Il presente lavoro si propone di tradurre e analizzare dal punto di vista retorico-formale le otto preghiere rivolte da Calliroe, la protagonista dell'omonimo romanzo di Caritone di Afrodisia, ad Afrodite, la divinità cardine dell'intera narrazione. Le invocazioni alla dea dell'amore sono frutto di un'accurata attenzione stilistica e mostrano come in Caritone coesistano, oltre alle realtà epica e storica, anche quella drammatica e quella lirica, che si colgono, soprattutto, nelle preghiere disperate di Calliroe ad «Afrodite signora». Nel corso dello studio, si è notato come le suppliche alla dea costituiscano il vero snodo della vicenda, la quale è caratterizzata, e non solo arricchita, proprio dai momenti in cui l'eroina si sfoga con la divinità, domandandole il motivo delle innumerevoli sventure a cui è sottoposta. Inoltre, le richieste rivolte ad Afrodite, considerate nella loro successione cronologica, evidenziano una coerente continuità dei sentimenti di Calliroe, che risulta perciò un personaggio ben descritto psicologicamente: procedendo con la narrazione si assiste alla maturazione della protagonista, che da giovane innamorata ed ingenua come le fanciulle della sua età diventa, dopo essere stata preda di un oscillante equilibrio tra speranza e disperazione, una donna assennata e disincantata di fronte alla cruda e imperscrutabile realtà. È, quindi, evidente l'attenzione dedicata alle preghiere da Caritone, il quale inserisce numerosi rimandi lessicali e figure retoriche e rispetta, nelle linee generali, il medesimo schema per persuadere la divinità invocata, senza però disdegnare variazioni capaci di accrescere il pathos del lettore.
Le preghiere di Calliroe ad Afrodite nel romanzo di Caritone
CRIVELLO, ELISA
2011/2012
Abstract
Il presente lavoro si propone di tradurre e analizzare dal punto di vista retorico-formale le otto preghiere rivolte da Calliroe, la protagonista dell'omonimo romanzo di Caritone di Afrodisia, ad Afrodite, la divinità cardine dell'intera narrazione. Le invocazioni alla dea dell'amore sono frutto di un'accurata attenzione stilistica e mostrano come in Caritone coesistano, oltre alle realtà epica e storica, anche quella drammatica e quella lirica, che si colgono, soprattutto, nelle preghiere disperate di Calliroe ad «Afrodite signora». Nel corso dello studio, si è notato come le suppliche alla dea costituiscano il vero snodo della vicenda, la quale è caratterizzata, e non solo arricchita, proprio dai momenti in cui l'eroina si sfoga con la divinità, domandandole il motivo delle innumerevoli sventure a cui è sottoposta. Inoltre, le richieste rivolte ad Afrodite, considerate nella loro successione cronologica, evidenziano una coerente continuità dei sentimenti di Calliroe, che risulta perciò un personaggio ben descritto psicologicamente: procedendo con la narrazione si assiste alla maturazione della protagonista, che da giovane innamorata ed ingenua come le fanciulle della sua età diventa, dopo essere stata preda di un oscillante equilibrio tra speranza e disperazione, una donna assennata e disincantata di fronte alla cruda e imperscrutabile realtà. È, quindi, evidente l'attenzione dedicata alle preghiere da Caritone, il quale inserisce numerosi rimandi lessicali e figure retoriche e rispetta, nelle linee generali, il medesimo schema per persuadere la divinità invocata, senza però disdegnare variazioni capaci di accrescere il pathos del lettore.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/56138