Nel corso degli ultimi anni l'evoluzione del mercato del lavoro, dovuta alle sempre più diversificate esigenze sia dei datori di lavoro che degli stessi lavoratori, ha portato all'introduzione, nell'ordinamento giuridico italiano, di nuove tipologie contrattuali. La complessa e diversificata disciplina del contratto di lavoro a tempo determinato è stata oggetto di numerose modifiche. L'obiettivo di questo studio vuole essere appunto quello disviluppare l'analisi storica, normativa e giurisprudenziale del contratto in questione. Il primo capitolo tratta delle trasformazioni del mondo del lavoro, analizzando la situazione italiana nel ben più ampio sistema europeo, partendo dalla direttiva 1999/70/CE per analizzare, a confronto con quella italiana, le normative sul contratto a tempo determinato nei principali Paesi europei. Nel secondo capitolo l'analisi si concentra sull'evoluzione della normativa italiana, dall'art. 2097 del codice civile fino alla recentissima legge 92/2012, passando attraverso le modifiche introdotte dalla legge 230/1962, dal pacchetto Treu, dalla direttiva comunitaria, recepita attraverso il decreto legislativo 368/2001. Nel soffermarmi nel dettaglio sulla rinnovata normativa sul contratto a tempo determinato, ho ritenuto rilevante avvicinarmi alla questione della richiamata strategia della flexicurity nel mondo del lavoro, in particolare del lavoro atipico. Questo è l'argomento del terzo capitolo, il cui obiettivo è quello di analizzare il fenomeno della flexicurity, prima nell'Unione Europea, con riguardo al caso danese, alla Direttiva 1999/CE/70, al libro verde sul mercato del lavoro, alla cosiddetta Europa 2020, al ruolo offerto ai contratti a tempo determinato nella giurisprudenza della Corte di Giustizia europea. Volendosi concentrare sui principali elementi di modernizzazione apportati dalla Direttiva, l'analisi si sposta a considerare la questione della successione nel tempo, il diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato, i divieti di discriminazione e i diritti dei lavoratori. Queste considerazioni conducono al dibattito sulla trasferibilità in Italia dell'analizzato modello di flexicurity. Nell'ultima parte di questo capitolo, nel mettere a confronto le principali perplessità riferibili al fenomeno e le esigenze che invece lo richiedono, l'accento è posto sulla ¿sfida¿ politica degli ultimi anni: avvicinarsi sempre più ad un modello di mercato del lavoro flessibile e inclusivo, nel quale il contratto di lavoro a tempo determinato gioca sicuramente un ruolo importante.

il contratto di lavoro a tempo determinato

FASSINO, GIULIA
2011/2012

Abstract

Nel corso degli ultimi anni l'evoluzione del mercato del lavoro, dovuta alle sempre più diversificate esigenze sia dei datori di lavoro che degli stessi lavoratori, ha portato all'introduzione, nell'ordinamento giuridico italiano, di nuove tipologie contrattuali. La complessa e diversificata disciplina del contratto di lavoro a tempo determinato è stata oggetto di numerose modifiche. L'obiettivo di questo studio vuole essere appunto quello disviluppare l'analisi storica, normativa e giurisprudenziale del contratto in questione. Il primo capitolo tratta delle trasformazioni del mondo del lavoro, analizzando la situazione italiana nel ben più ampio sistema europeo, partendo dalla direttiva 1999/70/CE per analizzare, a confronto con quella italiana, le normative sul contratto a tempo determinato nei principali Paesi europei. Nel secondo capitolo l'analisi si concentra sull'evoluzione della normativa italiana, dall'art. 2097 del codice civile fino alla recentissima legge 92/2012, passando attraverso le modifiche introdotte dalla legge 230/1962, dal pacchetto Treu, dalla direttiva comunitaria, recepita attraverso il decreto legislativo 368/2001. Nel soffermarmi nel dettaglio sulla rinnovata normativa sul contratto a tempo determinato, ho ritenuto rilevante avvicinarmi alla questione della richiamata strategia della flexicurity nel mondo del lavoro, in particolare del lavoro atipico. Questo è l'argomento del terzo capitolo, il cui obiettivo è quello di analizzare il fenomeno della flexicurity, prima nell'Unione Europea, con riguardo al caso danese, alla Direttiva 1999/CE/70, al libro verde sul mercato del lavoro, alla cosiddetta Europa 2020, al ruolo offerto ai contratti a tempo determinato nella giurisprudenza della Corte di Giustizia europea. Volendosi concentrare sui principali elementi di modernizzazione apportati dalla Direttiva, l'analisi si sposta a considerare la questione della successione nel tempo, il diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato, i divieti di discriminazione e i diritti dei lavoratori. Queste considerazioni conducono al dibattito sulla trasferibilità in Italia dell'analizzato modello di flexicurity. Nell'ultima parte di questo capitolo, nel mettere a confronto le principali perplessità riferibili al fenomeno e le esigenze che invece lo richiedono, l'accento è posto sulla ¿sfida¿ politica degli ultimi anni: avvicinarsi sempre più ad un modello di mercato del lavoro flessibile e inclusivo, nel quale il contratto di lavoro a tempo determinato gioca sicuramente un ruolo importante.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
714809_tesigiuliafassino.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 631.87 kB
Formato Adobe PDF
631.87 kB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/56793