L'intento della presente dissertazione è una comparazione socioeconomica fra due diversi sistemi capitalistici. In primo luogo, la comparazione verrà effettuata fra il modello capitalistico definito 'renano' ed il modello capitalistico 'anglosassone'; in secondo luogo il focus comparativo si sposterà sulla specificità del capitalismo italiano e del capitalismo inglese; infine, nel capitolo conclusivo, verrà effettuata una ulteriore comparazione fra la realtà imprenditoriale italiana e la realtà imprenditoriale del Regno Unito. Essendo le tematiche affrontate numerose ed ampie, lo scopo dell'analisi è stato quello di fare chiarezza sul mondo capitalista partendo da un alto grado di generalizzazione per poi avvicinarsi man mano alle realtà specifiche. L'alto grado di generalizzazione è quello che contraddistingue il primo capitolo della dissertazione: in questo capitolo vengono dispensate le nozioni di base della sociologia economica, riguardanti il capitalismo come oggetto d'indagine; un approfondimento a parte, è stato stilato come tributo al pensiero di Joseph Schumpeter, poiché grazie ad esso, le teorie riguardanti il capitalismo incontrano il suo attore economico per eccellenza: l'imprenditore. Nel secondo capitolo, dopo una definizione precisa del concetto di capitalismo, si passa ad un livello teorico più specifico facendo riferimento all'analisi di Michel Albert: nel libro 'Capitalismo contro capitalismo', l'ex commissario al Piano francese imbastisce il discorso dell'esistenza di differenti sistemi capitalistici, sottolineando la grande differenza che intercorre soprattutto fra due modelli: a) il modello renano e b) il modello anglosassone. Ad un livello di specificità ancora maggiore appartiene il terzo capitolo. L'intento è quello di creare dei parallelismi fra il modello renano ed il capitalismo italiano; l'obiettivo è stato quello di trovare delle somiglianze. Successivamente il focus si sposta sul capitalismo italiano e sulle sue caratteristiche principali. Il quarto capitolo si focalizza sul modello anglosassone e sul capitalismo inglese: in questo contesto, una buona parte di trattazione viene spesa nei confronti di due eminenti personalità storiche, Ronald Reagan e Margareth Thatcher che nel corso degli anni '80, con le loro politiche liberiste crearono l'impronta progenitrice del modello anglosassone. Il capitolo si sposta infine sulla specificità del capitalismo inglese, facendo riferimento soprattutto alle privatizzazioni. Infine, nel capitolo conclusivo, l'oggetto di indagine è la realtà imprenditoriale; in questo ultimo ambito, avviene la comparazione conclusiva fra realtà imprenditoriale italiana e inglese. Per quanto riguarda la prima realtà, si è cercato di creare il profilo idealtipico dell'imprenditore italiano ed è stato analizzato il contesto nel quale è immerso. Per quanto riguarda la realtà inglese, è stato stilato preliminarmente il quadro macroeconomico inglese, per poi giungere all'importanza che viene data alla formazione imprenditoriale nel Regno Unito. Data la complessità del tema, l'obiettivo di questa dissertazione non poteva essere una comparazione sistematica e compiuta tra il fenomeno imprenditoriale italiano e inglese. Sono stati piuttosto evidenziati, in modo molto selettivo, soltanto alcuni temi rilevanti, che è importante tenere presente per progettare studi e ricerche di carattere più sistematico. Tale dissertazione vuole offrire un contributo su un tema rilevante per la collettività.
Comparazione socioeconomica fra due sistemi capitalistici
VACCARINO, ENRICO
2011/2012
Abstract
L'intento della presente dissertazione è una comparazione socioeconomica fra due diversi sistemi capitalistici. In primo luogo, la comparazione verrà effettuata fra il modello capitalistico definito 'renano' ed il modello capitalistico 'anglosassone'; in secondo luogo il focus comparativo si sposterà sulla specificità del capitalismo italiano e del capitalismo inglese; infine, nel capitolo conclusivo, verrà effettuata una ulteriore comparazione fra la realtà imprenditoriale italiana e la realtà imprenditoriale del Regno Unito. Essendo le tematiche affrontate numerose ed ampie, lo scopo dell'analisi è stato quello di fare chiarezza sul mondo capitalista partendo da un alto grado di generalizzazione per poi avvicinarsi man mano alle realtà specifiche. L'alto grado di generalizzazione è quello che contraddistingue il primo capitolo della dissertazione: in questo capitolo vengono dispensate le nozioni di base della sociologia economica, riguardanti il capitalismo come oggetto d'indagine; un approfondimento a parte, è stato stilato come tributo al pensiero di Joseph Schumpeter, poiché grazie ad esso, le teorie riguardanti il capitalismo incontrano il suo attore economico per eccellenza: l'imprenditore. Nel secondo capitolo, dopo una definizione precisa del concetto di capitalismo, si passa ad un livello teorico più specifico facendo riferimento all'analisi di Michel Albert: nel libro 'Capitalismo contro capitalismo', l'ex commissario al Piano francese imbastisce il discorso dell'esistenza di differenti sistemi capitalistici, sottolineando la grande differenza che intercorre soprattutto fra due modelli: a) il modello renano e b) il modello anglosassone. Ad un livello di specificità ancora maggiore appartiene il terzo capitolo. L'intento è quello di creare dei parallelismi fra il modello renano ed il capitalismo italiano; l'obiettivo è stato quello di trovare delle somiglianze. Successivamente il focus si sposta sul capitalismo italiano e sulle sue caratteristiche principali. Il quarto capitolo si focalizza sul modello anglosassone e sul capitalismo inglese: in questo contesto, una buona parte di trattazione viene spesa nei confronti di due eminenti personalità storiche, Ronald Reagan e Margareth Thatcher che nel corso degli anni '80, con le loro politiche liberiste crearono l'impronta progenitrice del modello anglosassone. Il capitolo si sposta infine sulla specificità del capitalismo inglese, facendo riferimento soprattutto alle privatizzazioni. Infine, nel capitolo conclusivo, l'oggetto di indagine è la realtà imprenditoriale; in questo ultimo ambito, avviene la comparazione conclusiva fra realtà imprenditoriale italiana e inglese. Per quanto riguarda la prima realtà, si è cercato di creare il profilo idealtipico dell'imprenditore italiano ed è stato analizzato il contesto nel quale è immerso. Per quanto riguarda la realtà inglese, è stato stilato preliminarmente il quadro macroeconomico inglese, per poi giungere all'importanza che viene data alla formazione imprenditoriale nel Regno Unito. Data la complessità del tema, l'obiettivo di questa dissertazione non poteva essere una comparazione sistematica e compiuta tra il fenomeno imprenditoriale italiano e inglese. Sono stati piuttosto evidenziati, in modo molto selettivo, soltanto alcuni temi rilevanti, che è importante tenere presente per progettare studi e ricerche di carattere più sistematico. Tale dissertazione vuole offrire un contributo su un tema rilevante per la collettività.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/56807