Questo lavoro offre come obiettivo principale l'indagine e la ricostruzione quanto più accurata possibile dell'attività della Galleria Codebò e della Sala d'Arte Guglielmi, due case d'aste attive a Torino a partire dal primo dopoguerra, aventi sede la prima in via Po 4 e la seconda in piazza Castello 25; la realtà di queste due gallerie non è mai stata analizzata se non relativamente ad alcune mostre, quali le rassegne futuriste del 1929-1932 tenutesi alla Codebò, e le esposizioni dei Sei pittori di Torino del 1929 e del 1930 avvenute alla Guglielmi. A tal scopo è stato compiuto uno spoglio capillare dei due principali quotidiani torinesi dell'epoca, la «Gazzetta del popolo» e «La Stampa»: grazie a questa indagine preliminare è stato quindi possibile identificare gli estremi cronologici di esercizio delle due case di vendita, confermati anche dalle ricerche compiute presso l'Archivio Storico della città e presso la Camera di Commercio di Torino, che circoscrivono l'attività della Galleria Codebò al periodo 1918-1961 e quella della Guglielmi al 1925-1933. In entrambi i casi, gli anni che vanno all'incirca dal 1927 al 1934 sono stati individuati come il periodo di maggior vivacità, sia per l'intensa attività espositiva che per l'alto numero di aste proposte: all'interno di quest'arco temporale è stato quindi compiuto lo spoglio delle più importanti riviste di settore, riportato integralmente nella rassegna stampa finale. La ricerca ha inoltre voluto approfondire, ove possibile, le vicende legate alle vendite all'asta di quadri e oggetti d'arredamento e alle esposizioni di pittori e scultori contemporanei, dei quali si sono volute analizzare le precedenti esperienze artistiche, cercando di capire quale ruolo abbiano rivestito le mostre presso le due gallerie esaminate, all'interno del loro percorso espositivo. A tal fine sono stati esaminati, ove presenti, le pubblicazioni, i cataloghi e le monografie dedicate ai singoli artisti. Per arricchire le informazioni relative alle vendite e alle mostre tenutesi nelle due gallerie, sono infine state riportate, alla fine di ogni paragrafo, le immagini delle opere esposte, ricavate in parte dalle riviste e dai quotidiani dell'epoca e in parte dalle pubblicazioni e dalle monografie dedicate ai singoli artisti.
La Galleria Codebò e la Sala d'Arte Guglielmi a Torino: esposizioni ed aste.
VESCOVO, SARA
2012/2013
Abstract
Questo lavoro offre come obiettivo principale l'indagine e la ricostruzione quanto più accurata possibile dell'attività della Galleria Codebò e della Sala d'Arte Guglielmi, due case d'aste attive a Torino a partire dal primo dopoguerra, aventi sede la prima in via Po 4 e la seconda in piazza Castello 25; la realtà di queste due gallerie non è mai stata analizzata se non relativamente ad alcune mostre, quali le rassegne futuriste del 1929-1932 tenutesi alla Codebò, e le esposizioni dei Sei pittori di Torino del 1929 e del 1930 avvenute alla Guglielmi. A tal scopo è stato compiuto uno spoglio capillare dei due principali quotidiani torinesi dell'epoca, la «Gazzetta del popolo» e «La Stampa»: grazie a questa indagine preliminare è stato quindi possibile identificare gli estremi cronologici di esercizio delle due case di vendita, confermati anche dalle ricerche compiute presso l'Archivio Storico della città e presso la Camera di Commercio di Torino, che circoscrivono l'attività della Galleria Codebò al periodo 1918-1961 e quella della Guglielmi al 1925-1933. In entrambi i casi, gli anni che vanno all'incirca dal 1927 al 1934 sono stati individuati come il periodo di maggior vivacità, sia per l'intensa attività espositiva che per l'alto numero di aste proposte: all'interno di quest'arco temporale è stato quindi compiuto lo spoglio delle più importanti riviste di settore, riportato integralmente nella rassegna stampa finale. La ricerca ha inoltre voluto approfondire, ove possibile, le vicende legate alle vendite all'asta di quadri e oggetti d'arredamento e alle esposizioni di pittori e scultori contemporanei, dei quali si sono volute analizzare le precedenti esperienze artistiche, cercando di capire quale ruolo abbiano rivestito le mostre presso le due gallerie esaminate, all'interno del loro percorso espositivo. A tal fine sono stati esaminati, ove presenti, le pubblicazioni, i cataloghi e le monografie dedicate ai singoli artisti. Per arricchire le informazioni relative alle vendite e alle mostre tenutesi nelle due gallerie, sono infine state riportate, alla fine di ogni paragrafo, le immagini delle opere esposte, ricavate in parte dalle riviste e dai quotidiani dell'epoca e in parte dalle pubblicazioni e dalle monografie dedicate ai singoli artisti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/56331