Montale teorico della letteratura

Montale possedeva una propria idea di letteratura? O si è fatto forza di quelle altrui, ritagliandole e unendole in un mosaico con alcuni spazi vuoti? Questo lavoro è il tentativo di estrapolare dalle pagine critiche di Montale un'estetica e osservarla nella sua autonomia. Seguiremo le evoluzioni del suo pensiero sulle barres d'appui offerte di volta in volta da Croce, da Alain o da Jaloux, da Eliot o da Valéry, e da una quantità di libri o saggi recensiti. Non si è voluto eliminare lo spunto, né si sarebbe potuto: quello di Montale è un pensiero che si porta dietro tutti gli altri con cui ha avuto a che fare. Ma al termine di questo percorso avremo di fronte una teoria che ci troveremo a definire complessa e originale, anche se mai espressa analiticamente e forse non del tutto consapevole. Se egli difettava di esprit de système, non era però la materia a mancargli. Né l'esprit de finesse per interpretarla in una qualche direzione che noi cercheremo di cogliere. Il nostro obiettivo è infatti di portare alla luce questa materia sovente rimasta allo stato grezzo, ma pur sempre presente. Noteremo una coerenza profonda, di là da ogni locale contraddizione che sia possibile scovare tra un singolo passo ed un altro, e da ogni terminologia imprecisa o fuorviante.