In questa tesi si analizza l'evoluzione della disciplina Antiriciclaggio, azione di prevenzione e contrasto del riciclaggio di denaro, beni o altre utilità. Per riciclaggio si devono intendere ¿i mezzi attraverso i quali si nasconde l'esistenza, la fonte illegale o l'utilizzo illegale di redditi e poi si camuffano questi redditi per farli apparire legittimi¿. Il riciclaggio dà vita ad una serie di attività criminose di carattere transnazionale ed ha raggiunto un livello di globalizzazione pari a quello del mercato finanziario, del quale sfrutta i canali per la conservazione e l'incremento della ricchezza di origine illecita. Nel primo capitolo si fornisce un panorama generale dell' istituto, cosa si intende per Riciclaggio, Riciclaggio Improprio ed Autoriciclaggio, facendo particolare riferimento al finanziamento del terrorismo, con accenni ad illeciti tributari. La genesi ed evoluzione della disciplina viene analizzata nel secondo capitolo, con particolare riferimento alle novità introdotte dalla legge n. 55 del 1990 (art. 648 bis del Codice Penale) e la repressione penale del riciclaggio. Alla fine del secondo capitolo si spiega come tale fenomeno criminale abbia incidenza sul sistema economico. Il terzo capitolo si occupa dei principi cardine del D.lgs. 231/2001, scendendo nel dettaglio dei profili applicativi, dei ruoli dei Professionisti e Consulenti e dei più disparati obblighi imposti dal suddetto decreto. Il quarto capitolo tratta dei particolari effetti della nuova normativa antiriciclaggio sul piano della lotta all'evasione fiscale. Infatti, il D.Lgs. 231/2007 detta misure volte a tutelare l'integrità del sistema finanziario e di quello economico e, per via traslata, la protezione della stabilità degli stessi, prescrivendo contestualmente canoni di comportamento per i soggetti destinatari degli obblighi, allo scopo di prevenire l'utilizzo di tali sistemi per finalità di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo, in coordinamento con le attività di repressione dei medesimi fenomeni criminali. La disciplina sull'Antiriciclaggio, diviene altresì un interessante strumento di controllo fiscale, opponendo un freno legale al ricorso dei pagamenti effettuati in nero. Infine il quinto capitolo, oltre a concentrarsi su una breve casistica relativa alle forme più note di attuazione del reato in esame, tratta degli altri organismi Antiriciclaggio, analizzando i centri finanziari off-shore, l'attività del Moneyval, il gruppo Egemont e le Financial Intelligence Unit, ed il Fondo Monetario Internazionale.

L'evoluzione della disciplina Antiriciclaggio

GUARIENTO, SILVIA
2011/2012

Abstract

In questa tesi si analizza l'evoluzione della disciplina Antiriciclaggio, azione di prevenzione e contrasto del riciclaggio di denaro, beni o altre utilità. Per riciclaggio si devono intendere ¿i mezzi attraverso i quali si nasconde l'esistenza, la fonte illegale o l'utilizzo illegale di redditi e poi si camuffano questi redditi per farli apparire legittimi¿. Il riciclaggio dà vita ad una serie di attività criminose di carattere transnazionale ed ha raggiunto un livello di globalizzazione pari a quello del mercato finanziario, del quale sfrutta i canali per la conservazione e l'incremento della ricchezza di origine illecita. Nel primo capitolo si fornisce un panorama generale dell' istituto, cosa si intende per Riciclaggio, Riciclaggio Improprio ed Autoriciclaggio, facendo particolare riferimento al finanziamento del terrorismo, con accenni ad illeciti tributari. La genesi ed evoluzione della disciplina viene analizzata nel secondo capitolo, con particolare riferimento alle novità introdotte dalla legge n. 55 del 1990 (art. 648 bis del Codice Penale) e la repressione penale del riciclaggio. Alla fine del secondo capitolo si spiega come tale fenomeno criminale abbia incidenza sul sistema economico. Il terzo capitolo si occupa dei principi cardine del D.lgs. 231/2001, scendendo nel dettaglio dei profili applicativi, dei ruoli dei Professionisti e Consulenti e dei più disparati obblighi imposti dal suddetto decreto. Il quarto capitolo tratta dei particolari effetti della nuova normativa antiriciclaggio sul piano della lotta all'evasione fiscale. Infatti, il D.Lgs. 231/2007 detta misure volte a tutelare l'integrità del sistema finanziario e di quello economico e, per via traslata, la protezione della stabilità degli stessi, prescrivendo contestualmente canoni di comportamento per i soggetti destinatari degli obblighi, allo scopo di prevenire l'utilizzo di tali sistemi per finalità di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo, in coordinamento con le attività di repressione dei medesimi fenomeni criminali. La disciplina sull'Antiriciclaggio, diviene altresì un interessante strumento di controllo fiscale, opponendo un freno legale al ricorso dei pagamenti effettuati in nero. Infine il quinto capitolo, oltre a concentrarsi su una breve casistica relativa alle forme più note di attuazione del reato in esame, tratta degli altri organismi Antiriciclaggio, analizzando i centri finanziari off-shore, l'attività del Moneyval, il gruppo Egemont e le Financial Intelligence Unit, ed il Fondo Monetario Internazionale.
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