Il primo capitolo cerca di rispondere alle domande più spontannee sull'argmento, ossia "che cos'è un bene culturale?" "é sempre esistito questo concetto o si è evoluto nel tempo? In che modo?" dando quindi una visione generale di come s'intende il concetto di bene culturale, nel passato ed oggi. Nel secondo capitolo si va invece più approfonditamente a indagare su come si debba fare comunicazione di un bene culturale in tutti i suoi aspetti; dal rapporto con il territorio in cui si trova, la gestione dell'ufficio stampa, le alleanze con altri organismi culturali, il rapporto con il pubblico, il marketing, il management e l'importanza dell'organizzazione di eventi in relazione al bene stesso. Nel terzo capitolo si parla di comunicazione di un bene culturale dal punto di vista della visita, quindi di come un museo può comunicare al visitatore in modo realmente efficace solo tramite la fornitura di u codice preciso all'interno di un contesto determinato. Dal capitolo quarto in poi si entra più nello specifico nella realtà torinese: si comincia con un'analisi delle visite in relazione agli eventti negli anni 2009, 2010, 2011, per passare a due esempi concreti di strumenti usati per la promozione di uno o più beni culturali in passato (il Teatrum Sabaudie, cap. 5) e ai giorni nostri (il filmato di animazione "Le delizie del Re", cap. 6). Nel capitolo 7 si parla del monumentale intervento di recupero della Reggia dallo stato di abbandono completo alla magnifica opera architettonica che è tornata ad essere oggi, mentre nei capitoli 8 e 9 si parla di due mostre di particolare successo organizzate all'interno della Reggia, ad esempio di come gli eventi sono di fondamentale importanza strategica per un bene culturale di così grande importanza, bellezza e valore culturale come la Venaria Reale. Nel capitolo 10 si tratta di come venga gestita la Reggia tramite l'intervento di Silvia Varetto, coordinatrice e responsabile dei servizi al pubblico della Reggia, mentre nel capitolo 11 si prova a fare un analisi semiotica dell'andamento della visita dal punto di vista di un visitatore.

Comunicare un bene culturale, il caso della Reggia di Venaria

TERAZZI, SIMONE
2011/2012

Abstract

Il primo capitolo cerca di rispondere alle domande più spontannee sull'argmento, ossia "che cos'è un bene culturale?" "é sempre esistito questo concetto o si è evoluto nel tempo? In che modo?" dando quindi una visione generale di come s'intende il concetto di bene culturale, nel passato ed oggi. Nel secondo capitolo si va invece più approfonditamente a indagare su come si debba fare comunicazione di un bene culturale in tutti i suoi aspetti; dal rapporto con il territorio in cui si trova, la gestione dell'ufficio stampa, le alleanze con altri organismi culturali, il rapporto con il pubblico, il marketing, il management e l'importanza dell'organizzazione di eventi in relazione al bene stesso. Nel terzo capitolo si parla di comunicazione di un bene culturale dal punto di vista della visita, quindi di come un museo può comunicare al visitatore in modo realmente efficace solo tramite la fornitura di u codice preciso all'interno di un contesto determinato. Dal capitolo quarto in poi si entra più nello specifico nella realtà torinese: si comincia con un'analisi delle visite in relazione agli eventti negli anni 2009, 2010, 2011, per passare a due esempi concreti di strumenti usati per la promozione di uno o più beni culturali in passato (il Teatrum Sabaudie, cap. 5) e ai giorni nostri (il filmato di animazione "Le delizie del Re", cap. 6). Nel capitolo 7 si parla del monumentale intervento di recupero della Reggia dallo stato di abbandono completo alla magnifica opera architettonica che è tornata ad essere oggi, mentre nei capitoli 8 e 9 si parla di due mostre di particolare successo organizzate all'interno della Reggia, ad esempio di come gli eventi sono di fondamentale importanza strategica per un bene culturale di così grande importanza, bellezza e valore culturale come la Venaria Reale. Nel capitolo 10 si tratta di come venga gestita la Reggia tramite l'intervento di Silvia Varetto, coordinatrice e responsabile dei servizi al pubblico della Reggia, mentre nel capitolo 11 si prova a fare un analisi semiotica dell'andamento della visita dal punto di vista di un visitatore.
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