Considering the avalanches dangerousness, it is necessary that ski resorts were equipped with an adequate plan of avalanche risk management to ensure the development of sports activities on safety. This report aims to evaluate the various mitigation strategies undertaken in the Sauze d'Oulx ski area, and eventually suggest improvements. For this purpose have been carried various activities, including: - analysis of cartographic and historical documents - investigation on the various mitigation strategies at the disposal of ski resorts - summer site inspections on the territory, targeted to the analysis of individual sites avalanche release and to the analyzing of permanent signs left behind by the passing of avalanches - winter site inspections targeted to analysing the efficiency of mitigation structures installed on the territory - examination of documents and studies carried out in the design phase for the requalification of the area - subdivision of the territory in four main areas with similar morphological characteristics. Following consultation of the archive documents of incident for avalanche in the past fifteen years, it was found that the most affected area is zone 4, corresponding to the Vallone Rio Nero, in which there is the highest number of avalanche sites and mitigation structures. These incidents have occurred in areas with access prohibition considered highly hazardous, in fact, the detachments were often caused by skiers who deliberately transgressed the rules, ignoring any warning on the territory. Considering what was observed and analyzed, in general it is felt that: - the avalanche sites indicated by cartography correspond to the sites identified during reconnoitring by observing the avalanches traces, with the exception of cartography relating to zone 2, for which an upgrade appears necessary in view of events which occurred in 2011. - the mitigation structures are effective to their basic functions. However, there are some of problems common to all the 4 areas. Freeriding activities are considerably increasing, even in the forbidden areas for permanent danger of avalanches. Certain strategies implemented today might be insufficient. The recently introduced of artificial detachment by explosive is partly resolving this problem. Considering the positive results obtained with this experimentation it could go on and investing in this new management geared on the slopes remediation combined with active and passive defense already existing. Amongst the suggested actions there is the construction of an explosives storage to ensure the immediate execution of procedures when reaching the shot fork. It is also suggested an intensive awareness action of lifts users to educate freeriding skiers to the observance of prohibitions in the areas where can not be guaranteed security conditions for carrying out of extreme skiing.
Considerando la pericolosità delle valanghe, è necessario che i comprensori sciistici siano dotati di un adeguato piano di gestione del rischio valanghivo per garantire lo svolgimento delle attività sportive in sicurezza. L'obiettivo dell'elaborato è quindi quello di valutare le varie strategie di mitigazione nell'area sciabile di Sauze d'Oulx, ed eventualmente suggerire possibili miglioramenti. A tal fine si sono svolte varie attività tra cui: - analisi della documentazione cartografica e storica - approfondimento delle varie strategie di mitigazione a disposizione dei comprensori sciistici - sopralluoghi estivi sul territorio mirati all'analisi dei singoli siti valanghivi e dei segni permanenti lasciati dal passaggio delle valanghe - sopralluoghi invernali mirati all'analisi dell'efficienza delle opere di mitigazione installate - analisi dei documenti e degli studi condotti in fase di progettazione per la riqualificazione del comprensorio - suddivisione del territorio in quattro zone principali con caratteristiche morfologiche affini. In seguito alla consultazione dei documenti di archiviazione degli incidenti valanghivi nell'area degli ultimi quindici anni, è emerso che la zona maggiormente interessata dai fenomeni è la zona 4, corrispondente al Vallone Rio Nero, nel quale vi è anche il maggior numero di siti valanghivi e opere di mitigazione. Tali incidenti si sono verificati in zone con divieto di accesso in quanto considerate altamente pericolose, infatti i distacchi sono stati quasi sempre causati dal passaggio di sciatori che trasgredivano volontariamente alle regole ignorando i numerosi segnali di avvertimento. Alla luce di quanto osservato e analizzato, in generale si ritiene che: - i siti valanghivi indicati dalla cartografia corrispondono grossomodo ai siti individuati durante i sopralluoghi osservando i segni lasciati dal passaggio delle valanghe, ad eccezione della cartografia inerente alla zona 2, per la quale risulta necessaria un aggiornamento in vista degli eventi verificatisi nel 2011. - le opere di mitigazione risultano efficaci nelle loro funzioni di base. Tuttavia sono state riscontrate alcune problematiche comuni a tutte e 4 le zone. L'attività fuori pista è infatti in notevolmente aumento anche nelle zone proibite per costante pericolo di distacco di masse nevose. Alcune delle strategie attuate fino ad oggi possono pertanto risultare insufficienti. La recente introduzione del distacco artificiale mediante esplosivo, sta in parte risolvendo il problema. Considerando i risultati positivi ottenuti con questa sperimentazione si potrebbe proseguire ed investire in questa nuova gestione improntata sulla bonifica dei pendii associata alla difesa attiva e passiva già presente. Fra le azioni suggerite vi è quindi la costruzione di un deposito per gli esplosivi, per garantire la pronta esecuzione delle procedure di bonifica al momento del raggiungimento della forcella di tiro. Viene inoltre suggerita un'intensiva azione di sensibilizzazione del pubblico, mirata ad educare gli utenti degli impianti appassionati di freeride all'osservanza dei divieti nelle zone in cui non è possibile garantire condizioni di sicurezza per la pratica dello sci estremo.
Analisi critica della gestione del rischio valanghivo nel comprensorio sciistico di Sauze d'Oulx
CAPELLINO, LUISA
2011/2012
Abstract
Considerando la pericolosità delle valanghe, è necessario che i comprensori sciistici siano dotati di un adeguato piano di gestione del rischio valanghivo per garantire lo svolgimento delle attività sportive in sicurezza. L'obiettivo dell'elaborato è quindi quello di valutare le varie strategie di mitigazione nell'area sciabile di Sauze d'Oulx, ed eventualmente suggerire possibili miglioramenti. A tal fine si sono svolte varie attività tra cui: - analisi della documentazione cartografica e storica - approfondimento delle varie strategie di mitigazione a disposizione dei comprensori sciistici - sopralluoghi estivi sul territorio mirati all'analisi dei singoli siti valanghivi e dei segni permanenti lasciati dal passaggio delle valanghe - sopralluoghi invernali mirati all'analisi dell'efficienza delle opere di mitigazione installate - analisi dei documenti e degli studi condotti in fase di progettazione per la riqualificazione del comprensorio - suddivisione del territorio in quattro zone principali con caratteristiche morfologiche affini. In seguito alla consultazione dei documenti di archiviazione degli incidenti valanghivi nell'area degli ultimi quindici anni, è emerso che la zona maggiormente interessata dai fenomeni è la zona 4, corrispondente al Vallone Rio Nero, nel quale vi è anche il maggior numero di siti valanghivi e opere di mitigazione. Tali incidenti si sono verificati in zone con divieto di accesso in quanto considerate altamente pericolose, infatti i distacchi sono stati quasi sempre causati dal passaggio di sciatori che trasgredivano volontariamente alle regole ignorando i numerosi segnali di avvertimento. Alla luce di quanto osservato e analizzato, in generale si ritiene che: - i siti valanghivi indicati dalla cartografia corrispondono grossomodo ai siti individuati durante i sopralluoghi osservando i segni lasciati dal passaggio delle valanghe, ad eccezione della cartografia inerente alla zona 2, per la quale risulta necessaria un aggiornamento in vista degli eventi verificatisi nel 2011. - le opere di mitigazione risultano efficaci nelle loro funzioni di base. Tuttavia sono state riscontrate alcune problematiche comuni a tutte e 4 le zone. L'attività fuori pista è infatti in notevolmente aumento anche nelle zone proibite per costante pericolo di distacco di masse nevose. Alcune delle strategie attuate fino ad oggi possono pertanto risultare insufficienti. La recente introduzione del distacco artificiale mediante esplosivo, sta in parte risolvendo il problema. Considerando i risultati positivi ottenuti con questa sperimentazione si potrebbe proseguire ed investire in questa nuova gestione improntata sulla bonifica dei pendii associata alla difesa attiva e passiva già presente. Fra le azioni suggerite vi è quindi la costruzione di un deposito per gli esplosivi, per garantire la pronta esecuzione delle procedure di bonifica al momento del raggiungimento della forcella di tiro. Viene inoltre suggerita un'intensiva azione di sensibilizzazione del pubblico, mirata ad educare gli utenti degli impianti appassionati di freeride all'osservanza dei divieti nelle zone in cui non è possibile garantire condizioni di sicurezza per la pratica dello sci estremo.File | Dimensione | Formato | |
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