La tesi consiste in uno studio sul canto XX della Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso, in cui si è tentato di offrire una prospettiva più ampia possibile sulle interpretazioni che la critica letteraria ha dato del finale dell'opera. Lo studio è stato strutturato in tre capitoli: il primo è dedicato all'analisi dei principali personaggi dell'ultimo canto della Liberata (Goffredo, Emireno, Gildippe, Odoardo, Rinaldo, Armida, Solimano); il secondo capitolo consiste in uno studio dei temi principali del canto, cioè guerra, amore e religione; il terzo e ultimo capitolo è dedicato all'analisi della struttura e dello stile del canto, con una particolare attenzione alle ottave finali dell'opera. Con l'ausilio di testi critici specifici, sono state poste in evidenza le ambiguità che il finale della Gerusalemme Liberata presenta. Nell'analisi dei personaggi, ad esempio, si è cercato di porre a confronto figure che il poeta stesso contrappone nel corso del canto finale, evidenziando tratti comuni e differenze. Per quanto riguarda l'analisi dei tre temi principali, sono state rilevate le contraddizioni che dallo sviluppo di questi scaturiscono nel finale dell'opera. Nello studio della struttura e dello stile, invece, sono state analizzate e commentate alcune delle novità presenti nell'opera di Tasso rispetto all'epica classica e alla tradizione cavalleresca, cercando anche di indagare le motivazioni delle scelte strutturali e stilistiche che il poeta operò nella stesura del finale del poema. Un'importanza particolare è stata concessa all'analisi delle ottave finali dell'opera, laddove la poesia di Tasso diviene più che mai laconica e meritevole di studio. Oltre ad un'analisi testuale, sono state proposte due letture del finale, entrambe sostenute da diversi critici: la prima considera il finale della Liberata come il trionfo della tragedia umana portata dalla guerra, che colpisce indistintamente vincitori e vinti; la seconda, invece, è una lettura allegorica del finale, per la quale la liberazione del Sepolcro di Cristo ha il valore di una conquista spirituale per i soldati cristiani, ottenuta al termine di un lungo percorso fatto di sacrifici e sofferenze.

La «cosa imperfettissima». Studio sul canto XX della Gerusalemme Liberata.

GAETANI, ANDREA LUIGI
2011/2012

Abstract

La tesi consiste in uno studio sul canto XX della Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso, in cui si è tentato di offrire una prospettiva più ampia possibile sulle interpretazioni che la critica letteraria ha dato del finale dell'opera. Lo studio è stato strutturato in tre capitoli: il primo è dedicato all'analisi dei principali personaggi dell'ultimo canto della Liberata (Goffredo, Emireno, Gildippe, Odoardo, Rinaldo, Armida, Solimano); il secondo capitolo consiste in uno studio dei temi principali del canto, cioè guerra, amore e religione; il terzo e ultimo capitolo è dedicato all'analisi della struttura e dello stile del canto, con una particolare attenzione alle ottave finali dell'opera. Con l'ausilio di testi critici specifici, sono state poste in evidenza le ambiguità che il finale della Gerusalemme Liberata presenta. Nell'analisi dei personaggi, ad esempio, si è cercato di porre a confronto figure che il poeta stesso contrappone nel corso del canto finale, evidenziando tratti comuni e differenze. Per quanto riguarda l'analisi dei tre temi principali, sono state rilevate le contraddizioni che dallo sviluppo di questi scaturiscono nel finale dell'opera. Nello studio della struttura e dello stile, invece, sono state analizzate e commentate alcune delle novità presenti nell'opera di Tasso rispetto all'epica classica e alla tradizione cavalleresca, cercando anche di indagare le motivazioni delle scelte strutturali e stilistiche che il poeta operò nella stesura del finale del poema. Un'importanza particolare è stata concessa all'analisi delle ottave finali dell'opera, laddove la poesia di Tasso diviene più che mai laconica e meritevole di studio. Oltre ad un'analisi testuale, sono state proposte due letture del finale, entrambe sostenute da diversi critici: la prima considera il finale della Liberata come il trionfo della tragedia umana portata dalla guerra, che colpisce indistintamente vincitori e vinti; la seconda, invece, è una lettura allegorica del finale, per la quale la liberazione del Sepolcro di Cristo ha il valore di una conquista spirituale per i soldati cristiani, ottenuta al termine di un lungo percorso fatto di sacrifici e sofferenze.
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