The final report is structured in five chapters. Chapter 1, introductory, describes the reasons that led me to choose this topic for my report, namely the fact that it combines three very current and important issues in viticulture at a global level: irrigation, the sugar content of grapes and the production yield of vines. Also in this first chapter I explain the reasons why you might want to reduce the alcohol content of wines by considering three thematic areas: climate change, technological problems in winemaking and new consumer preferences. The chapter continues with a general description of irrigation technique in viticulture, with an in-depth study of the management of irrigation with deficit control (RDI). At the end of the chapter the objective of the research carried out is described, i.e. to verify the potential of the use of irrigation with deficit control to reduce the sugar content of the grapes and consequently the alcohol content of the wines. To do this, I thought of trying to reprocess the data available in the literature trying to identify a key to interpretation that would allow me to answer my question. Chapter 2 therefore contains the criteria chosen to select the articles from which I extrapolated the data shown in the next chapter. I focused only on studies that had carried out trials on the Cabernet Sauvignon variety. I also decided to select articles that showed results related to the impact of the RDI technique on grape quality and composition. The parameters I took into consideration were: the production yield, the weight of the berries, the sugar content, the pH, the total acidity, the total anthocyanin content and the weight of the pruning wood. Last step, I chose articles that showed affinity in the method of carrying out the selected experimental tests; in particular, I chose studies that used the RDI technique between the phenological phase of fruit set and the harvest and that the irrigation treatments applied aimed at partial compensation of effective evapotranspiration (ETe). Chapter 3 is divided into two parts. The first contains the results collected in the bibliography and opens with a brief summary of each of the 9 studies analyzed. Within these brief summaries is reported: the environmental and climatic context of the site where the experimental tests were carried out, a description of the irrigation treatments applied, the water situation of the vineyard considering rainfall and evapotranspiration during the years of research and finally a summary of the results obtained from the study. The second part explains the activity carried out to process the data in order to make them consistent with each other, the average values of the data collected from all the selected articles are shown, the basic elaborations I carried out on these data and the observations and comments I have drawn from them. The conclusions of the work show that all the treatments, apart from the most irrigated, led to a particularly high sugar content of the grapes without major differences between them. The production yield increased with the supply of water and as regards the pH and total acidity values there were no significant differences between the treatments. Total anthocyanins also did not differ much. In the light of what has been examined, it seems to me that irrigation alone with deficit control is not a sufficient practice to appreciably lower the sugar content of grapes.
La relazione finale è strutturata in cinque capitoli. Il capitolo 1, introduttivo, descrive le motivazioni che mi hanno spinto a scegliere questo argomento per la mia relazione, ovvero il fatto che unisce tre temi molto attuali ed importanti nella viticoltura a livello globale: l’irrigazione, il grado zuccherino delle uve e la resa produttiva delle viti. Sempre in questo primo capitolo spiego le motivazioni per cui si potrebbe desiderare di ridurre il grado alcolico dei vini considerando tre aree tematiche: il cambiamento climatico, i problemi tecnologici in vinificazione e le nuove preferenze dei consumatori. Il capitolo prosegue con una descrizione generale della tecnica irrigua in viticoltura, con un approfondimento inerente alla gestione dell’irrigazione con controllo del deficit (RDI). Alla fine del capitolo viene descritto l’obiettivo della ricerca svolta, ovvero di verificare la potenzialità dell’utilizzo dell’irrigazione con controllo del deficit per diminuire il grado zuccherino dell’uva e di conseguenza il grado alcolico dei vini. Per fare ciò ho pensato di provare a rielaborare dei dati disponibili in letteratura cercando di individuare una chiave di lettura che mi permettesse di rispondere alla mia domanda. Il capitolo 2 contiene, quindi, i criteri scelti per selezionare gli articoli dai quali ho estrapolato i dati mostrati nel capitolo successivo. Mi sono concentrato solamente su studi che avessero effettuato prove sulla varietà Cabernet Sauvignon. Inoltre ho deciso di selezionare articoli che mostrassero risultati inerenti all'impatto della tecnica RDI sulla qualità e la composizione dell’uva. I parametri che ho tenuto in considerazione sono stati quindi: la resa produttiva, il peso degli acini, il contenuto zuccherino, il pH, l’acidità totale, il contenuto totale di antociani e il peso del legno di potatura. Ultimo passaggio, ho scelto articoli che mostrassero affinità nel metodo di svolgimento delle prove sperimentali selezionate; in particolare ho scelto studi che utilizzassero la tecnica RDI tra la fase fenologica dell’allegagione e la vendemmia e che i trattamenti irrigui applicati mirassero alla compensazione parziale dell’evapotraspirazione effettiva (ETe). Il capitolo 3 è diviso in due parti. La prima contiene i risultati raccolti in bibliografia e si apre con una breve sintesi di ognuno dei 9 studi analizzati. All’interno di questi brevi riassunti è riportato: il contesto ambientale e climatico del sito di svolgimento delle prove sperimentali, una descrizione dei trattamenti irrigui applicati, la situazione idrica del vigneto considerando le precipitazioni e l’evapotraspirazione durante gli anni delle ricerche ed infine una sintesi dei risultati ottenuti dallo studio. La seconda parte spiega l’attività svolta per elaborare i dati al fine di renderli coerenti tra loro, vengono mostrati i valori medi dei dati raccolti da tutti gli articoli selezionati, le elaborazioni di base da me effettuate su questi dati e le osservazioni e i commenti che ne ho ricavato. Le conclusioni del lavoro, fanno emergere che tutti i trattamenti, a parte il più irrigato, hanno portato ad un grado zuccherino delle uve particolarmente elevato senza grosse differenze tra loro. La resa produttiva è aumentata con la fornitura di acqua e per quanto riguarda i valori di pH e acidità totale non ci sono state differenze significative tra i trattamenti. Anche gli antociani totali non hanno subito grosse differenze. Alla luce di quanto esaminato, mi pare di poter affermare che la sola irrigazione con controllo del deficit non è una pratica sufficiente per abbassare in maniera apprezzabile il contenuto zuccherino dell’uva.
Uso di strategie irrigue (RDI) per il controllo della resa produttiva e del grado zuccherino dell'uva
OCCHIENA, ETTORE
2023/2024
Abstract
La relazione finale è strutturata in cinque capitoli. Il capitolo 1, introduttivo, descrive le motivazioni che mi hanno spinto a scegliere questo argomento per la mia relazione, ovvero il fatto che unisce tre temi molto attuali ed importanti nella viticoltura a livello globale: l’irrigazione, il grado zuccherino delle uve e la resa produttiva delle viti. Sempre in questo primo capitolo spiego le motivazioni per cui si potrebbe desiderare di ridurre il grado alcolico dei vini considerando tre aree tematiche: il cambiamento climatico, i problemi tecnologici in vinificazione e le nuove preferenze dei consumatori. Il capitolo prosegue con una descrizione generale della tecnica irrigua in viticoltura, con un approfondimento inerente alla gestione dell’irrigazione con controllo del deficit (RDI). Alla fine del capitolo viene descritto l’obiettivo della ricerca svolta, ovvero di verificare la potenzialità dell’utilizzo dell’irrigazione con controllo del deficit per diminuire il grado zuccherino dell’uva e di conseguenza il grado alcolico dei vini. Per fare ciò ho pensato di provare a rielaborare dei dati disponibili in letteratura cercando di individuare una chiave di lettura che mi permettesse di rispondere alla mia domanda. Il capitolo 2 contiene, quindi, i criteri scelti per selezionare gli articoli dai quali ho estrapolato i dati mostrati nel capitolo successivo. Mi sono concentrato solamente su studi che avessero effettuato prove sulla varietà Cabernet Sauvignon. Inoltre ho deciso di selezionare articoli che mostrassero risultati inerenti all'impatto della tecnica RDI sulla qualità e la composizione dell’uva. I parametri che ho tenuto in considerazione sono stati quindi: la resa produttiva, il peso degli acini, il contenuto zuccherino, il pH, l’acidità totale, il contenuto totale di antociani e il peso del legno di potatura. Ultimo passaggio, ho scelto articoli che mostrassero affinità nel metodo di svolgimento delle prove sperimentali selezionate; in particolare ho scelto studi che utilizzassero la tecnica RDI tra la fase fenologica dell’allegagione e la vendemmia e che i trattamenti irrigui applicati mirassero alla compensazione parziale dell’evapotraspirazione effettiva (ETe). Il capitolo 3 è diviso in due parti. La prima contiene i risultati raccolti in bibliografia e si apre con una breve sintesi di ognuno dei 9 studi analizzati. All’interno di questi brevi riassunti è riportato: il contesto ambientale e climatico del sito di svolgimento delle prove sperimentali, una descrizione dei trattamenti irrigui applicati, la situazione idrica del vigneto considerando le precipitazioni e l’evapotraspirazione durante gli anni delle ricerche ed infine una sintesi dei risultati ottenuti dallo studio. La seconda parte spiega l’attività svolta per elaborare i dati al fine di renderli coerenti tra loro, vengono mostrati i valori medi dei dati raccolti da tutti gli articoli selezionati, le elaborazioni di base da me effettuate su questi dati e le osservazioni e i commenti che ne ho ricavato. Le conclusioni del lavoro, fanno emergere che tutti i trattamenti, a parte il più irrigato, hanno portato ad un grado zuccherino delle uve particolarmente elevato senza grosse differenze tra loro. La resa produttiva è aumentata con la fornitura di acqua e per quanto riguarda i valori di pH e acidità totale non ci sono state differenze significative tra i trattamenti. Anche gli antociani totali non hanno subito grosse differenze. Alla luce di quanto esaminato, mi pare di poter affermare che la sola irrigazione con controllo del deficit non è una pratica sufficiente per abbassare in maniera apprezzabile il contenuto zuccherino dell’uva.File | Dimensione | Formato | |
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