L'obiettivo che è stato perseguito nella realizzazione del presente elaborato è quello di condurre un'attenta analisi dei processi organizzativi fino ad oggi attuati e di quelli ancora in fase di progettazione, per adempiere al fondamentale passaggio storico e culturale per la psichiatria italiana verso l'esclusiva presa in carico territoriale dei pazienti autori di reato. Si tratta di un argomento di estremo rilievo soprattutto per gli ¿addetti ai lavori¿, ovvero per i professionisti direttamente coinvolti nel percorso di cura che i pazienti faranno nelle strutture del territorio. Si è ritenuto fondamentale procedere a piccoli passi dentro l'argomento, seguendo la metodologia esplorativa, ricostruendo la storia di queste istituzioni dalla loro nascita, dalle prime proposte di chiusura fino a i nostri giorni. Curioso è stato scoprire che gran parte delle spinte rivoluzionarie in tema di Ospedali Psichiatrici Giudiziari, non giunsero direttamente dall'ambiente psichiatrico, ma da altri organi che hanno rilevato, negli anni, aspetti della normativa che ne regola la funzione, non conformi alla Costituzione del 1948. E' stata condotto allora un' accurata analisi delle numerose normative che negli anni sono state promulgate, fino ad arrivare alla attuale legge 57/2013 che ne prevede la chiusura al 01 aprile 2014, e ai piani Regionali per la realizzazione di strutture sanitarie extraospedaliere alternative agli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. Solo dopo aver esplorato l'aspetto storico-normativo della questione OPG, ci si è addentrati nell'analisi dei tre processi fondamentali in atto per il definitivo superamento: - il potenziamento della salute mentale negli istituti di pena (capitolo III); - la presa in carico territoriale dei pazienti dimessi dagli OPG (capitolo IV); - la formulazione di progetti per la costruzione di Residenze per l'Esecuzione delle Misure di Sicurezza, con finalità di cura e riabilitazione e a carattere regionale (capitoli II e IV). Essendo lo sviluppo delle organizzazioni strettamente collegato allo sviluppo delle skills degli individui che ne fanno parte, l'ipotesi alla base di questa ricerca è che gli operatori del territorio non siano abbastanza preparati a questa nuova sfida, e urge incrementare i contenuti formativi nei nostri corsi circa le normative di riferimento e soprattutto circa le tecniche e le modalità di intervento riabilitativo rivolto all'utenza proveniente da tali strutture. Per poter confermare o smentire tale ipotesi è stato ideato un questionario da somministrare on-line ai colleghi Te.R.P. di tutta Italia soci di A.I.Te.R.P. I risultati ottenuti confermano l'ipotesi di partenza e conducono ad importanti riflessioni circa la necessità di prevedere un periodo di transizione finalizzato al potenziamento delle strutture esistenti a gestione sanitarie (esempio dell'OPG di Castiglione delle Stiviere) e alla formazione e preparazione degli operatori del territorio prima della definitiva chiusura degli OPG e dell'apertura della nuove REMS (Residenze per l'Esecuzione delle Misure di Sicurezza).

IL SUPERAMENTO DEGLI OSPEDALI PSICHIATRICI GIUDIZIARI IN ITALIA: ANALISI DEI PROCESSI ORGANIZZATIVI IN ATTO

CORALLO, ERSILIA
2012/2013

Abstract

L'obiettivo che è stato perseguito nella realizzazione del presente elaborato è quello di condurre un'attenta analisi dei processi organizzativi fino ad oggi attuati e di quelli ancora in fase di progettazione, per adempiere al fondamentale passaggio storico e culturale per la psichiatria italiana verso l'esclusiva presa in carico territoriale dei pazienti autori di reato. Si tratta di un argomento di estremo rilievo soprattutto per gli ¿addetti ai lavori¿, ovvero per i professionisti direttamente coinvolti nel percorso di cura che i pazienti faranno nelle strutture del territorio. Si è ritenuto fondamentale procedere a piccoli passi dentro l'argomento, seguendo la metodologia esplorativa, ricostruendo la storia di queste istituzioni dalla loro nascita, dalle prime proposte di chiusura fino a i nostri giorni. Curioso è stato scoprire che gran parte delle spinte rivoluzionarie in tema di Ospedali Psichiatrici Giudiziari, non giunsero direttamente dall'ambiente psichiatrico, ma da altri organi che hanno rilevato, negli anni, aspetti della normativa che ne regola la funzione, non conformi alla Costituzione del 1948. E' stata condotto allora un' accurata analisi delle numerose normative che negli anni sono state promulgate, fino ad arrivare alla attuale legge 57/2013 che ne prevede la chiusura al 01 aprile 2014, e ai piani Regionali per la realizzazione di strutture sanitarie extraospedaliere alternative agli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. Solo dopo aver esplorato l'aspetto storico-normativo della questione OPG, ci si è addentrati nell'analisi dei tre processi fondamentali in atto per il definitivo superamento: - il potenziamento della salute mentale negli istituti di pena (capitolo III); - la presa in carico territoriale dei pazienti dimessi dagli OPG (capitolo IV); - la formulazione di progetti per la costruzione di Residenze per l'Esecuzione delle Misure di Sicurezza, con finalità di cura e riabilitazione e a carattere regionale (capitoli II e IV). Essendo lo sviluppo delle organizzazioni strettamente collegato allo sviluppo delle skills degli individui che ne fanno parte, l'ipotesi alla base di questa ricerca è che gli operatori del territorio non siano abbastanza preparati a questa nuova sfida, e urge incrementare i contenuti formativi nei nostri corsi circa le normative di riferimento e soprattutto circa le tecniche e le modalità di intervento riabilitativo rivolto all'utenza proveniente da tali strutture. Per poter confermare o smentire tale ipotesi è stato ideato un questionario da somministrare on-line ai colleghi Te.R.P. di tutta Italia soci di A.I.Te.R.P. I risultati ottenuti confermano l'ipotesi di partenza e conducono ad importanti riflessioni circa la necessità di prevedere un periodo di transizione finalizzato al potenziamento delle strutture esistenti a gestione sanitarie (esempio dell'OPG di Castiglione delle Stiviere) e alla formazione e preparazione degli operatori del territorio prima della definitiva chiusura degli OPG e dell'apertura della nuove REMS (Residenze per l'Esecuzione delle Misure di Sicurezza).
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