Il presente lavoro riporta i risultati di un'analisi di fattibilità di un progetto di ripopolamento di Starna, Perdix perdix, in un'area protetta (Zona di Ripopolamento e Cattura) in Provincia di Asti. La Starna a partire dal secondo dopoguerra ha subito un importante decremento in gran parte dell'Europa, dovuto ad cambiamento radicale degli agro-ecosistemi, in particolare quelli cerealicoli. Per molto tempo, la fauna selvatica è stata considerata come "res nullius" (cosa di nessuno) solo nell'ultimo ventennio è diventate patrimonio indisponibile dello Stato, per cui si rende necessario trasformare in pratiche gestionali le nozioni scientifiche affinché si possa garantire la conservazione e l'equilibrio con l'ambiente della fauna. Il nostro studio ha lo scopo di valutare se ci sono le condizioni necessarie affinché si possa pensare ad un ripopolamento di starna nella Z.R.C. "Casalino". Per una corretta valutazione sono stati determinati la consistenza, la distribuzione e l'idoneità del territorio al fine di individuare e perfezionare delle azioni che favoriscano la presenza della specie sul territorio. I risultati ottenuti suggeriscono che attualmente è impossibile pensare ad un ripopolamento della specie in quanto non sussistono le condizioni necessarie che possano portare a buon fine il piano. Per cui si rende necessario adottare specifiche misure e indicazioni gestionali al fine di rimuovere/ridurre la/le cause che hanno portato alla diminuzione della popolazione. Solo in seguito ad effettivo aumento dell'area idonea alla specie e accertamento genetico si potrà ripopolare.
Analisi di vocazionalità ambientale e studio di fattibilità per un ripopolamento di starna (Perdix perdix) nella ZRC "Casalino" in provincia di Asti.
COMPARATO, LAURA ANNA
2011/2012
Abstract
Il presente lavoro riporta i risultati di un'analisi di fattibilità di un progetto di ripopolamento di Starna, Perdix perdix, in un'area protetta (Zona di Ripopolamento e Cattura) in Provincia di Asti. La Starna a partire dal secondo dopoguerra ha subito un importante decremento in gran parte dell'Europa, dovuto ad cambiamento radicale degli agro-ecosistemi, in particolare quelli cerealicoli. Per molto tempo, la fauna selvatica è stata considerata come "res nullius" (cosa di nessuno) solo nell'ultimo ventennio è diventate patrimonio indisponibile dello Stato, per cui si rende necessario trasformare in pratiche gestionali le nozioni scientifiche affinché si possa garantire la conservazione e l'equilibrio con l'ambiente della fauna. Il nostro studio ha lo scopo di valutare se ci sono le condizioni necessarie affinché si possa pensare ad un ripopolamento di starna nella Z.R.C. "Casalino". Per una corretta valutazione sono stati determinati la consistenza, la distribuzione e l'idoneità del territorio al fine di individuare e perfezionare delle azioni che favoriscano la presenza della specie sul territorio. I risultati ottenuti suggeriscono che attualmente è impossibile pensare ad un ripopolamento della specie in quanto non sussistono le condizioni necessarie che possano portare a buon fine il piano. Per cui si rende necessario adottare specifiche misure e indicazioni gestionali al fine di rimuovere/ridurre la/le cause che hanno portato alla diminuzione della popolazione. Solo in seguito ad effettivo aumento dell'area idonea alla specie e accertamento genetico si potrà ripopolare.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/56925