Oggetto della presente tesi è l'analisi della normativa inerente la consultabilità e la tutela della riservatezza dei documenti contenuti negli archivi storici. Il quadro normativo di riferimento è rappresentato oltre che dal Capo III del Titolo II del Codice dei beni culturali e del paesaggio, dedicato alla «Consultabilità dei documenti degli archivi e tutela della riservatezza» anche da una serie di norme contenute nel d.lgs. 30 giugno 2003, n. 196, recante il Codice in materia di protezione dei dati personali e nella legge 8 agosto 1990, n. 241. Attraverso un'attenta esegesi di queste importanti fonti normative, nel corso del lavoro di ricerca si è tentato di comprendere il modo in cui il Legislatore ha affrontato il complesso rapporto tra diritti apparentemente in aperto contrasto, ma parimenti garantiti a livello costituzionale: da un lato la libertà di ricerca e di informazione, che è ciò in cui si sostanzia l'accesso incondizionato alle fonti documentarie, dall'altro la possibilità per il cittadino di difendersi dagli eventuali danni derivanti da un uso illegittimo delle informazioni che lo riguardano contenute negli archivi. Con un occhio costantemente puntato alla normativa previgente, si è voluta mettere in risalto la complessa natura dell'archivio, facendo riferimento in primo luogo agli aspetti più marcatamente inerenti alla fruizione, e dunque alle modalità attraverso cui la legge assicura il concreto esercizio tanto del diritto di accesso agli atti amministrativi, tanto della libertà di consultazione della documentazione storica. Solo in un secondo momento si è rivolta l'attenzione ai problemi connessi alla tutela della riservatezza in ambito documentario, attraverso una lettura sinottica delle disposizioni contenute rispettivamente nel Codice dei beni culturali e del paesaggio e nel Codice in materia di protezione dei dati personali. In ultimo, si è affrontato il tema della consultabilità a scopi di ricerca dei documenti contenuti negli archivi correnti e di deposito e di quelli conservati presso gli archivi storici. La consultabilità per scopi storici costituisce, infatti, una particolare fattispecie prevista dal Codice dei beni culturali e del paesaggio, disciplinata oltre che da specifiche disposizioni contenute nella legge, da un codice deontologico, indispensabile strumento per orientarsi nella complessa materia della riservatezza in ambito documentario.
Consultabilità e tutela della riservatezza dei documenti degli archivi storici
CALO', VALENTINA
2011/2012
Abstract
Oggetto della presente tesi è l'analisi della normativa inerente la consultabilità e la tutela della riservatezza dei documenti contenuti negli archivi storici. Il quadro normativo di riferimento è rappresentato oltre che dal Capo III del Titolo II del Codice dei beni culturali e del paesaggio, dedicato alla «Consultabilità dei documenti degli archivi e tutela della riservatezza» anche da una serie di norme contenute nel d.lgs. 30 giugno 2003, n. 196, recante il Codice in materia di protezione dei dati personali e nella legge 8 agosto 1990, n. 241. Attraverso un'attenta esegesi di queste importanti fonti normative, nel corso del lavoro di ricerca si è tentato di comprendere il modo in cui il Legislatore ha affrontato il complesso rapporto tra diritti apparentemente in aperto contrasto, ma parimenti garantiti a livello costituzionale: da un lato la libertà di ricerca e di informazione, che è ciò in cui si sostanzia l'accesso incondizionato alle fonti documentarie, dall'altro la possibilità per il cittadino di difendersi dagli eventuali danni derivanti da un uso illegittimo delle informazioni che lo riguardano contenute negli archivi. Con un occhio costantemente puntato alla normativa previgente, si è voluta mettere in risalto la complessa natura dell'archivio, facendo riferimento in primo luogo agli aspetti più marcatamente inerenti alla fruizione, e dunque alle modalità attraverso cui la legge assicura il concreto esercizio tanto del diritto di accesso agli atti amministrativi, tanto della libertà di consultazione della documentazione storica. Solo in un secondo momento si è rivolta l'attenzione ai problemi connessi alla tutela della riservatezza in ambito documentario, attraverso una lettura sinottica delle disposizioni contenute rispettivamente nel Codice dei beni culturali e del paesaggio e nel Codice in materia di protezione dei dati personali. In ultimo, si è affrontato il tema della consultabilità a scopi di ricerca dei documenti contenuti negli archivi correnti e di deposito e di quelli conservati presso gli archivi storici. La consultabilità per scopi storici costituisce, infatti, una particolare fattispecie prevista dal Codice dei beni culturali e del paesaggio, disciplinata oltre che da specifiche disposizioni contenute nella legge, da un codice deontologico, indispensabile strumento per orientarsi nella complessa materia della riservatezza in ambito documentario.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/56809