Background. Some major reports on international evidence recommend Developmental Language Disorder (here DPL) screening programs performed by pediatricians for early referral. An examination of the different screening tools available worldwide highlights many limits for their use; among these, the scarcity of studies and tools validated for the Italian context is apparent. Through a strict methodology, two undergraduates of the faculty of Speech and Language Pathology (SLP) have conducted a scoping review, presented by Actis (2023). Based on the implications of the above-mentioned scoping review, the present research aims to identify (a) the early indicators and risk factors (FDR) for DPL in Italian pre-schoolers (0-6 years); (b) the influence of bilingualism on language development in that population; (c) which indicators and FDR best identify a bilingual pre-schooler with DPL. In addition, (d) we will summarize the main screening tools of pediatric use for DPL in order to (e) analyze them in the light of Italian FDR and risk indicators for DPL; we then aim at identifying (f) the evidence on the use of screening procedures for DPL in Italian primary care settings. Finally, a new screening tool is presented, to respond to the limitations and issues that emerged from the review. Methods. Background questions (a-c) were researched by reviewing monographs, the database Pubmed, browsers and websites; a systematic review of the literature according to PRISMA 2020 was conducted by the two undergraduates on the major biomedical databases to meet the objectives (d) and (f) and to conduct the analysis proposed by objective (e). The creation of the new screening tool has been evidence-based and has benefited from the expertise of SLPs and pediatricians who contributed to the project. Results. The main risk indicators for DPL in pre-schoolers are a delay in gesture production, a lexical and/or morphosyntactic deficit both in understanding and production, the absence of combinatorial abilities, and phonological or articulation delay. In bilingual contexts, it is crucial to investigate the linguistic history and the characteristics of the linguistic input. Among the FDRs the male gender, a preterm or twin birth and familiarity for DPL emerge, despite an unclear agreement in the literature. Our analysis on pediatric screening tools for DPL highlights important applicability issues in an Italian setting. Moreover, the literature review reveals little evidence on the actual use of pediatric screening procedures in Italy. To respond to these limitations a new tool, CLAP – Comunicazione e Linguaggio in Ambulatorio Pediatrico, was created. Conclusions. A greater cooperation between pediatricians and SLPs, the implementation of screening procedures and an increased awareness of the importance of early detection of DPL in pre-schoolers, both monolingual and bilingual, are to be pursued in order to improve the referrals and to successfully manage the population at risk.

Background. Alcune fra le maggiori evidenze internazionali raccomandano programmi di screening pediatrico per Disturbo Primario di Linguaggio (DPL) per un precoce invio specialistico. Esaminando i diversi strumenti di screening presenti nel mondo, sono molti gli aspetti che ne limitano l’utilizzo; fra questi, è evidente la scarsità di studi e strumenti applicabili in contesto italiano. Attraverso un approccio rigoroso, due laureande del CdL Logopedia hanno elaborato una scoping review, presentata da Actis (2023). A partire dalle implicazioni di tale scoping review si basa il presente lavoro di ricerca, che mira a identificare (a) gli indicatori e i fattori di rischio (FDR) precoci per DPL in Italia in età prescolare (0-6 anni); (b) l’influenza che il bilinguismo può avere nello sviluppo linguistico in tale popolazione; (c) quali indicatori e FDR meglio identificano un DPL bilingue in età prescolare. Inoltre, (d) verranno ripresi i principali strumenti di screening pediatrico per DPL emersi dalla scoping review al fine di (e) analizzarli alla luce dei FDR e indicatori di rischio per DPL specifici del contesto italiano; si intende, poi, identificare (f) le evidenze sull’utilizzo di strumenti di screening per DPL negli ambulatori pediatrici italiani. Infine, viene proposto uno strumento di screening di nuova creazione, per rispondere ai limiti e le criticità emerse dalla revisione della letteratura. Metodi. Per i quesiti di background (a-c) sono state effettuate ricerche su monografie specialistiche, sul database Pubmed e su browser o siti web; una revisione sistematica della letteratura secondo il metodo PRISMA 2020 è stata condotta dalle due laureande sulle principali banche dati biomediche per rispondere, in questo elaborato, agli obiettivi (d) e (f) e per procedere all’analisi proposta dall’obiettivo (e). La creazione del nuovo strumento di screening è stata effettuata basandosi sulle evidenze della letteratura e grazie al confronto con rappresentanti delle categorie logopedica e pediatrica. Risultati. I principali indicatori di rischio per DPL in età prescolare sono un ritardo di produzione gestuale, un deficit lessicale in comprensione e produzione, un deficit morfosintattico in comprensione e produzione, l’assenza di abilità combinatorie e deficit fonologici e articolatori. In condizione di bilinguismo appare importante l’indagine della storia linguistica e le caratteristiche dell’input linguistico. Fra i FDR emergono il genere maschile, la nascita pretermine, il parto gemellare e la familiarità per DPL, nonostante il parere in letteratura non sia sempre univoco. L’analisi degli strumenti di screening pediatrico per DPL evidenzia importanti limiti di applicabilità in Italia. Inoltre, dalla revisione della letteratura si rilevano scarse evidenze sull’effettiva adozione di procedure di screening pediatrico in Italia. Viene pertanto proposto un nuovo strumento, CLAP – Comunicazione e Linguaggio in Ambulatorio Pediatrico. Conclusioni. Una maggiore cooperazione fra pediatri di libera scelta e logopedisti, l’implementazione di procedure di screening e una maggiore sensibilizzazione sull’importanza dell’individuazione precoce di DPL in età prescolare, monolingue e bilingue, sono auspicabili al fine di migliorare l’appropriatezza dell’invio specialistico e l’efficace presa in carico della popolazione a rischio.

Update sui fattori e indici di rischio per Disturbo Primario di Linguaggio in contesto mono- e bilingue: proposta di “CLAP”, un vademecum pediatrico

BONZO, SILVIA
2022/2023

Abstract

Background. Alcune fra le maggiori evidenze internazionali raccomandano programmi di screening pediatrico per Disturbo Primario di Linguaggio (DPL) per un precoce invio specialistico. Esaminando i diversi strumenti di screening presenti nel mondo, sono molti gli aspetti che ne limitano l’utilizzo; fra questi, è evidente la scarsità di studi e strumenti applicabili in contesto italiano. Attraverso un approccio rigoroso, due laureande del CdL Logopedia hanno elaborato una scoping review, presentata da Actis (2023). A partire dalle implicazioni di tale scoping review si basa il presente lavoro di ricerca, che mira a identificare (a) gli indicatori e i fattori di rischio (FDR) precoci per DPL in Italia in età prescolare (0-6 anni); (b) l’influenza che il bilinguismo può avere nello sviluppo linguistico in tale popolazione; (c) quali indicatori e FDR meglio identificano un DPL bilingue in età prescolare. Inoltre, (d) verranno ripresi i principali strumenti di screening pediatrico per DPL emersi dalla scoping review al fine di (e) analizzarli alla luce dei FDR e indicatori di rischio per DPL specifici del contesto italiano; si intende, poi, identificare (f) le evidenze sull’utilizzo di strumenti di screening per DPL negli ambulatori pediatrici italiani. Infine, viene proposto uno strumento di screening di nuova creazione, per rispondere ai limiti e le criticità emerse dalla revisione della letteratura. Metodi. Per i quesiti di background (a-c) sono state effettuate ricerche su monografie specialistiche, sul database Pubmed e su browser o siti web; una revisione sistematica della letteratura secondo il metodo PRISMA 2020 è stata condotta dalle due laureande sulle principali banche dati biomediche per rispondere, in questo elaborato, agli obiettivi (d) e (f) e per procedere all’analisi proposta dall’obiettivo (e). La creazione del nuovo strumento di screening è stata effettuata basandosi sulle evidenze della letteratura e grazie al confronto con rappresentanti delle categorie logopedica e pediatrica. Risultati. I principali indicatori di rischio per DPL in età prescolare sono un ritardo di produzione gestuale, un deficit lessicale in comprensione e produzione, un deficit morfosintattico in comprensione e produzione, l’assenza di abilità combinatorie e deficit fonologici e articolatori. In condizione di bilinguismo appare importante l’indagine della storia linguistica e le caratteristiche dell’input linguistico. Fra i FDR emergono il genere maschile, la nascita pretermine, il parto gemellare e la familiarità per DPL, nonostante il parere in letteratura non sia sempre univoco. L’analisi degli strumenti di screening pediatrico per DPL evidenzia importanti limiti di applicabilità in Italia. Inoltre, dalla revisione della letteratura si rilevano scarse evidenze sull’effettiva adozione di procedure di screening pediatrico in Italia. Viene pertanto proposto un nuovo strumento, CLAP – Comunicazione e Linguaggio in Ambulatorio Pediatrico. Conclusioni. Una maggiore cooperazione fra pediatri di libera scelta e logopedisti, l’implementazione di procedure di screening e una maggiore sensibilizzazione sull’importanza dell’individuazione precoce di DPL in età prescolare, monolingue e bilingue, sono auspicabili al fine di migliorare l’appropriatezza dell’invio specialistico e l’efficace presa in carico della popolazione a rischio.
Update on risk factors and predictors for Developmental Language Disorder in mono- and bilinguals: introduction of CLAP, a primary care tool
Background. Some major reports on international evidence recommend Developmental Language Disorder (here DPL) screening programs performed by pediatricians for early referral. An examination of the different screening tools available worldwide highlights many limits for their use; among these, the scarcity of studies and tools validated for the Italian context is apparent. Through a strict methodology, two undergraduates of the faculty of Speech and Language Pathology (SLP) have conducted a scoping review, presented by Actis (2023). Based on the implications of the above-mentioned scoping review, the present research aims to identify (a) the early indicators and risk factors (FDR) for DPL in Italian pre-schoolers (0-6 years); (b) the influence of bilingualism on language development in that population; (c) which indicators and FDR best identify a bilingual pre-schooler with DPL. In addition, (d) we will summarize the main screening tools of pediatric use for DPL in order to (e) analyze them in the light of Italian FDR and risk indicators for DPL; we then aim at identifying (f) the evidence on the use of screening procedures for DPL in Italian primary care settings. Finally, a new screening tool is presented, to respond to the limitations and issues that emerged from the review. Methods. Background questions (a-c) were researched by reviewing monographs, the database Pubmed, browsers and websites; a systematic review of the literature according to PRISMA 2020 was conducted by the two undergraduates on the major biomedical databases to meet the objectives (d) and (f) and to conduct the analysis proposed by objective (e). The creation of the new screening tool has been evidence-based and has benefited from the expertise of SLPs and pediatricians who contributed to the project. Results. The main risk indicators for DPL in pre-schoolers are a delay in gesture production, a lexical and/or morphosyntactic deficit both in understanding and production, the absence of combinatorial abilities, and phonological or articulation delay. In bilingual contexts, it is crucial to investigate the linguistic history and the characteristics of the linguistic input. Among the FDRs the male gender, a preterm or twin birth and familiarity for DPL emerge, despite an unclear agreement in the literature. Our analysis on pediatric screening tools for DPL highlights important applicability issues in an Italian setting. Moreover, the literature review reveals little evidence on the actual use of pediatric screening procedures in Italy. To respond to these limitations a new tool, CLAP – Comunicazione e Linguaggio in Ambulatorio Pediatrico, was created. Conclusions. A greater cooperation between pediatricians and SLPs, the implementation of screening procedures and an increased awareness of the importance of early detection of DPL in pre-schoolers, both monolingual and bilingual, are to be pursued in order to improve the referrals and to successfully manage the population at risk.
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