Il presente lavoro verte sugli istituti giuridici della tutela, curatela e amministrazione di sostegno attraverso le quali una persona, nominata dal giudice tutelare, si assume la protezione e la rappresentanza di un minore, di un incapace o di un interdetto, secondo le modalità stabilite dalla legge. Il primo capitolo presenta le misure di protezione dedicate alle persone in tutto o in parte prive di autonomia, soffermandosi in particolare sulla rivoluzione introdotta dall'Amministrazione di sostegno (L. 6/2004) e sulla complessità dell'orientarsi tra i vari istituti, data la mancanza di chiare linee di confine tra di essi. Il secondo capitolo si incentra sulla descrizione di tali istituti giuridici e la loro attuazione concreta nello specifico ambito del Consorzio dei Servizi Socio Assistenziali (C.I.S.S.A.) di Pianezza e approfondisce, in particolare, il funzionamento dell'Ufficio Tutele e la sua gestione operativa in ambito amministrativo e sociale, nonché la situazione territoriale sulla quale si trova ad operare. Infine, il terzo capitolo si occupa di mettere in luce i nodi operativi più frequentemente incontrati nella gestione operativa di un provvedimento, portando anche esempi pratici, e le difficoltà che si possono riscontrare nel fornire interventi integrati e coordinati tra servizi spesso molto diversi tra loro, esponendo i modelli operativi già in uso ed evidenziando le possibili prospettive di miglioramento e di crescita. Analizzando i nodi problematici, in primis, pare necessario incrementare l'accesso alle informazioni e ai servizi per i cittadini che si accostano all'amministrazione di sostegno, favorendo anche la ricerca o la formazione di famigliari e volontari. Rispetto al tema dell'integrazione tra servizi, il quadro di collaborazione si caratterizza per la presenza di un variegato insieme di soggetti titolari di punti di vista, interessi e caratteristiche molto differenti e, a volte, discordanti. Una soluzione efficace sembra essere rappresentata dal lavoro in equipe interprofessionali, stimolato anche dal progressivo affermarsi di una metodologia di lavoro per progetti. Tuttavia, tale metodologia presenta dei costi di coordinamento e gestione molto elevati e si applica bene a quei contesti nei quali è presente una rete di servizi efficiente e con ambiti di intervento ben chiari e separati. In sintesi, garantire ai soggetti più deboli una risposta efficace, integrata e centrata sulla persona risente della tensione tra le esigenze gestionali, le culture professionali e le risorse umane e finanziarie dei diversi soggetti coinvolti. In conclusione, si può affermare che la legge n. 6/2004 ha innovato profondamente i sistemi di tutela e protezione dell'individuo. Tuttavia, si renderà necessario uno sforzo continuo per individuare gli strumenti diretti a garantire appieno gli obiettivi che la legge si propone e ciò sarà reso possibile soltanto dalla collaborazione ed interazione tra le diverse professionalità che operano a tutela dei soggetti deboli.

Amministrazione di sostegno, curatela, tutela: l'organizzazione del consorzio di Pianezza

PARRULLI, MARIA TERESA
2012/2013

Abstract

Il presente lavoro verte sugli istituti giuridici della tutela, curatela e amministrazione di sostegno attraverso le quali una persona, nominata dal giudice tutelare, si assume la protezione e la rappresentanza di un minore, di un incapace o di un interdetto, secondo le modalità stabilite dalla legge. Il primo capitolo presenta le misure di protezione dedicate alle persone in tutto o in parte prive di autonomia, soffermandosi in particolare sulla rivoluzione introdotta dall'Amministrazione di sostegno (L. 6/2004) e sulla complessità dell'orientarsi tra i vari istituti, data la mancanza di chiare linee di confine tra di essi. Il secondo capitolo si incentra sulla descrizione di tali istituti giuridici e la loro attuazione concreta nello specifico ambito del Consorzio dei Servizi Socio Assistenziali (C.I.S.S.A.) di Pianezza e approfondisce, in particolare, il funzionamento dell'Ufficio Tutele e la sua gestione operativa in ambito amministrativo e sociale, nonché la situazione territoriale sulla quale si trova ad operare. Infine, il terzo capitolo si occupa di mettere in luce i nodi operativi più frequentemente incontrati nella gestione operativa di un provvedimento, portando anche esempi pratici, e le difficoltà che si possono riscontrare nel fornire interventi integrati e coordinati tra servizi spesso molto diversi tra loro, esponendo i modelli operativi già in uso ed evidenziando le possibili prospettive di miglioramento e di crescita. Analizzando i nodi problematici, in primis, pare necessario incrementare l'accesso alle informazioni e ai servizi per i cittadini che si accostano all'amministrazione di sostegno, favorendo anche la ricerca o la formazione di famigliari e volontari. Rispetto al tema dell'integrazione tra servizi, il quadro di collaborazione si caratterizza per la presenza di un variegato insieme di soggetti titolari di punti di vista, interessi e caratteristiche molto differenti e, a volte, discordanti. Una soluzione efficace sembra essere rappresentata dal lavoro in equipe interprofessionali, stimolato anche dal progressivo affermarsi di una metodologia di lavoro per progetti. Tuttavia, tale metodologia presenta dei costi di coordinamento e gestione molto elevati e si applica bene a quei contesti nei quali è presente una rete di servizi efficiente e con ambiti di intervento ben chiari e separati. In sintesi, garantire ai soggetti più deboli una risposta efficace, integrata e centrata sulla persona risente della tensione tra le esigenze gestionali, le culture professionali e le risorse umane e finanziarie dei diversi soggetti coinvolti. In conclusione, si può affermare che la legge n. 6/2004 ha innovato profondamente i sistemi di tutela e protezione dell'individuo. Tuttavia, si renderà necessario uno sforzo continuo per individuare gli strumenti diretti a garantire appieno gli obiettivi che la legge si propone e ciò sarà reso possibile soltanto dalla collaborazione ed interazione tra le diverse professionalità che operano a tutela dei soggetti deboli.
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