi Marittime), anche una valenza turistico-ricreativa e paesistica. In caso di incendi di dimensioni contenute, le scelte post-incendio convergerebbero su una ricostituzione naturale del soprassuolo, ma, l'eccezionalità dell'evento, locazione e funzione hanno imposto scelte differenti. Questo lavoro ha come oggetto il progetto di ricostituzione attiva di Valdieri, commissionato dal Parco Naturale Alpi Marittime, finanziato dalla Piano di Sviluppo Rurale (2007-2013), in particolare dalla Misura 226, un'erogazione di finanziamenti volta a ripristinare le foreste danneggiate da disastri naturali e incendi migliorandone la funzione di difesa idrogeologica e favorendo l'adozione di adeguati sistemi di prevenzione e tutela. Il progetto è stato redatto dallo studio forestale SEAcoop, di Torino e consegnato dell'Ottobre del 2010, ed ha subito una variante tecnica in corso d'opera a dicembre 2011. I lavori sono stati eseguiti dalla Soc. Coop. Valli Unite del Canavese, e sono stati dichiarati ultimati il 12 Novembre del 2012. Obiettivo del progetto è quello di consentire la ricrescita di un soprassuolo arboreo stabile sulla superficie oggetto di studio e garantire una protezione del versante sia dal punto di vista idrogeologico, sia dai fenomeni di origine valanghiva. Il progetto ha previsto l'installazione di cavalleti ferma-neve naturali, allestiti con gli alberi morti in piedi e abbattuti, e cavalletti ferma-neve artificiali, in pali di legno. Per il rimboschimento sono state utilizzate specie arboree presenti nelle zone limitrofe ed adeguate ad una situazione di suolo nudo e di invasione arbustiva/erbacea. Le piantine sono state organizzate in nuclei a rombo, simulando la rinnovazione naturale in ambiente alto montano che, essendo esposta a disturbi di vario tipo si organizza in gruppi che resistono meglio. Sono stati effettuati dei rilievi sui cavalleti naturali e sui nuclei di rimboschimento. I primi hanno interessato la localizzazione GPS e il volume delle cataste allestite per formare i cavalletti. Per i nuclei di rimboschimento sono stati effettuati tre rilievi in tre epoche diverse (autunno 2011,post-inverno 2011-12, post-estate 2012). Nel primo, per un numero ristretto di nuclei, per cui sono state rilevate altezza e vitalità di ogni piantina. Il secondo ed il terzo sono serviti a valutare l'attecchimento dei nuclei, ed hanno riguardato tutta l'area d'intervento. I risultato hanno evidenziato un attecchimento modesto dopo l'estate 2012, imputabile principalmente alla siccità e alle elevate temperature registate, simili, se non maggiori a quelle del 2003. Le maggiori difficoltà riscontrate in corso d'opera sono state quelle riguardanti l'abbattimento e la movimentazione delle piante morte e l'allestimento dei cavalletti ferma-neve naturali. Nonostante l'elevata mortalità certificata, è stato possibile chiudere il cantiere, poichè una del

Analisi di un intervento di ricostituzione attiva post-incendio in faggeta: il caso studio di Valdieri (CN).

PICCOBOTTA, FABIO
2011/2012

Abstract

Il presente lavoro tratta di un intervento di ricostituzione attiva post-incendio in una faggeta percorsa dal fuoco nell'estate del 2003. L'estate 2003 è stata eccezionale per temperature e siccità, e alla fine di agosto ebbero luogo, in Piemonte, diversi grandi incendi in faggeta. Questo lavoro si occupa del più grande, che interessò i comuni di Valdieri e Demonte (CN). L'estensione e la severità molto elevate dell'incendio hanno causato ingenti danni; il popolamento interessato ha infatti una funzione prevalentemente protettiva e, essendo situato all'interno di un Parco naturale (Parco naturale Alpi Marittime), anche una valenza turistico-ricreativa e paesistica. In caso di incendi di dimensioni contenute, le scelte post-incendio convergerebbero su una ricostituzione naturale del soprassuolo, ma, l'eccezionalità dell'evento, locazione e funzione hanno imposto scelte differenti. Questo lavoro ha come oggetto il progetto di ricostituzione attiva di Valdieri, commissionato dal Parco Naturale Alpi Marittime, finanziato dalla Piano di Sviluppo Rurale (2007-2013), in particolare dalla Misura 226, un'erogazione di finanziamenti volta a ripristinare le foreste danneggiate da disastri naturali e incendi migliorandone la funzione di difesa idrogeologica e favorendo l'adozione di adeguati sistemi di prevenzione e tutela. Il progetto è stato redatto dallo studio forestale SEAcoop, di Torino e consegnato dell'Ottobre del 2010, ed ha subito una variante tecnica in corso d'opera a dicembre 2011. I lavori sono stati eseguiti dalla Soc. Coop. Valli Unite del Canavese, e sono stati dichiarati ultimati il 12 Novembre del 2012. Obiettivo del progetto è quello di consentire la ricrescita di un soprassuolo arboreo stabile sulla superficie oggetto di studio e garantire una protezione del versante sia dal punto di vista idrogeologico, sia dai fenomeni di origine valanghiva. Il progetto ha previsto l'installazione di cavalleti ferma-neve naturali, allestiti con gli alberi morti in piedi e abbattuti, e cavalletti ferma-neve artificiali, in pali di legno. Per il rimboschimento sono state utilizzate specie arboree presenti nelle zone limitrofe ed adeguate ad una situazione di suolo nudo e di invasione arbustiva/erbacea. Le piantine sono state organizzate in nuclei a rombo, simulando la rinnovazione naturale in ambiente alto montano che, essendo esposta a disturbi di vario tipo si organizza in gruppi che resistono meglio. Sono stati effettuati dei rilievi sui cavalleti naturali e sui nuclei di rimboschimento. I primi hanno interessato la localizzazione GPS e il volume delle cataste allestite per formare i cavalletti. Per i nuclei di rimboschimento sono stati effettuati tre rilievi in tre epoche diverse (autunno 2011,post-inverno 2011-12, post-estate 2012). Nel primo, per un numero ristretto di nuclei, per cui sono state rilevate altezza e vitalità di ogni piantina. Il secondo ed il terzo sono serviti a valutare l'attecchimento dei nuclei, ed hanno riguardato tutta l'area d'intervento. I risultato hanno evidenziato un attecchimento modesto dopo l'estate 2012, imputabile principalmente alla siccità e alle elevate temperature registate, simili, se non maggiori a quelle del 2003. Le maggiori difficoltà riscontrate in corso d'opera sono state quelle riguardanti l'abbattimento e la movimentazione delle piante morte e l'allestimento dei cavalletti ferma-neve naturali. Nonostante l'elevata mortalità certificata, è stato possibile chiudere il cantiere, poichè una del
ITA
This final report is concerned with a post-fire management in beech forest, which occurred in the summer of 2003. The summer of 2003 was exceptional for temperatures and drought, and the end of August took place in Piedmont, two major fires in beech wood. One, the one related to this work, interested in the municipalities of Valdieri and Demonte (CN), the other the municipality of Bussoleno (TO). These two fires are interesting, as case studies, for several reasons: high extension; are fire in a beech wood, of which there is little knowledge about the effects and management decisions; are summer fires, in an Alpine environment characterized by events mostly in winter, and therefore possible indicators of a new fire regimes in the Alps; The very high extent and severity of the two fire caused extensive damage, the forest stands concerned have in fact a predominantly protective and, in the case of Valdieri, situated in a natural park (Maritime Alps Natural Park), also a tourism-recreational and landscape value. In case of fire size, choices converge on a post-fire natural replenishment of topsoil, but the uniqueness of the two events, their location and function have imposed different choices. This work has as object the project of reconstitution active Valdieri, commissioned by the Maritime Alps Natural Park, funded by the Rural Development Plan (2007-2013), in particular by Measure 226, disbursement of funds aimed at restoring forests damaged by natural disasters and fires improving the function of hydrogeological protection and promoting the adoption of adequate systems of prevention and protection. The project was drawn from the study forest SEAcoop, from Turin, and delivered in October 2010. Objective of the project is to allow regrowth of a forest area stable on the surface under study and guarantee a protection of the slope from both the hydrogeological point of view, both by the phenomena of origin avalanche. The project involved the installation of snow-stoppers natural, prepared with dead trees standing and felled, and easels snow stoppers artificial, wooden poles. Have been used for reforestation tree species in the surrounding areas and adapted to a situation of bare soil and invasion shrub / herbaceous. The plants were arranged in a diamond cores, simulating the natural regeneration in a high mountain, being exposed to disturbances of various kinds are organized into groups that resist better. The work was carried out by Soc. Coop. Valli Unite del Canavese, and have been declared completed 12 November 2012. To analytically describe this intervention of post-fire management was considered the draft executive and analyzed data collected in the field related to a short-term monitoring of interventions. This work provides the first comprehensive analysis of the intervention, thus laying the foundations for a future evaluation work in the long term.
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