Il matrimonio romano era la convivenza dell'uomo e della donna che vivevano insieme con l'intenzione di essere marito e moglie, cioè di costituire tra di loro un rapporto perpetuo ed intimo sotto tutti i rapporti, e di procreare ed allevare insieme i propri figli. Il presente contributo intende offrire una visione panoramica su alcuni aspetti particolari del matrimonio nel diritto romano postclassico e giustinianeo, anticipato da una breve sintesi sulla disciplina preclassica e classica. Questo per evidenziare l'evoluzione dell'istituto matrimoniale nel corso di un lungo periodo, che l'ha portato ad essere quello che è oggi. L'assenza di forme giuridiche derivava dalla stessa natura del matrimonio romano, in quanto esso non era come quello odierno, un rapporto fondato sul consenso iniziale, ma era un vivere insieme con l'intenzione di essere marito e moglie. Non era un contratto, come potremmo definire il matrimonio ai nostri giorni, ovvero era una convivenza con intenzione maritale. Saranno inoltre individuati gli impedimenti al matrimonio, i quali nascevano da motivi di ordine etico, sociale, politico e religioso. Per quanto riguarda il regime patrimoniale dei coniugi, si analizzerà la dote (dos), ossia una o più cose o diritti che la moglie o il suo pater familias o un terzo conferivano al marito.

Il matrimonio nel diritto romano postclassico

GAMBINO, FIORELLA
2012/2013

Abstract

Il matrimonio romano era la convivenza dell'uomo e della donna che vivevano insieme con l'intenzione di essere marito e moglie, cioè di costituire tra di loro un rapporto perpetuo ed intimo sotto tutti i rapporti, e di procreare ed allevare insieme i propri figli. Il presente contributo intende offrire una visione panoramica su alcuni aspetti particolari del matrimonio nel diritto romano postclassico e giustinianeo, anticipato da una breve sintesi sulla disciplina preclassica e classica. Questo per evidenziare l'evoluzione dell'istituto matrimoniale nel corso di un lungo periodo, che l'ha portato ad essere quello che è oggi. L'assenza di forme giuridiche derivava dalla stessa natura del matrimonio romano, in quanto esso non era come quello odierno, un rapporto fondato sul consenso iniziale, ma era un vivere insieme con l'intenzione di essere marito e moglie. Non era un contratto, come potremmo definire il matrimonio ai nostri giorni, ovvero era una convivenza con intenzione maritale. Saranno inoltre individuati gli impedimenti al matrimonio, i quali nascevano da motivi di ordine etico, sociale, politico e religioso. Per quanto riguarda il regime patrimoniale dei coniugi, si analizzerà la dote (dos), ossia una o più cose o diritti che la moglie o il suo pater familias o un terzo conferivano al marito.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/56994