La depressione è una delle malattie mentali più diffuse e si stima che circa il 16% della popolazione sia affetta da episodi depressivi una o più volte nel corso della sua vita (Kessler et al., 2005). Tra i principali elementi responsabili dello sviluppo della depressione ci sono i disturbi dell'ansia e lo stress. Lo scopo di questa tesi è stato quello di verificare le eventuali differenze sessuali, sviluppatesi in seguito all'esposizione a stress moderati e impredicibili, nelle risposte comportamentali indicanti uno stato ansioso e depressivo e nel circuito a vasopressina del setto laterale, implicato, nei roditori, nel controllo sia dei comportamenti aggressivi, sia dei comportamenti dell'ansia. A tali fine, è stato utilizzato il modello UCMS (Unpredictable Chronic Mild Stress), che prevede l'esposizione a stimoli di diversa natura e poco severi, presentati secondo uno schema casuale, in modo che gli eventi risultino impredicibili per i soggetti. Per un periodo di sei settimane, topi del ceppo CD1, maschi e femmine, sono stati sottoposti due volte al giorno a uno stimolo stressogeno casuale (lights on over night, lights off, food o drink deprivation, tilt cage, wet-bedding, novel o scented object stress, sounds stress, cold isolation stress, soiled cage, restraint stress), al termine del quale sono stati effettuati i test comportamentali (Open Field test, Elevated Plus Maze Test, Forced Swimming Test, Sucrose Preference Test) per valutare la comparsa di fenotipi ansiosi o depressivi. Successivamente, gli animali sono stati sacrificati per valutare l'immunoreattività delle fibre a vasopressina presenti nel setto laterale. I test comportamentali per l'ansia, hanno evidenziato una risposta comportamentale opposta nei due sessi: i maschi di controllo tendono ad avere uno stato comportamentale analogo alle femmine sottoposte a trattamento, mentre le femmine di controllo mostrano comportamenti assimilabili ai maschi sottoposti a trattamento. Sono state riscontrate delle differenze di comportamento anche tra gli individui maschi e femmine di controllo, che potrebbero supportare la teoria della presenza di un dimorfismo sessuale nei comportamenti ansiosi di risposta allo stress. Nel sistema a vasopressina nel setto laterale non sono state rilevate differenze significative indotte dall'esposizione allo stress. In conclusione, il modello Unpredictable Chronic Mild Stress (UCMS) si è dimostrato efficace nell'alterare il fenotipo ansioso nel topo, mentre non ha portato differenze per quanto riguarda lo sviluppo di comportamenti indicativi di uno stato depressivo. Ciò potrebbe essere dovuto alla difficoltà di rendere i vari stimoli stressogeni cui venivano sottoposti gli animali effettivamente impredicibili per impedire la conseguente comparsa di abituazione da parte degli individui, ai parametri presi in considerazione nei test o a una variabilità individuale nello sviluppo dei disturbi depressivi.

differenze di genere in un modello murino di depressione: effetti dello stress cronico impredicibile

ROSSI, GINEVRA
2011/2012

Abstract

La depressione è una delle malattie mentali più diffuse e si stima che circa il 16% della popolazione sia affetta da episodi depressivi una o più volte nel corso della sua vita (Kessler et al., 2005). Tra i principali elementi responsabili dello sviluppo della depressione ci sono i disturbi dell'ansia e lo stress. Lo scopo di questa tesi è stato quello di verificare le eventuali differenze sessuali, sviluppatesi in seguito all'esposizione a stress moderati e impredicibili, nelle risposte comportamentali indicanti uno stato ansioso e depressivo e nel circuito a vasopressina del setto laterale, implicato, nei roditori, nel controllo sia dei comportamenti aggressivi, sia dei comportamenti dell'ansia. A tali fine, è stato utilizzato il modello UCMS (Unpredictable Chronic Mild Stress), che prevede l'esposizione a stimoli di diversa natura e poco severi, presentati secondo uno schema casuale, in modo che gli eventi risultino impredicibili per i soggetti. Per un periodo di sei settimane, topi del ceppo CD1, maschi e femmine, sono stati sottoposti due volte al giorno a uno stimolo stressogeno casuale (lights on over night, lights off, food o drink deprivation, tilt cage, wet-bedding, novel o scented object stress, sounds stress, cold isolation stress, soiled cage, restraint stress), al termine del quale sono stati effettuati i test comportamentali (Open Field test, Elevated Plus Maze Test, Forced Swimming Test, Sucrose Preference Test) per valutare la comparsa di fenotipi ansiosi o depressivi. Successivamente, gli animali sono stati sacrificati per valutare l'immunoreattività delle fibre a vasopressina presenti nel setto laterale. I test comportamentali per l'ansia, hanno evidenziato una risposta comportamentale opposta nei due sessi: i maschi di controllo tendono ad avere uno stato comportamentale analogo alle femmine sottoposte a trattamento, mentre le femmine di controllo mostrano comportamenti assimilabili ai maschi sottoposti a trattamento. Sono state riscontrate delle differenze di comportamento anche tra gli individui maschi e femmine di controllo, che potrebbero supportare la teoria della presenza di un dimorfismo sessuale nei comportamenti ansiosi di risposta allo stress. Nel sistema a vasopressina nel setto laterale non sono state rilevate differenze significative indotte dall'esposizione allo stress. In conclusione, il modello Unpredictable Chronic Mild Stress (UCMS) si è dimostrato efficace nell'alterare il fenotipo ansioso nel topo, mentre non ha portato differenze per quanto riguarda lo sviluppo di comportamenti indicativi di uno stato depressivo. Ciò potrebbe essere dovuto alla difficoltà di rendere i vari stimoli stressogeni cui venivano sottoposti gli animali effettivamente impredicibili per impedire la conseguente comparsa di abituazione da parte degli individui, ai parametri presi in considerazione nei test o a una variabilità individuale nello sviluppo dei disturbi depressivi.
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