The aim of this work is the hydrogeological reconstruction of the area between Vistrorio, Strambinello, Quagliuzzo e Parella (TO) in order to create a propagation model for the contaminant (PCE) found in the aquifer. The area is set on the right moraine of the Ivrea Morainic Amphitheatre and is characterized by the presence of some springs with a flow rate of 1-3,5 l/s. These springs are collected and they supply the surrounding villages. The study performed three electrical tomography, chemical analysis on some water samples and rate flow measures of some springs in the area. Geophysics underlines, in the north-eastern sector of Vistrorio, the existence of gravel and coarse-grained sand sediments interpreted as fluvioglacial deposits. Such deposits, 15-30 m thick, lie on the substrate. In the north-western sector, tomographies point out a 20 m thick sandy and saturated layer underlying gravel deposits. These deposits are interpreted as fluvial sediments of the Chiusella River. Groundwater is mainly hosted in fluvial deposits along the Chiusella River, elsewhere it is included in fluvioglacial sediments. Chemical analysis show conducibility values between 140 e 230 μS/cm and the hydrochemical facies of the water can be classified as bicarbonate calcium and magnesiac in agreement with the substrate silicate composition. Flow rate measures show low and slightly variable values (1-3,5 l/s) which don't allow to define physical parameters for the aquifer. Starting from these data, the propagation model suggests that the contaminant took at least 30-35 years to reach the concentrations found in Strambinello, Quagliuzzo and Parella spring water samples.

Il lavoro ha come obiettivo la ricostruzione dell'assetto idrogeologico dell'area compresa tra i comuni di Vistrorio, Strambinello, Quagliuzzo e Parella (TO) al fine di modellizzare un caso di contaminazione da solventi clorurati nelle acque sotterranee. L'area di studio è impostata sul cordone destro dell'Anfiteatro Morenico d'Ivrea ed è caratterizzata dalla presenza di alcune sorgenti le cui portate, anche se modeste (1-3,5 l/s), alimentano gli acquedotti dei comuni citati. Lo studio ha previsto la realizzazione di tre tomografie elettriche, l'analisi chimica di alcuni campioni di acque sotterranee e superficiali e la misura delle portate di alcune sorgenti dell'area, i cui risultati hanno permesso di costruire un modello di propagazione dell'inquinante nella zona considerata. Le prove geofisiche evidenziano, nel settore sud-orientale dell'abitato di Vistrorio, la presenza di una coltre di depositi ghiaioso-sabbiosi, interpretabili come depositi fluvioglaciali, con potenza variabile tra 15 e 30 m che poggiano direttamente sul substrato roccioso. Nel settore sud-occidentale, le prove mettono in evidenza uno strato potente circa 20 m di depositi verosimilmente sabbiosi e saturi, soggiacenti ad uno strato superiore ghiaioso e asciutto: entrambi gli strati sono interpretati come depositi fluviali legati al corso del Torrente Chiusella. La falda è ospitata prevalentemente nei depositi fluviali, mentre nei depositi fluvioglaciali la sua presenza risulta limitata solo ad alcuni settori e condizionata dall'andamento articolato del limite tra il substrato e i depositi soprastanti. Le analisi chimiche mostrano valori di conducibilità mediamente compresi tra 140 e 230 µS/cm e la facies idrochimica è bicarbonato alcalino terrosa, in accordo con la natura silicatica delle rocce. Le misure effettuate alle sorgenti evidenziano bassi valori di portata, poco influenzati dalle precipitazioni, che non permettono la definizione, tramite il metodo suggerito da Maillet (1905), dei parametri fisici dell'acquifero che le alimenta. Il modello di propagazione proposto a partire dai dati geologici e chimici ricavati da letteratura e nel corso dello studio suggerisce che per raggiungere gli attuali valori di concentrazione di PCE (in alcuni casi prossimi a 10 μg/l) nelle sorgenti situate nei comuni di Strambinello, Quagliuzzo e Parella sia occorso un lasso di tempo di circa 30-35 anni.

Studio geologico ambientale del settore nord-occidentale dell'Anfiteatro Morenico d'Ivrea

CIATTAGLIA, MATTIA
2011/2012

Abstract

Il lavoro ha come obiettivo la ricostruzione dell'assetto idrogeologico dell'area compresa tra i comuni di Vistrorio, Strambinello, Quagliuzzo e Parella (TO) al fine di modellizzare un caso di contaminazione da solventi clorurati nelle acque sotterranee. L'area di studio è impostata sul cordone destro dell'Anfiteatro Morenico d'Ivrea ed è caratterizzata dalla presenza di alcune sorgenti le cui portate, anche se modeste (1-3,5 l/s), alimentano gli acquedotti dei comuni citati. Lo studio ha previsto la realizzazione di tre tomografie elettriche, l'analisi chimica di alcuni campioni di acque sotterranee e superficiali e la misura delle portate di alcune sorgenti dell'area, i cui risultati hanno permesso di costruire un modello di propagazione dell'inquinante nella zona considerata. Le prove geofisiche evidenziano, nel settore sud-orientale dell'abitato di Vistrorio, la presenza di una coltre di depositi ghiaioso-sabbiosi, interpretabili come depositi fluvioglaciali, con potenza variabile tra 15 e 30 m che poggiano direttamente sul substrato roccioso. Nel settore sud-occidentale, le prove mettono in evidenza uno strato potente circa 20 m di depositi verosimilmente sabbiosi e saturi, soggiacenti ad uno strato superiore ghiaioso e asciutto: entrambi gli strati sono interpretati come depositi fluviali legati al corso del Torrente Chiusella. La falda è ospitata prevalentemente nei depositi fluviali, mentre nei depositi fluvioglaciali la sua presenza risulta limitata solo ad alcuni settori e condizionata dall'andamento articolato del limite tra il substrato e i depositi soprastanti. Le analisi chimiche mostrano valori di conducibilità mediamente compresi tra 140 e 230 µS/cm e la facies idrochimica è bicarbonato alcalino terrosa, in accordo con la natura silicatica delle rocce. Le misure effettuate alle sorgenti evidenziano bassi valori di portata, poco influenzati dalle precipitazioni, che non permettono la definizione, tramite il metodo suggerito da Maillet (1905), dei parametri fisici dell'acquifero che le alimenta. Il modello di propagazione proposto a partire dai dati geologici e chimici ricavati da letteratura e nel corso dello studio suggerisce che per raggiungere gli attuali valori di concentrazione di PCE (in alcuni casi prossimi a 10 μg/l) nelle sorgenti situate nei comuni di Strambinello, Quagliuzzo e Parella sia occorso un lasso di tempo di circa 30-35 anni.
ITA
The aim of this work is the hydrogeological reconstruction of the area between Vistrorio, Strambinello, Quagliuzzo e Parella (TO) in order to create a propagation model for the contaminant (PCE) found in the aquifer. The area is set on the right moraine of the Ivrea Morainic Amphitheatre and is characterized by the presence of some springs with a flow rate of 1-3,5 l/s. These springs are collected and they supply the surrounding villages. The study performed three electrical tomography, chemical analysis on some water samples and rate flow measures of some springs in the area. Geophysics underlines, in the north-eastern sector of Vistrorio, the existence of gravel and coarse-grained sand sediments interpreted as fluvioglacial deposits. Such deposits, 15-30 m thick, lie on the substrate. In the north-western sector, tomographies point out a 20 m thick sandy and saturated layer underlying gravel deposits. These deposits are interpreted as fluvial sediments of the Chiusella River. Groundwater is mainly hosted in fluvial deposits along the Chiusella River, elsewhere it is included in fluvioglacial sediments. Chemical analysis show conducibility values between 140 e 230 μS/cm and the hydrochemical facies of the water can be classified as bicarbonate calcium and magnesiac in agreement with the substrate silicate composition. Flow rate measures show low and slightly variable values (1-3,5 l/s) which don't allow to define physical parameters for the aquifer. Starting from these data, the propagation model suggests that the contaminant took at least 30-35 years to reach the concentrations found in Strambinello, Quagliuzzo and Parella spring water samples.
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