Con l'affermarsi del turismo come evento di massa, lo Stato è intervenuto introducendo strutture ad hoc e interventi legislativi specifici. Tuttavia, l'ordinamento giuridico statale deve conformarsi agli accordi ed alle consuetudini internazionali e, soprattutto comunitari, che considerano il turismo un incontro tra le diverse culture e un processo di integrazione fra gli Stati membri. Il Trattato di Lisbona, del Dicembre 2007, da ultimo, ha tentato di dare importanza alla materia turistica, facendola rientrare nelle tematiche di competenza parallela, concedendo all'Unione di intervenire per armonizzare gli interventi statali orientati alla promozione di un ambiente favorevole alla competitività delle imprese turistiche. Il quadro normativo in Italia vede il turismo come settore conteso tra il livello statale e gli enti locali, in particolare a seguito della riforma costituzionale del 2001, che ha suscitato un acceso dibattito in merito alle competenze amministrative e legislative. La materia in esame, infatti, non comparendo più fra le materie elencate dall'articolo 117 Costit., ha dato adito a interrogazioni sulla liceità dell'intervento statale in merito, poiché il comparto va necessariamente considerato ambito esclusivo di legiferazione regionale. Gli interventi della Corte Costituzionale e della legislazione statale, tuttavia, hanno dimostrato come un intervento a livello nazionale sia, oltre che legittimo, altresì necessario, per garantire l'uniformità del comparto. E' parso, pertanto, necessario esaminare nel dettaglio l'organizzazione delle competenze, non solo legislative, ma, altresì, amministrative in ambito turistico, analizzando gli strumenti di coordinamento e di concertazione in tale materia. L'innovazione legislativa in materia turistica è intervenuta, recentemente, con l'adozione del Codice del Turismo, che ha tentato di ripartire i settori di competenza statale e locale, andando, altresì, a ridefinire la figura del turista ed a migliorarne la tutela. Analizzato il quadro nazionale, tuttavia, l'attenzione di chi scrive si è rivolta in modo specifico alla Regione Piemonte, andando a valutare il susseguirsi delle leggi regionali dedicate al comparto e il ruolo dell'Agenzia Regionale per la Promozione Turistica e del Centro Estero per l'internazionalizzazione del Piemonte. Proprio partendo da considerazioni di carattere economico ci si è chiesti come, lo Stato possa fare fronte alla promozione del turismo, laddove siano richieste risorse monetarie, umane e di tempo e la risposta è stata individuata nel ruolo delle Associazioni Turistiche Pro Loco e nella loro essenza di organizzazioni sociali orientate alla promozione del settore turistico locale ed alla creazione di una coscienza collettiva di tutela e valorizzazione delle risorse dell'ambìto territoriale di appartenenza. Per concludere ed avvalorare le argomentazioni è stato studiato il caso reale dell'Associazione Turistica Pro Loco di Magliano Alpi (CN), impegnata nell'allestimento della fiera locale denominata ¿Da San Giovanni a San Michele - Fiera dei Marghé¿ ed orientata a valorizzare ed a conservare memoria dell'antica pratica dell'alpeggio e della transumanza delle mandrie bovine.
La disciplina giuridica dell'organizzazione e della promozione del turismo: il ruolo delle pro loco.
ISAIA, ILARIA
2011/2012
Abstract
Con l'affermarsi del turismo come evento di massa, lo Stato è intervenuto introducendo strutture ad hoc e interventi legislativi specifici. Tuttavia, l'ordinamento giuridico statale deve conformarsi agli accordi ed alle consuetudini internazionali e, soprattutto comunitari, che considerano il turismo un incontro tra le diverse culture e un processo di integrazione fra gli Stati membri. Il Trattato di Lisbona, del Dicembre 2007, da ultimo, ha tentato di dare importanza alla materia turistica, facendola rientrare nelle tematiche di competenza parallela, concedendo all'Unione di intervenire per armonizzare gli interventi statali orientati alla promozione di un ambiente favorevole alla competitività delle imprese turistiche. Il quadro normativo in Italia vede il turismo come settore conteso tra il livello statale e gli enti locali, in particolare a seguito della riforma costituzionale del 2001, che ha suscitato un acceso dibattito in merito alle competenze amministrative e legislative. La materia in esame, infatti, non comparendo più fra le materie elencate dall'articolo 117 Costit., ha dato adito a interrogazioni sulla liceità dell'intervento statale in merito, poiché il comparto va necessariamente considerato ambito esclusivo di legiferazione regionale. Gli interventi della Corte Costituzionale e della legislazione statale, tuttavia, hanno dimostrato come un intervento a livello nazionale sia, oltre che legittimo, altresì necessario, per garantire l'uniformità del comparto. E' parso, pertanto, necessario esaminare nel dettaglio l'organizzazione delle competenze, non solo legislative, ma, altresì, amministrative in ambito turistico, analizzando gli strumenti di coordinamento e di concertazione in tale materia. L'innovazione legislativa in materia turistica è intervenuta, recentemente, con l'adozione del Codice del Turismo, che ha tentato di ripartire i settori di competenza statale e locale, andando, altresì, a ridefinire la figura del turista ed a migliorarne la tutela. Analizzato il quadro nazionale, tuttavia, l'attenzione di chi scrive si è rivolta in modo specifico alla Regione Piemonte, andando a valutare il susseguirsi delle leggi regionali dedicate al comparto e il ruolo dell'Agenzia Regionale per la Promozione Turistica e del Centro Estero per l'internazionalizzazione del Piemonte. Proprio partendo da considerazioni di carattere economico ci si è chiesti come, lo Stato possa fare fronte alla promozione del turismo, laddove siano richieste risorse monetarie, umane e di tempo e la risposta è stata individuata nel ruolo delle Associazioni Turistiche Pro Loco e nella loro essenza di organizzazioni sociali orientate alla promozione del settore turistico locale ed alla creazione di una coscienza collettiva di tutela e valorizzazione delle risorse dell'ambìto territoriale di appartenenza. Per concludere ed avvalorare le argomentazioni è stato studiato il caso reale dell'Associazione Turistica Pro Loco di Magliano Alpi (CN), impegnata nell'allestimento della fiera locale denominata ¿Da San Giovanni a San Michele - Fiera dei Marghé¿ ed orientata a valorizzare ed a conservare memoria dell'antica pratica dell'alpeggio e della transumanza delle mandrie bovine.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/57164