La corretta stesura di piani di gestione efficaci risulta essere fondamentale per poter garantire un'adeguata conservazione delle diverse specie all'interno di un'area protetta. A tale scopo è necessario reperire il maggior numero di informazioni relative sia alla distribuzione che alle esigenze ecologiche delle varie specie tutelate. Nel presente lavoro si è studiata la Chirotterofauna del Sito di Interesse Comunitario IT1160056 ¿Alpi Marittime¿. I Chirotteri rappresentano un ordine estremamente importante dal punto di vista conservazionistico e sono fortemente tutelati da diverse normative e convenzioni sia a livello nazionale che internazionale. I metodi di campionamento ad oggi disponibili per lo studio della Chirotterofauna risentono di una limitata efficienza operativa in quanto sono suscettibili alla natura elusiva ed estremamente vagile di tali animali, oltre che alle difficoltà generate dal campionamento notturno. A tale scopo viene proposta l'applicazione del modello di idoneità ambientale ENFA (Ecological Niche Factor Analysis) il quale consente di generare mappe relative alla potenziale distribuzione delle diverse specie sul territorio indagato correlando i dati acquisiti dall'attività di campionamento alla composizione ambientale della nicchia ecologica all'interno della quale sono stati ottenuti. Tale sistema è risultato essere estremamente efficace nel caso specifico in esame in quanto ha permesso di generalizzare dati di presenza puntiformi su un territorio ampio e caratterizzato da aree di difficile accesso come quello del SIC delle Alpi Marittime. Il lavoro ha dunque previsto una fase preliminare di monitoraggio e recepimento dei dati ed una successiva applicazione del modello sui dati di presenza ottenuti. Il monitoraggio della Chirotterofauna del parco è stato operato durante un arco di tempo di 2 anni attraverso l'impiego di diverse metodologie quali la cattura degli animali con mist-nets, indagini bioacustiche con l'utilizzo di bat-detectors ed ispezione diretta dei potenziali siti di rifugio. I dati di presenza pervenuti nell'attività di campionamento sono stati sommati alle segnalazioni registrate in lavori precedenti all'interno del SIC, ottenendo così un dataset di 1000 esemplari di Chirotteri appartenenti a 21 specie diverse. Successivamente è stato applicato il modello di idoneità ambientale ENFA, attraverso l'utilizzo del software BIOMAPPER 4.0, ai dati di presenza di 13 delle 21 specie presenti nel parco. La scelta delle specie è stata motivata dalla necessità di un livello minimo di rappresentatività delle stesse sul territorio, in modo da poter ottenere risultati coerenti con l'effettiva distribuzione potenziale. Si è dunque ritenuto opportuno scartare le specie per le quali è stato segnalato un numero esiguo di esemplari, considerandone al contempo l'importanza in termini conservazionistici. Il software ha permesso di generare mappe di idoneità ambientale attraverso la preliminare creazione di matrici di correlazione tra le singole variabili ambientali ed i dati di presenza, fornendo un'indicazione dettagliata del rapporto tra gli habitat frequentati e le esigenze ecologiche delle diverse specie. Le mappe risultanti sono state ritenute coerenti con la potenziale distribuzione delle specie osservate in base alle caratteristiche ambientali del territorio ed alle attuali conoscenze relative alle ecologia dei Chirotteri.
Applicazione di un modello di idoneità ambientale per lo studio della Chirotterofauna del SIC IT1160056 "Alpi Marittime"
LOCATELLI, ANDREA GIACOMO
2011/2012
Abstract
La corretta stesura di piani di gestione efficaci risulta essere fondamentale per poter garantire un'adeguata conservazione delle diverse specie all'interno di un'area protetta. A tale scopo è necessario reperire il maggior numero di informazioni relative sia alla distribuzione che alle esigenze ecologiche delle varie specie tutelate. Nel presente lavoro si è studiata la Chirotterofauna del Sito di Interesse Comunitario IT1160056 ¿Alpi Marittime¿. I Chirotteri rappresentano un ordine estremamente importante dal punto di vista conservazionistico e sono fortemente tutelati da diverse normative e convenzioni sia a livello nazionale che internazionale. I metodi di campionamento ad oggi disponibili per lo studio della Chirotterofauna risentono di una limitata efficienza operativa in quanto sono suscettibili alla natura elusiva ed estremamente vagile di tali animali, oltre che alle difficoltà generate dal campionamento notturno. A tale scopo viene proposta l'applicazione del modello di idoneità ambientale ENFA (Ecological Niche Factor Analysis) il quale consente di generare mappe relative alla potenziale distribuzione delle diverse specie sul territorio indagato correlando i dati acquisiti dall'attività di campionamento alla composizione ambientale della nicchia ecologica all'interno della quale sono stati ottenuti. Tale sistema è risultato essere estremamente efficace nel caso specifico in esame in quanto ha permesso di generalizzare dati di presenza puntiformi su un territorio ampio e caratterizzato da aree di difficile accesso come quello del SIC delle Alpi Marittime. Il lavoro ha dunque previsto una fase preliminare di monitoraggio e recepimento dei dati ed una successiva applicazione del modello sui dati di presenza ottenuti. Il monitoraggio della Chirotterofauna del parco è stato operato durante un arco di tempo di 2 anni attraverso l'impiego di diverse metodologie quali la cattura degli animali con mist-nets, indagini bioacustiche con l'utilizzo di bat-detectors ed ispezione diretta dei potenziali siti di rifugio. I dati di presenza pervenuti nell'attività di campionamento sono stati sommati alle segnalazioni registrate in lavori precedenti all'interno del SIC, ottenendo così un dataset di 1000 esemplari di Chirotteri appartenenti a 21 specie diverse. Successivamente è stato applicato il modello di idoneità ambientale ENFA, attraverso l'utilizzo del software BIOMAPPER 4.0, ai dati di presenza di 13 delle 21 specie presenti nel parco. La scelta delle specie è stata motivata dalla necessità di un livello minimo di rappresentatività delle stesse sul territorio, in modo da poter ottenere risultati coerenti con l'effettiva distribuzione potenziale. Si è dunque ritenuto opportuno scartare le specie per le quali è stato segnalato un numero esiguo di esemplari, considerandone al contempo l'importanza in termini conservazionistici. Il software ha permesso di generare mappe di idoneità ambientale attraverso la preliminare creazione di matrici di correlazione tra le singole variabili ambientali ed i dati di presenza, fornendo un'indicazione dettagliata del rapporto tra gli habitat frequentati e le esigenze ecologiche delle diverse specie. Le mappe risultanti sono state ritenute coerenti con la potenziale distribuzione delle specie osservate in base alle caratteristiche ambientali del territorio ed alle attuali conoscenze relative alle ecologia dei Chirotteri.File | Dimensione | Formato | |
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