Il presente lavoro di tesi si propone di ricostruire, nel modo più esaustivo possibile, le cronologie degli spettacoli di scena nei teatri della città di Torino durante il triennio 1863-1865. Per poter raggiungere tale obiettivo si è proceduto allo spoglio sistematico dei due principali quotidiani dell'epoca: la Gazzetta di Torino e la Gazzetta del Popolo, incrociandone poi i dati raccolti per colmare lacune o evidenziare discrepanze. Il lavoro segue il modello già adottato da tesi precedenti che hanno avuto per oggetto le cronologie degli spettacoli presentati nei teatri torinesi a partire dal 1848, anno in cui i quotidiani della città iniziano a dedicare un'attenzione continuativa all' offerta di spettacolo. Il presente lavoro si articola in dieci capitoli. Di questi il primo, il quarto e il settimo riportano le diverse cronologie; il secondo, il quinto e l'ottavo le considerazioni schematiche dei tre singoli anni, mentre il terzo, il sesto e il nono le considerazioni complessive di quegli anni stessi. Chiude il lavoro un decimo capitolo in cui vengono esposte le conclusioni finali. Inoltre è stata redatta un'appendice riguardante il repertorio proposto dalle compagnie, sia in persona e sia con marionette, aventi come protagonisti o le maschere dell'Arte (Arlecchino) o i nuovi caratteri comici nati a seguito della Rivoluzione francese (Gianduja, Stenterello, Meneghino). Tra i problemi emersi durante la compilazione delle cronologie in oggetto, il principale risulta essere la non omogeneità delle informazioni attinte dai due quotidiani presi in esame. Non solo, in più di un'occasione, titoli e nomi, di opere e artisti, risultano trascritti con refusi che li rendono a volte non comprensibili, ma in alcuni casi è addirittura emerso come sia la ¿Gazzetta di Torino¿ che la ¿Gazzetta del Popolo¿ presentassero nomi e titoli in modi differenti, pur riferendosi alla stessa persona o alla stessa opera. Ne sono un esempio gli spettacoli della compagnia Toselli o quelli della compagnia Meynadier, che rappresentando un repertorio rispettivamente in piemontese e in francese maggiormente si prestano a errori di stampa o ad approssimazioni. Per ovviare a queste discrepanze si è deciso, nei casi più dubbi, di riportare tali titoli così come scritti sui quotidiani, pur nella consapevolezza di includere nelle varie cronologie indicazioni solo apparentemente dissimili. Il lavoro nel suo insieme mira a offrire uno strumento base per ricostruire capillarmente la vita teatrale di Torino, in un triennio nevralgico per la storia della città e della nazione, dato che coincide con il trasferimento della capitale a Firenze e con la conseguente perdita di centralità politica, sociale e culturale dell'ex capitale sabauda.
Cronologia degli spettacoli a Torino dal 1863 al 1865
EPICOCO, COSIMO
2012/2013
Abstract
Il presente lavoro di tesi si propone di ricostruire, nel modo più esaustivo possibile, le cronologie degli spettacoli di scena nei teatri della città di Torino durante il triennio 1863-1865. Per poter raggiungere tale obiettivo si è proceduto allo spoglio sistematico dei due principali quotidiani dell'epoca: la Gazzetta di Torino e la Gazzetta del Popolo, incrociandone poi i dati raccolti per colmare lacune o evidenziare discrepanze. Il lavoro segue il modello già adottato da tesi precedenti che hanno avuto per oggetto le cronologie degli spettacoli presentati nei teatri torinesi a partire dal 1848, anno in cui i quotidiani della città iniziano a dedicare un'attenzione continuativa all' offerta di spettacolo. Il presente lavoro si articola in dieci capitoli. Di questi il primo, il quarto e il settimo riportano le diverse cronologie; il secondo, il quinto e l'ottavo le considerazioni schematiche dei tre singoli anni, mentre il terzo, il sesto e il nono le considerazioni complessive di quegli anni stessi. Chiude il lavoro un decimo capitolo in cui vengono esposte le conclusioni finali. Inoltre è stata redatta un'appendice riguardante il repertorio proposto dalle compagnie, sia in persona e sia con marionette, aventi come protagonisti o le maschere dell'Arte (Arlecchino) o i nuovi caratteri comici nati a seguito della Rivoluzione francese (Gianduja, Stenterello, Meneghino). Tra i problemi emersi durante la compilazione delle cronologie in oggetto, il principale risulta essere la non omogeneità delle informazioni attinte dai due quotidiani presi in esame. Non solo, in più di un'occasione, titoli e nomi, di opere e artisti, risultano trascritti con refusi che li rendono a volte non comprensibili, ma in alcuni casi è addirittura emerso come sia la ¿Gazzetta di Torino¿ che la ¿Gazzetta del Popolo¿ presentassero nomi e titoli in modi differenti, pur riferendosi alla stessa persona o alla stessa opera. Ne sono un esempio gli spettacoli della compagnia Toselli o quelli della compagnia Meynadier, che rappresentando un repertorio rispettivamente in piemontese e in francese maggiormente si prestano a errori di stampa o ad approssimazioni. Per ovviare a queste discrepanze si è deciso, nei casi più dubbi, di riportare tali titoli così come scritti sui quotidiani, pur nella consapevolezza di includere nelle varie cronologie indicazioni solo apparentemente dissimili. Il lavoro nel suo insieme mira a offrire uno strumento base per ricostruire capillarmente la vita teatrale di Torino, in un triennio nevralgico per la storia della città e della nazione, dato che coincide con il trasferimento della capitale a Firenze e con la conseguente perdita di centralità politica, sociale e culturale dell'ex capitale sabauda.File | Dimensione | Formato | |
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