This thesis aims to explore the asylum experience of women and children in Italy, before and after the approval of the Basaglia Law in 1978, through a historical, pedagogical, and literary analysis. It focuses on the role of antipsychiatry and antipedagogy, movements that strongly opposed the coercive practices applied to individuals, especially those considered non-conforming. These movements were pivotal in the transformation of asylum institutions between the 1970s and 1980s, fostering a meaningful change in the approaches to patient care and management. The thesis also examines three different forms of trauma representation through the literary analysis of the works of Alda Merini, Amelia Rosselli, and Viola Ardone, Authors who have conveyed the asylum experience through literary forms that emphasize the use of imagery, metaphors, and sensations rather than direct descriptions. These narratives, rich in symbolism and introspection, provide valuable insights into the psychological and social impact of internment. Through the study of historical documents and direct testimonies from former psychiatric hospital patients, this work aims to offer a comprehensive understanding of how the historical and social context shaped asylum practices and the experiences of those who were institutionalized. It highlights the long-term effects of the asylum experience on patients’ lives, while also emphasizing the need for rehabilitative structures that can respond in a more humane and respectful manner to individual needs.
Questa tesi si propone di esplorare l'esperienza manicomiale di donne e bambini in Italia, prima e dopo l'approvazione della legge Basaglia del 1978, attraverso un'analisi storica, pedagogica e letteraria. Si pone particolare attenzione al ruolo dell'antipsichiatria e dell'antipedagogia, movimenti che si opposero con forza alle pratiche coercitive esercitate sugli individui, specialmente verso coloro ritenuti non conformi. Questi movimenti furono determinanti nel processo di trasformazione delle istituzioni manicomiali tra gli anni Settanta e Ottanta, favorendo un cambiamento significativo nelle modalità di cura e gestione dei pazienti. La tesi, inoltre, indaga tre diverse modalità di narrazione del trauma attraverso l'analisi letteraria delle opere di Alda Merini, Amelia Rosselli e Viola Ardone, autrici che hanno trasposto l’esperienza manicomiale in forme letterarie che privilegiano l'uso di immagini, metafore e sensazioni piuttosto che descrizioni dirette. Queste narrazioni, dense di simbolismo e introspezione, offrono un prezioso spunto per comprendere l’impatto psicologico e sociale dell’internamento. Attraverso l’esame di documenti storici e testimonianze dirette di ex pazienti degli ospedali psichiatrici, la tesi mira a fornire una visione approfondita di come il contesto storico e sociale abbia influenzato le pratiche manicomiali e il vissuto dei degenti. Si intende sottolineare le conseguenze a lungo termine che l'esperienza manicomiale ha avuto sulle vite dei pazienti, evidenziando al contempo la necessità di strutture riabilitative che possano rispondere in modo più umano e rispettoso dei bisogni individuali.
Oltre il silenzio: l'esperienza manicomiale di donne e bambini prima e dopo la legge Basaglia
BIMBI, NICOLE
2023/2024
Abstract
Questa tesi si propone di esplorare l'esperienza manicomiale di donne e bambini in Italia, prima e dopo l'approvazione della legge Basaglia del 1978, attraverso un'analisi storica, pedagogica e letteraria. Si pone particolare attenzione al ruolo dell'antipsichiatria e dell'antipedagogia, movimenti che si opposero con forza alle pratiche coercitive esercitate sugli individui, specialmente verso coloro ritenuti non conformi. Questi movimenti furono determinanti nel processo di trasformazione delle istituzioni manicomiali tra gli anni Settanta e Ottanta, favorendo un cambiamento significativo nelle modalità di cura e gestione dei pazienti. La tesi, inoltre, indaga tre diverse modalità di narrazione del trauma attraverso l'analisi letteraria delle opere di Alda Merini, Amelia Rosselli e Viola Ardone, autrici che hanno trasposto l’esperienza manicomiale in forme letterarie che privilegiano l'uso di immagini, metafore e sensazioni piuttosto che descrizioni dirette. Queste narrazioni, dense di simbolismo e introspezione, offrono un prezioso spunto per comprendere l’impatto psicologico e sociale dell’internamento. Attraverso l’esame di documenti storici e testimonianze dirette di ex pazienti degli ospedali psichiatrici, la tesi mira a fornire una visione approfondita di come il contesto storico e sociale abbia influenzato le pratiche manicomiali e il vissuto dei degenti. Si intende sottolineare le conseguenze a lungo termine che l'esperienza manicomiale ha avuto sulle vite dei pazienti, evidenziando al contempo la necessità di strutture riabilitative che possano rispondere in modo più umano e rispettoso dei bisogni individuali.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/5686