This restoration born as an example of ¿sustainable restoration¿, to promote the conservation of the minor heritage which often has no major founding. The research of the real applicability of this operations in the everyday laboratory's context was born from the awareness of the huge amount of artworks of quality and conservation conditions similar to those of the Mystical Marriage, intended to be reduced to dust in the next twenty-five years. The loss of the 30% of painting's surface made the step of the aesthetic presentation one of the most difficult, for the methodological choices but also for the amount of time to spend in this operation. So, from the beginning of this restoration, has been taken into account the possibility of an ¿archaeological¿ aesthetic presentation, providing for not to fill big losses but only the smallest one. The choice of materials and methods were functional to obtain an acceptable aesthetic presentation already after the conservation's phases in full compliance with the aesthetics instance. The use of Ciclododecano to ensure the paint film to the canvas and the choice of funori to consolidate and restore the adhesion are only two example of the practical translation of this target.

L'intervento è stato pensato come esempio di ¿restauro sostenibile¿, con il fine di incentivare la conservazione di questa tipologia di opere, per cui solitamente non vengono stanziate grandi risorse. La ricerca dell'applicabilità effettiva dell'intervento proposto, al di fuori di un contesto particolare e accondiscendente come il tirocinio di tesi, è nata infatti dalla consapevolezza dell'enorme quantità di opere, di qualità e condizioni conservative comparabili alla pala d'altare in oggetto, presenti sul territorio, condannate a ¿ricadere nell'informe¿ nell'arco del prossimo quarto di secolo. La perdita del 30% circa della pellicola pittorica rendeva la fase di restituzione estetica una delle operazioni più impegnative, non soltanto nei termini delle scelte di metodo ma anche per le ore di lavoro necessarie al suo completamento. Consapevole di questo aspetto, l'approccio all'intervento si è caratterizzato fin dalle prime fasi per la volontà di tenere aperta la strada alla possibilità di una presentazione estetica di tipo ¿archeologico¿, che prevedesse di lasciare a vista il supporto nelle lacune di maggiore estensione, limitando la stuccatura e il ritocco alle sole cadute puntuali. L'intervento eseguito sul Matrimonio Mistico di Santa Caterina rappresenta un restauro emblematico rivolto ad un dipinto al limite delle sue possibilità di manifestare il carattere estetico proprio della sua natura di opera d'arte, prima di classificarsi come ¿rudero¿ . Recuperando la definizione di Brandi, il rudere è ¿ogni avanzo di opera d'arte che non possa essere ricondotto all'unità potenziale senza che l'opera divenga un falso¿. La pala d'altare rondissonese rappresenta il passo immediatamente precedente , il caso limite in cui sarebbe legittimo e condivisibile sia aspirare a recuperare, per quanto possibile, parte di quell'unità potenziale perduta sia caratterizzare l'intervento come conservativo, limitando l'ingerenza nell' istanza estetica alla sola fase di pulitura. La scelta dei materiali e le operazioni svolte sono quindi state funzionali all'ottenimento di una presentazione estetica accettabile già a seguito dell'operazione di foderatura, rispettando ugualmente le esigenze dell'istanza estetica. Questo è stato possibile in primo luogo con l'utilizzo del Ciclododecano per la velinatura dell'opera funzionale al trasporto, che ha permesso di non impregnare la fibra del supporto, esposta in molte aree, con materiali che avrebbero saturato la sua tinta naturale, rendendo l'esito di una eventuale presentazione ¿archeologica¿ meno convincente. La scelta del funori, in secondo luogo, si inserisce nuovamente in quest'ottica di lavoro, mantenendo inalterato il grado di saturazione di film pittorico e fibra e garantendo in più un inedito risanamento strutturale, verificato nella sperimentazione esposta nel capitolo di chiusura del presente elaborato

Il restauro della pala d'altare raffigurante il Matrimonio mistico di Santa Caterina a Rondissone: un caso emblematico dell'utilizzo del funori per il risanamento delle fibre tessili cellulosiche e il consolidamento degli strati pittorici.

ANDRINA, ELISABETTA
2011/2012

Abstract

L'intervento è stato pensato come esempio di ¿restauro sostenibile¿, con il fine di incentivare la conservazione di questa tipologia di opere, per cui solitamente non vengono stanziate grandi risorse. La ricerca dell'applicabilità effettiva dell'intervento proposto, al di fuori di un contesto particolare e accondiscendente come il tirocinio di tesi, è nata infatti dalla consapevolezza dell'enorme quantità di opere, di qualità e condizioni conservative comparabili alla pala d'altare in oggetto, presenti sul territorio, condannate a ¿ricadere nell'informe¿ nell'arco del prossimo quarto di secolo. La perdita del 30% circa della pellicola pittorica rendeva la fase di restituzione estetica una delle operazioni più impegnative, non soltanto nei termini delle scelte di metodo ma anche per le ore di lavoro necessarie al suo completamento. Consapevole di questo aspetto, l'approccio all'intervento si è caratterizzato fin dalle prime fasi per la volontà di tenere aperta la strada alla possibilità di una presentazione estetica di tipo ¿archeologico¿, che prevedesse di lasciare a vista il supporto nelle lacune di maggiore estensione, limitando la stuccatura e il ritocco alle sole cadute puntuali. L'intervento eseguito sul Matrimonio Mistico di Santa Caterina rappresenta un restauro emblematico rivolto ad un dipinto al limite delle sue possibilità di manifestare il carattere estetico proprio della sua natura di opera d'arte, prima di classificarsi come ¿rudero¿ . Recuperando la definizione di Brandi, il rudere è ¿ogni avanzo di opera d'arte che non possa essere ricondotto all'unità potenziale senza che l'opera divenga un falso¿. La pala d'altare rondissonese rappresenta il passo immediatamente precedente , il caso limite in cui sarebbe legittimo e condivisibile sia aspirare a recuperare, per quanto possibile, parte di quell'unità potenziale perduta sia caratterizzare l'intervento come conservativo, limitando l'ingerenza nell' istanza estetica alla sola fase di pulitura. La scelta dei materiali e le operazioni svolte sono quindi state funzionali all'ottenimento di una presentazione estetica accettabile già a seguito dell'operazione di foderatura, rispettando ugualmente le esigenze dell'istanza estetica. Questo è stato possibile in primo luogo con l'utilizzo del Ciclododecano per la velinatura dell'opera funzionale al trasporto, che ha permesso di non impregnare la fibra del supporto, esposta in molte aree, con materiali che avrebbero saturato la sua tinta naturale, rendendo l'esito di una eventuale presentazione ¿archeologica¿ meno convincente. La scelta del funori, in secondo luogo, si inserisce nuovamente in quest'ottica di lavoro, mantenendo inalterato il grado di saturazione di film pittorico e fibra e garantendo in più un inedito risanamento strutturale, verificato nella sperimentazione esposta nel capitolo di chiusura del presente elaborato
ITA
This restoration born as an example of ¿sustainable restoration¿, to promote the conservation of the minor heritage which often has no major founding. The research of the real applicability of this operations in the everyday laboratory's context was born from the awareness of the huge amount of artworks of quality and conservation conditions similar to those of the Mystical Marriage, intended to be reduced to dust in the next twenty-five years. The loss of the 30% of painting's surface made the step of the aesthetic presentation one of the most difficult, for the methodological choices but also for the amount of time to spend in this operation. So, from the beginning of this restoration, has been taken into account the possibility of an ¿archaeological¿ aesthetic presentation, providing for not to fill big losses but only the smallest one. The choice of materials and methods were functional to obtain an acceptable aesthetic presentation already after the conservation's phases in full compliance with the aesthetics instance. The use of Ciclododecano to ensure the paint film to the canvas and the choice of funori to consolidate and restore the adhesion are only two example of the practical translation of this target.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/56935