Lo scopo del presente lavoro è stato quello di spiegare, almeno in parte, il ruolo svolto da alcuni fattori di rischio per la salute respiratoria presenti nell'atmosfera outdoor urbana della città di Torino, nel favorire il verificarsi di condizioni patologiche di natura acuta a livello respiratorio in fascia d'età pediatrica nel periodo di tempo agosto 2008 - dicembre 2010. Per perseguire tale obiettivo è stato scelto di studiare le risposte respiratorie acute utilizzando il numero di accessi giornalieri presso il pronto soccorso dell'Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino per patologie respiratorie (accorpate in quattro macrocategorie), che hanno rappresentato la variabile dipendente dello studio. Parallelamente, sono stati raccolti i dati relativi alla concentrazione atmosferica giornaliera di inquinanti chimici, avvalendosi delle informazioni dell'ARPA Piemonte, dati sul traffico autoveicolare, forniti dall'Ente 5T ed informazioni riguardanti la concentrazione giornaliera di granuli pollinici, il cui conteggio è stato effettuato presso l'Orto Botanico di Torino. Queste variabili, di natura chimica e biologica, sono state utilizzate come variabili indipendenti dello studio. Per ottenere informazioni sull'esistenza di associazione tra gli accessi ospedalieri e inquinanti atmosferici, chimici e biologici, è stato costruito un database contenente tutti i dati giornalieri raccolti, sul quale sono state effettuate le analisi statistiche. Per questo studio è stata utilizzata l'analisi delle serie storiche, avvalendosi di ricercatori dell'Università degli Studi di Verona. L'analisi statistica si è concentrata sulla centralina ARPA più completa come quantità di dati ed in particolare sugli inquinanti PM2,5, NO2 e O3, mentre i dati di traffico non sono stati considerati in questo primo approccio ai dati. I risultati ottenuti portano alla conferma di un effettivo ruolo rivestito dagli inquinanti chimici nel determinare l'aumento degli accessi in pronto soccorso. I risultati associativi sono espressi come rischio relativo, che esprime il rischio di accedere al pronto soccorso a fronte di un aumento di 10 µg/m3 di un inquinante chimico (10 granuli/m3 nel caso dei pollini) e tale RR è stato calcolato per diverse latenze temporali. I risultati ottenuti hanno permesso di osservare: un generale leggero decremento del numero di accessi al pronto soccorso nel corso degli 883 giorni di osservazione, un aumento di circa l'1% di accessi a lag 2 e lag 3 per aumento di 10 µg/m3 di PM2,5, circa il 2% sempre a lag 2 e 3 per l'NO2, 2% per eccesso di O3 a lag 0 e 1 e dell'1% a lag 1 per aumento di pollini. In conclusione è stato messo in luce, per la prima volta con un numero di osservazioni così ampio, il ruolo di alcuni importanti fattori ambientali nelle manifestazioni acute di problemi respiratori in età pediatrica, in parte prevenibili.

La risposta respiratoria a breve termine in età pediatrica all'inquinamento atmosferico di natura chimica, pollinica e del traffico autoveicolare nella città di Torino. Un'analisi epidemiologica delle serie storiche di dati giornalieri nel periodo agosto 2008 - dicembre 2010.

CONIGLIARO, GIULIA
2012/2013

Abstract

Lo scopo del presente lavoro è stato quello di spiegare, almeno in parte, il ruolo svolto da alcuni fattori di rischio per la salute respiratoria presenti nell'atmosfera outdoor urbana della città di Torino, nel favorire il verificarsi di condizioni patologiche di natura acuta a livello respiratorio in fascia d'età pediatrica nel periodo di tempo agosto 2008 - dicembre 2010. Per perseguire tale obiettivo è stato scelto di studiare le risposte respiratorie acute utilizzando il numero di accessi giornalieri presso il pronto soccorso dell'Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino per patologie respiratorie (accorpate in quattro macrocategorie), che hanno rappresentato la variabile dipendente dello studio. Parallelamente, sono stati raccolti i dati relativi alla concentrazione atmosferica giornaliera di inquinanti chimici, avvalendosi delle informazioni dell'ARPA Piemonte, dati sul traffico autoveicolare, forniti dall'Ente 5T ed informazioni riguardanti la concentrazione giornaliera di granuli pollinici, il cui conteggio è stato effettuato presso l'Orto Botanico di Torino. Queste variabili, di natura chimica e biologica, sono state utilizzate come variabili indipendenti dello studio. Per ottenere informazioni sull'esistenza di associazione tra gli accessi ospedalieri e inquinanti atmosferici, chimici e biologici, è stato costruito un database contenente tutti i dati giornalieri raccolti, sul quale sono state effettuate le analisi statistiche. Per questo studio è stata utilizzata l'analisi delle serie storiche, avvalendosi di ricercatori dell'Università degli Studi di Verona. L'analisi statistica si è concentrata sulla centralina ARPA più completa come quantità di dati ed in particolare sugli inquinanti PM2,5, NO2 e O3, mentre i dati di traffico non sono stati considerati in questo primo approccio ai dati. I risultati ottenuti portano alla conferma di un effettivo ruolo rivestito dagli inquinanti chimici nel determinare l'aumento degli accessi in pronto soccorso. I risultati associativi sono espressi come rischio relativo, che esprime il rischio di accedere al pronto soccorso a fronte di un aumento di 10 µg/m3 di un inquinante chimico (10 granuli/m3 nel caso dei pollini) e tale RR è stato calcolato per diverse latenze temporali. I risultati ottenuti hanno permesso di osservare: un generale leggero decremento del numero di accessi al pronto soccorso nel corso degli 883 giorni di osservazione, un aumento di circa l'1% di accessi a lag 2 e lag 3 per aumento di 10 µg/m3 di PM2,5, circa il 2% sempre a lag 2 e 3 per l'NO2, 2% per eccesso di O3 a lag 0 e 1 e dell'1% a lag 1 per aumento di pollini. In conclusione è stato messo in luce, per la prima volta con un numero di osservazioni così ampio, il ruolo di alcuni importanti fattori ambientali nelle manifestazioni acute di problemi respiratori in età pediatrica, in parte prevenibili.
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