The Dinamic Controlled Atmosphere (DCA) was patented in Canada in 2000, with the objective of improving the conservation of apple. This type of conservation lowers the concentration of O2 to values between 0,3-0,7% and CO2 at 1%. Little oxygen in the cell of conservation causes respiratory stress to the fruit. This danger is averted utilizing special detectors which measure chlorophyll fluorescence or instruments that measure the level of the ethanol in the apple synthesized from anaerobic fermentation. When the fruit is in stress condition the rate of oxygen is increased. This strong lowering of O2 induces a stop of metabolism in the apple riducing respiration and the synthesis of ethylene. The use of DCA improves flavour, firmness and organoleptic characteristics. It influences positively shelf-life allowing to market apples for a longer period after conservation and maintaining the fruit flavour. The DCA is able to control different internal disorders of apple, such as scald and brownheart avoiding the use of chimicals. This new method is able to enhance the farming of organic fruits that are unlikely accepted by the strict controls of G.D.O. The DCA can be considered as a "clean" technology without the use of any chemical product to protect the final consumer.
L'atmosfera controllata dinamica (DCA) viene brevettata in Canada verso gli anni duemila, con l'obiettivo di migliorare la conservazione delle pomacee, generalmente mele. Con questa nuova tecnica si riesce ad abbassare la concentrazione di ossigeno a valori molto bassi, compresi fra lo 0,3% e lo 0,7%, mentre la percentuale di anidride carbonica, viene ma mantenuta sull'1%. Queste bassissime concentrazioni d'ossigeno possono indurre nei frutti pericolosi stress respiratori, danneggiandoli fortemente. Questo pericolo è scongiurato grazie a sensori che misurano la fluorescenza della clorofilla nella buccia, o da strumenti che misurano la concentrazione di etanolo nei frutti, sintetizzato dalla fermentazione anaerobica. In base al dato recepito, si capisce se il frutto è in condizioni di stress, oppure no e si va ad aumentare o diminuire la concentrazione d'O2 agendo di conseguenza. Questa forte riduzione di ossigeno porta a un arresto del metabolismo, riducendo al minimo possibile il tasso respiratorio e la produzione di etilene esogeno ed endogeno. Tutto ciò porta a un miglioramento delle caratteristiche organolettiche e fisiche del frutto che dopo diversi mesi di conservazione mantiene all'incirca lo stesso flavour di una mela appena raccolta. Risultati eccellenti si sono riscontrati anche sulla shelf-life e dopo quasi venti giorni dall'apertura della cella il frutto possiede ancora ottimo sapore e croccantezza soddisfando le esigenze dei consumatori. Il controllo dinamico dell'atmosfera permette, inoltre, di controllare con ottimi risultati le fisiopatie e disordini interni delle mele, uno su tutti il riscaldo superficiale, che danneggia fortemente i prodotti stipati in cella impedendo la loro commercializzazione. Fino a pochi anni fa il loro controllo era effettuato con prodotti di sintesi somministrati nel post-raccolta, ora sono neutralizzati con il semplice stivaggio. Tutto ciò permette di commerciare frutti sani, gustosi e attraenti senza residui di prodotti chimici che possono essere dannosi all'ambiente ma anche per l'uomo. La DCA è quindi in grado di potenziare enormemente il comparto della commercializzazione delle mele biologiche che difficilmente riescono a sopportare periodi di stivaggio molto lunghi e non riescono a rispettare i rigidi parametri imposti dalla G.D.O. La nuova applicazione è da considerarsi come una tecnologia ¿pulita¿ senza l'utilizzo di alcun prodotto chimico a tutela del consumatore finale.
Conservazione delle mele in atmosfera controllata dinamica
FERRATO, ANDREA
2011/2012
Abstract
L'atmosfera controllata dinamica (DCA) viene brevettata in Canada verso gli anni duemila, con l'obiettivo di migliorare la conservazione delle pomacee, generalmente mele. Con questa nuova tecnica si riesce ad abbassare la concentrazione di ossigeno a valori molto bassi, compresi fra lo 0,3% e lo 0,7%, mentre la percentuale di anidride carbonica, viene ma mantenuta sull'1%. Queste bassissime concentrazioni d'ossigeno possono indurre nei frutti pericolosi stress respiratori, danneggiandoli fortemente. Questo pericolo è scongiurato grazie a sensori che misurano la fluorescenza della clorofilla nella buccia, o da strumenti che misurano la concentrazione di etanolo nei frutti, sintetizzato dalla fermentazione anaerobica. In base al dato recepito, si capisce se il frutto è in condizioni di stress, oppure no e si va ad aumentare o diminuire la concentrazione d'O2 agendo di conseguenza. Questa forte riduzione di ossigeno porta a un arresto del metabolismo, riducendo al minimo possibile il tasso respiratorio e la produzione di etilene esogeno ed endogeno. Tutto ciò porta a un miglioramento delle caratteristiche organolettiche e fisiche del frutto che dopo diversi mesi di conservazione mantiene all'incirca lo stesso flavour di una mela appena raccolta. Risultati eccellenti si sono riscontrati anche sulla shelf-life e dopo quasi venti giorni dall'apertura della cella il frutto possiede ancora ottimo sapore e croccantezza soddisfando le esigenze dei consumatori. Il controllo dinamico dell'atmosfera permette, inoltre, di controllare con ottimi risultati le fisiopatie e disordini interni delle mele, uno su tutti il riscaldo superficiale, che danneggia fortemente i prodotti stipati in cella impedendo la loro commercializzazione. Fino a pochi anni fa il loro controllo era effettuato con prodotti di sintesi somministrati nel post-raccolta, ora sono neutralizzati con il semplice stivaggio. Tutto ciò permette di commerciare frutti sani, gustosi e attraenti senza residui di prodotti chimici che possono essere dannosi all'ambiente ma anche per l'uomo. La DCA è quindi in grado di potenziare enormemente il comparto della commercializzazione delle mele biologiche che difficilmente riescono a sopportare periodi di stivaggio molto lunghi e non riescono a rispettare i rigidi parametri imposti dalla G.D.O. La nuova applicazione è da considerarsi come una tecnologia ¿pulita¿ senza l'utilizzo di alcun prodotto chimico a tutela del consumatore finale.File | Dimensione | Formato | |
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